Geni Moretti, attaccante del Ripe San Ginesio, in Terza categoria girone G
di Sara Santacchi
Oltre 300 gol messi a segno, trent’anni di carriera alle spalle e la voglia di raggiungere ancora nuovi traguardi e vincere. E’ il bomber eterno Geni Moretti, 45 anni, di Loro Piceno, ma in forza al Ripe San Ginesio, in Terza categoria girone G, dove oltre a essere il più anziano della squadra, è più grande anche dell’allenatore Simone Ferri e addirittura del presidente. Un attaccante che, nonostante abbia superato la soglia degli “anta”, non perde il vizio del gol e di stupire ancora.
Moretti, a 45 anni è tra i giocatori più esperti del calcio marchigiano…
“Sono contento di questo piccolo record, ma non mi voglio fermare qui. Il calcio è la mia passione e posso giocare ancora qualche anno”.
A quale traguardo mira?
“A 50 anni lascio, ma vorrei togliermi la soddisfazione di vincere il mio ultimo campionato. Se dovesse accadere prima a quel punto mi ritirerei”.
In una carriera lunga come la sua non mancano i ricordi…
“Si, ho esordito a 15 anni in serie C2 nella Maceratese. Poi ho girato tanto, neanche mi ricordo più in tutte le squadre in cui ho giocato, per quante sono. Ho giocato in Promozione, che all’epoca era a girone unico come l’attuale Eccellenza e in serie D, man mano poi scendendo di categoria. Ho giocato contro Bucchi, l’attuale allenatore della Maceratese, contro Ravanelli quando era al Perugia, Nappi quando giocava alla Vis Pesaro, prima che andasse in serie A”.
La stagione che ricorda meglio?
“Conservo il ricordo più bello, ma anche più triste a Porto Potenza. Fu un anno bellissimo, indimenticabile. Si era creato un clima straordinario ed eravamo fortissimi. A sette giornate dalla fine del campionato di Promozione avevamo 11 punti di vantaggio sulla seconda, ma per una serie di infortuni, abbiamo subìto la rimonta del Castel di Lama che vinse il campionato al posto nostro. Ecco qualche rammarico per quello c’è ancora”.
Cosa fa per giocare ancora a 45 anni?
“Mi alleno e vado a correre ogni tanto, ma vivo anche tanto di rendita. Ho fatto tanti sacrifici quando ero ragazzo. Mi svegliavo presto, andavo a scuola con la corriera poi senza pranzare andavo agli allenamenti e tornavo a casa alle 7 della sera. Per raggiungere un obiettivo e giocare a certi livelli ci vuole costanza, ma anche sacrificio. Non uscivo con gli amici a fare serate e stavo attentissimo in tutto. Poi col tempo le cose cambiano, ho una famiglia adesso e gioco per divertirmi”.
Quando appenderà gli scarpini al chiodo cosa farà?
“Ancora non ho pensato al dopo. Mi godo il momento, a Ripe gioco da 4 anni e quest’anno vogliamo vincere. Poi non escludo che potrei iniziare a fare l’allenatore. L’ho già fatto qualche anno fa a Cessapalombo e siamo saliti in Seconda categoria, magari potrei iniziare una nuova carriera in panchina”.
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Grande Moru
Auguroni ..buon anno a te e famiglia
Geni sei un grande…
Grande bomber!!!