di Gianluca Ginella
Trova i ladri dentro casa, nasce una colluttazione poi fuggono e lui esplode quattro colpi di pistola. E’ successo ieri sera a Montefano nella casa di un ingegnere di 73 anni, Gianfranco Appolloni, che si trovava in casa da solo e quando ha scoperto i malviventi all’interno della sua abitazione, in via Amorosini al civico 1, ha reagito. Alla fine i malviventi sono riusciti a portare via un orologio, che appartiene al figlio del professionista del valore di 500 euro. L’uomo è rimasto ferito durante la colluttazione con i malviventi, al pronto soccorso gli sono stai messi tre punti di sutura per un taglio alla testa.
«Avevo appena finito di cenare, mia moglie era uscita e io ero salito per andare in bagno. E’ stato allora che ho visto un’ombra, ho capito che si trattava di un ladro» racconta Appolloni dopo il furto che due malviventi hanno tentato di mettere a segno nella sua abitazione. L’ingegnere è corso verso il ladro e ne è nata una colluttazione. Il 73enne ha cercato di bloccare il malvivente e la lotta è continuata fin dentro al bagno. Lì c’era un secondo malvivente che mentre l’ingegnere cercava di bloccare il primo, lo ha colpito in testa, «forse con una torcia» dice Appolloni.
I malviventi hanno cercato di fuggire, per farlo hanno colpito più volte il professionista, e alla fine sono riusciti a scappare. A quel punto l’uomo è corso in camera a prendere una pistola, regolarmente detenuta, è uscito di casa e ha sparato un paio di colpi di pistola. Una vicina di casa che gli ha poi riferito che c’era un altro malvivente, fuggito a piedi «poi ho visto passare un’auto scura a forte velocità, forse una Golf e ho sparato altri due colpi». L’ingegnere ha chiamato i carabinieri. Sul posto i militari della stazione di Montefano e del Nucleo operativo di Macerata. Il 73enne ha riportato una ferita alla testa (gli sono stati messi tre punti di sutura al pronto soccorso) e ecchimosi a torace e braccia. I malviventi sono riusciti a portare via un orologio, del valore di 500 euro, di proprietà del figlio. «Adesso basta – si sfoga Appolloni – non siamo liberi e sicuri nemmeno in casa. Bisogna intervenire. Altre famiglie sono state derubate nella zona». Secondo i carabinieri l’episodio non sarebbe legato con la rapina di Recanati, accaduta sempre ieri sera, dove un uomo di 67 anni è stato picchiato e poi derubato (leggi l’articolo).
(foto di Massimo Scoponi)
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Il mio professore di costruzioni all’istituto per geometri….Grande professo’….
bravo se lo stato non ci protegge si fà da soli !!!
Bravo , mi dispiace che non l’hai coppato
Dai aspettate un paio di giorni e un giudice aprirà un fascicolo per porto abusivo di arma da fuoco e/o eccesso di legittima difesa.
peccato non ne abbia preso neanche uno….
chi fa da sè, fa per tre.
prossima volta, pistola sempre carica in cinturone.
peccato,se li beccava in testa erano 2 clandestini in meno