Morto sotto i ferri, aperta un’indagine

CIVITANOVA - Graziano Tantimonaco, 37 anni, si è spento dopo un intervento alle vie respiratorie. Il pm Stefania Ciccioli ha disposto l'autopsia che sarà eseguita martedì. La direzione sanitaria: "Era un intervento ad alto rischio, non una semplice operazione alle tonsille"

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Graziano Tantimonaco

di Laura Boccanera

Sarà eseguita martedì mattina l’autopsia sul corpo di Graziano Tantimonaco, il 37enne morto a seguito di un delicato intervento alla gola previsto per ieri nell’ospedale di Civitanova (leggi l’articolo). La ricognizione cadaverica sarà effettuata da un medico legale di Bologna e operativo a Firenze chiamato appositamente dalla Procura per il caso Tantimonaco, esperto dell’apparato orofaringeo. Sulla drammatica vicenda è stato aperto un fascicolo, come prassi in simili casi, allo scopo di appurare se vi siano delle responsabilità per il decesso e se questa morte poteva essere evitata. Per l’ospedale in realtà si tratta di una drammatica fatalità in un quadro clinico già compromesso: “non si trattava di un intervento alle adenoidi – ha precisato il direttore del reparto di Otorinolaringoiatria di Civitanova, Luigi Fasanella – il paziente seppur giovane aveva problemi respiratori tali da costringerlo di notte a ricorrere alla respirazione meccanica. Ad impedire una normale respirazione era l’ostruzione delle vie aeree e l’intervento chirurgico era complesso. Il paziente soffriva anche di obesità e nella valutazione pre operatoria tutto questo era emerso, sapevano che era un’operazione ad alto rischio”. Tantimonaco in realtà non sarebbe morto a seguito dell’operazione, ma subito dopo l’anestesia: “l’intervento in realtà era cominciato da pochissimo – continua il medico – il paziente è stato addormentato, anestetizzato e dopo 20 minuti circa è andato in arresto cardiaco”. La notizia ha colto la comunità civitanovese e quanti conoscevano il giovane e la sua famiglia di sorpresa. Nessuno si aspettava quello che poi è avvenuto.

L'avvocato Pietro Siciliano

L’avvocato Pietro Siciliano

Sconvolta anche la sorella, Antonietta Tantimonaco che ha nominato l’avvocato Pietro Siciliano per seguire gli atti e le fasi di indagine. “Sappiamo ancora poco di quello che è avvenuto in sala operatoria – commenta il legale – alla mia assistita i medici hanno solo detto ‘suo fratello è morto’. Siamo in attesa della notizia di decreto”. I carabinieri oggi pomeriggio hanno sequestrato la cartella clinica. Il cadavere si trova ora nell’obitorio del nosocomio civitanovese a disposizione dell’autorità giudiziaria. A coordinare le indagini il pm Stefania Ciccioli.



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