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Caso piscina, insorgono i dipendenti:
“Costamagna è di parte”

CIVITANOVA - I lavoratori sottolineano una posizione di non neutralità da parte del presidente del consiglio comunale, intervenuto durante l'incontro con il sindaco, sulla possibile apertura dell'impianto anche ad un'altra associazione che dovrebbe utilizzare alcune corsie riducendo così l'attuale spazio a disposizione dei gestori

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dipendenti piscina«Costamagna di parte nell’incontro fra noi e il sindaco sulla piscina». Insorgono i dipendenti e gli istruttori della società Il Grillo che sottolineano una posizione di non neutralità da parte del presidente del consiglio comunale, intervenuto durante l’incontro con il sindaco, secondo i dipendenti per avallare le richieste della società Civitanova Nuoto asd (leggi l’articolo). «In buona sostanza il presidente del consiglio comunale presentava la legittimità delle richieste dell’altra società mentre nei nostri confronti – dicono in una nota gli istruttori e dipendenti – che comunque stavamo palesando una legittima preoccupazione per il nostro impiego, esprimeva tutta la sua indifferenza e ci rimproverava che non avevamo né interesse né tanto meno la legittimazione a richiedere un incontro con l’amministrazione comunale, in merito alla vicenda in essere, arrivando addirittura a sostenere che eravamo stati mandati dalla nostra società a difenderla sotto la falsa preoccupazione del posto di lavoro, sminuendo la  gravità di quanto intimato nelle due lettere  inviate dal segretario comunale alla cooperativa e dichiarando di garantirci personalmente il posto di lavoro con imbarazzante leggerezza e mancanza di rispetto verso di noi, le nostre  famiglie e la nostra dignità di lavoratori». Ai dipendenti non quadra che Ivo Costamagna sia intervenuto ad un incontro convocato con il sindaco e manifestano anche la loro amarezza per l’esito della riunione «Non si capisce perché un esponente dell’amministrazione comunale, quindi portatore di tutti gli interessi della collettività – continuano – possa invece intervenire in un pubblico incontro e rappresentare in maniera così di parte gli interessi di una minoranza.  Sinceramente ci aspettavamo un atteggiamento del tutto diverso dall’amministrazione e soprattutto dal presidente del consiglio comunale che si professa sempre pronto al dialogo,   forse però non con tutta la cittadinanza ma solo con chi ritiene opportuno». Di diverso parere il presidente del consiglio: «Non comprendo come gli operatori possano sentirsi minacciati nella loro attività lavorativa e nella conservazione del posto di lavoro. Stiamo discutendo della volontà di arrivare ad una coabitazione che lo stesso Coni ritiene possibile».

(l.b.)



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