di Claudio Ricci
Trasmettere ai giovanissimi il senso dell’armonia, apprezzando ciò che c’è di bello negli spazi del vivere quotidiano, riscoprendo i tesori dell’architettura moderna attraverso lezioni, laboratori e visite guidate nei luoghi che segnano il 900 di Macerata. E’ quanto si propone “Progettare il futuro tra arte e architettura” ciclo di lezioni, uscite didattiche e laboratori con gli studenti delle terze medie dell’istituto Fermi di Macerata a cura dell’associazione Punto ed a Capo.
«Crediamo molto nell’architettura – ha detto il dirigente scolastico Ermanno Bracalente – nel creare ambienti dove le persone possano vivere con i principi condivisi anche dalla nostra scuola: inclusione, partecipazione e creazione di una cittadinanza attiva. Vorremmo che questo progetto abbia durata pluriennale fino a diventare parte integrante del pof (piano offerta formativa ndr). Il senso è infondere il senso del gusto, della cura e della bellezza nei nostri studenti».
Una vocazione, come la definisce il presidente di Punto ed a Capo, Michele Schiavoni: «Il nostro compito è quello di affiancare all’attività di mostre e convegni con personaggi di calibro internazionale al rapporto attivo con le scuole. Una missione già iniziata due anni fa con “Macerata moderna”, percorso di visite guidate alla scoperta del 900 maceratese, alla lectio magistralis dell’anno scorso con l’architetto Paolo Castelli e alla riqualificazione, ad opera degli studenti del quarto Architettura del liceo artistico di Macerata, di un’area di Piediripa nel progetto “Periferia come luogo dell’identità”. Per quest’anno le attività dell’associazione si concentreranno su questo ciclo. Un modo per ripartire da noi stessi e dal nostro territorio».
La rassegna, che coinvolgerà circa 70 ragazzi, inzierà domani con una visita guidata al liceo artistico di Macerata ed una lezione, tenuta dallo stesso Schiavoni, sull’architettura del 900 maceratese. Andrà avanti il 25 febbraio con una lezione su scultura e pittura del 900 a cura dello scultore Sandro Piermarini e si concluerà martedì 22 marzo con le visite guidate alla chiesa di Consalvi, alla casa del Pendio (progetto dell’architetto Castelli in località Cimarella) e al museo d’arte moderna a palazzo Buonaccorsi. «Sarà un’occasione unica per i nostri ragazzi – ha sottolineato Miriana Mazzolini docente di Lettere e coordinatrice del progetto insieme alla docente d’arte Santa Guardalucci – Un modo per apprezzare la bellezza della nostra terra e anche per aiutare i ragazzi delle terze nella scelta delle scuole superiori una volta conseguito il diploma».
Un ciclo per sottolineare il valore sociale dell’arte a partire dai luoghi in cui essa nasce e viene elaborata, secondo Piermarini: «Stiamo privatizzando l’arte tanto che le opere sociali quasi non esistono più. Occorre tornare a capire l’importanza dei luoghi dell’arte, della relazione fra arte e artigianato, del recupero della manualità. Saper cogliere attrvaerso elementi semplici quello che un’opera d’arte nasconde». Un’opportunità anche secondo Guardalucci: «Da sempre porto i ragazzi a visitare gli edifici sacri ma il 900 è piuttosto ostico e avere degli esperti che introducono a queste opere è una possibilità da cogliere assolutamente».
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