Operaio morì per un tumore ai polmoni, secondo l’accusa aveva respirato sostanze altamente tossiche mentre lavorava nell’azienda Top fondi di Montecosaro, oggi sono stati tutti assolti gli imputati: «Il fatto non sussiste». Era il 6 marzo del 2010 quando un operaio marocchino, Aziz El Bali, moriva a 50 anni per un tumore ai polmoni. Una morte che, secondo l’accusa sostenuta in un processo che si è concluso oggi al tribunale di Macerata, era legata al suo lavoro nella Top fondi, azienda leader nella produzione di suole di gomma. L’uomo secondo l’accusa avrebbe inalato esalazioni di conglomerati banbury, dei premiscelati che contengono butadiene e lo stirene. Nella lavorazione di queste mescole si sarebbero liberate sostante tossiche inalate dall’operaio. Sotto accusa erano finiti il titolare della ditta Top Fondi, Umberto Giampieri, 55 anni, di Montecosaro (difeso dall’avvocato Renzo Tartuferi) e i due consulenti responsabili del servizio prevenzione e protezione dell’azienda: Andrea Binotti, 68 anni, di Caldarola, che era stato consulente esterno della ditta fino al dicembre del 2002 (difeso dall’avvocato Vando Scheggia) e Franco Ciribeni, 50, di Macerata, consulente dal dicembre del 2002 (assistito dagli avvocati Andrea Netti e Francesca Palma). Veniva contestato loro di aver redatto un documento di valutazione del rischio chimico, per chi lavorava nella loro azienda, del tutto carente. Oggi sono stati tutti assolti dal giudice Giovanni Manzoni. Anche il pm Stefano Lanari ha chiesto l’assoluzione non essendo emersi elementi al processo che collegassero la morte dell’operaio con l’attività svolta alla Top fondi.
(Gian. Gin.)
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