Furti di Capodanno,
ladri a casa del sindaco Saltamartini

CINGOLI - Cinque colpi andati a segno, fallito quello nell'abitazione del primo cittadino: il figlio ha notato due malviventi che cercavano di forzare una finestra e ha urlato mettendoli in fuga. "Una vergogna che interi comuni siano indifesi"

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Il sindaco Filippo Saltamartini

Il sindaco Filippo Saltamartini

di Leonardo Giorgi

Raid nella notte di Capodanno, cinque furti messi a segno dai ladri, altri sono invece andati a vuoto, tutto tra Apiro e Cingoli. I malviventi hanno approfittato dell’assenza dei proprietari per entrare nelle abitazioni e rubare. Tra le vittime di un tentativo di furto c’è anche il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini. Quando i giovani ladri hanno tentato il furto, il figlio 25enne Vincenzo era in casa: «C’erano le luci accese e la tv a volume altissimo, eppure dei ragazzini hanno tentato di entrare».

Serie di furti nella notte di Capodanno tra Cingoli ed Apiro. Due i colpi andati a segno al Balcone delle Marche (dove i malviventi hanno portato via circa 3mila euro in contanti), mentre un terzo è sfumato. Altri tre furti sono stati compiuti ad Apiro. In quel caso i malviventi hanno portato via denaro e oggetti d’oro che erano all’interno delle casseforti. I malviventi hanno agito nelle case in cui i proprietari erano assenti per festeggiare il Capodanno. Per risalire ai malviventi sono in corso le indagini dei carabinieri. Tra le case in cui i ladri hanno cercato di entrare anche quella del sindaco di Cingoli. Alle 22,20 di ieri, il figlio del primo cittadino, Vincenzo Saltamartini, si stava preparando per uscire di casa quando, avvertendo dei rumori provenire dall’esterno, si è affacciato dalla finestra del primo piano. Il 25enne, notando che al piano terra due ragazzi dal forte accento dell’est Europa stavano tentando di forzare una finestra, ha cominciato ad urlare e ad intimare i malviventi di andarsene. I due sono corsi verso una station wagon scura parcheggiata davanti la residenza della famiglia Saltamartini. Nella vettura, il figlio del sindaco ha notato la presenza di altre tre persone. I cinque uomini a quel punto si sono allontanati a fari spenti. «La cosa da sottolineare – commenta Vincenzo Saltamartini – è che queste persone sembrano totalmente incoscienti, visto che hanno tentato di svaligiare una casa alle 22,20 di sera, con all’interno le luci accese e la musica alta. Non sono sicuramente ladri esperti, visto che è bastato un semplice sportellone di legno di una finestra per rallentarli. Inoltre, secondo me, i due che si sono avvicinati di più alla casa potrebbero essere addirittura minorenni. Consiglio a tutti – conclude il 25enne – di tenere a portata di mano almeno una torcia. Se io ieri sera l’avessi avuta, sarei riuscito a identificare perfettamente la targa dell’auto dei malviventi». Su Facebook, appena appresa la notizia dal figlio, il primo cittadino ha lanciato l’allarme: «Banditi stanno svaligiando le nostre abitazioni a Cingoli. Cinque banditi – ha continuato Saltamartini – a bordo di una station wagon di colore scuro, stanno compiendo furti nel nostro Comune. Sono molto pericolosi perché sono una vera e propria banda». Molti i commenti dei cittadini spaventati in seguito all’allarme lanciato dal sindaco. In molti lamentano la poca presenza di pattuglie sul vasto territorio di Cingoli durante la notte. «E’ una vergogna – ha risposto il primo cittadino – che interi comuni siano completamente sguarniti di protezione. In queste settimane i nostri vigili urbani con gli agenti del Corpo forestale hanno fatto delle pattuglie anche in orario notturno, ma spetta alla prefettura e allo Stato proteggerci dai criminali. L’idea di fare le ronde, lanciata alcune settimane fa, prende a questo punto piena centralità. Andando avanti così indifesi – prosegue – e alla mercé di questi sgherri, il dritto di sparare in autodifesa sarà esercitato da molti».

(Servizio aggiornato 16,10)



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