“Addio gigante buono”
Una folla al funerale di Fausto

SANT'ANGELO IN PONTANO - Tantissime persone per l'ultimo saluto al 25enne stroncato da un infarto sabato mattina. I ricordi dell'amico di infanzia, dei compagni di scuola e della prof di inglese: "Un'armatura da gigante e dentro un piccolo guerriero"

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di Marco Cencioni

«Eri un gigante buono, la tua scomparsa lascia un vuoto enorme» così Luca Bonfranceschi ha ricordato oggi il suo amico d’infanzia Fausto Pierangeli, il 25enne animatore turistico di Sant’Angelo in Pontano stroncato sabato mattina da un infarto mentre stava passeggiando con alcuni amici in un vigneto a San Ginesio (leggi l’articolo). Bonfranceschi, che come tanti oggi indossava una maglia con la foto di Fausto e la scritta “Per sempre con noi”, ha ricordato l’amico di sempre durante il funerale che si è celebrato nella chiesa del Santissimo Salvatore a Sant’Angelo in Pontano. Tantissime le persone presenti, così tante che alcune sono dovute restare fuori dalla chiesa. Un’intera comunità si è fermata per abbracciare il padre di Fausto, Fabio, ex assessore comunale, la madre Tania Falcedo, il fratello minore Mattia e la sorella Cinthia. «Caro Fausto, prima elementare e primi ricordi che ho di te – ha detto Bonfranceschi – Eri un bambino grande all’incirca quanto lo sono io adesso. A ricreazione c’erano alcuni bambini più grandi che a volte ti prendevano di mira e tu non reagivi mai, nonostante fossi più grosso di loro, eri già un gigante buono. I tre anni delle medie sono stati indimenticabili, come indelebile fu quando ti dichiarasti ad una ragazza dicendole che era buona come una fetta di mortadella. Quanti pomeriggi passati a giocare a calcio ai giardini, uno di questi passato alla storia: quel 50-49 fra me e Bastian e te e Felipe, maturato sotto agenti atmosferici favorevoli, che abbiamo sempre ricordato con piacere. In terza media mi colpì un grave lutto e tu mi sei stato vicino, una frase in particolare non potrò dimenticare, quando mi dicesti “non deprimerti e accetta ciò che è accaduto”. In questi giorni ho capito che tu vivevi con il sorriso. Facevi quello che sognavi, l’animatore turistico in giro per il mondo. Potevi mettere la musica, potevi fare della tua passione il tuo lavoro. Sono felice di essere stato vicino a te nel tuo ultimo compleanno, la tua scomparsa lascia un grande vuoto – ha concluso l’amico – Rimarrai per sempre nei nostri cuori, ti ricorderemo sorridente con la maglia viola che ti piaceva tanto». Un altro ricordo commosso è quello di Sofia Gentili, compagna delle scuole superiori: «Ciao Faustino, avremmo preferito passarti un fogliettino durante un compito in classe e condividere con te altri momenti belli come quelli della scuola piuttosto che trovarci qui a leggerti queste poche righe e pensare che alla prossima cena di classe non sentiremo più la tua coinvolgente risata. La tua morte ci ha sconvolti, non vogliamo accettare che ci abbiano strappato il nostro gigante buono. Abbiamo ripensato ai giorni della scuola e a te che, se c’eri, ti facevi sentire. Tu eri unico nei tuoi pregi e nei tuoi difetti e ti sapevi far voler bene da tutti. Eri sempre solare e scherzoso avevi sempre la battuta pronta, non eri certo una persona che te la mandava a dire, bella o brutta che sia la dicevi ma sempre con il sorriso stampato sulle labbra». Anche Santa Come, dirigente scolastico dell’istituto Pannaggi di Macerata (e insegnante di Inglese di Fausto) lo ha ricordato: «Con me ha iniziato il corso di animatore turistico, era il migliore del gruppo. Si distingueva per l’educazione, non sono mai riuscita ad essere severa con lui, era impossibile. Devo solo dirgli grazie per la gioia che hai dato a tutti noi. Fausto, un’armatura da gigante e dentro un piccolo guerriero». Finiti i ricordi il feretro è uscito dalla chiesa accompagnato dalla note di “Sogni di rock and roll” di Ligabue. Insieme questo si sono alzati in volo tanti palloncini bianchi e uno viola, come il colore della maglia che Fausto amava tanto.



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