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Omicidio del piccolo Jason:
ergastolo per il papà,
25 anni per Katia

ASSISE A MACERATA - La sentenza è uscita poco dopo le 17. Nessuno sconto dei giudici per Denny Pruscino

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Il processo Jason

Il processo Jason

di Gianluca Ginella

Delitto del piccolo Jason: ergastolo per il papà, Denny Pruscino, e venticinque anni per Katia Reginella. Questa la sentenza emessa dalla Corte d’assise di Macerata alle 17,20 di oggi pomeriggio. I giudici hanno deciso la sentenza dopo 7 ore e 45 minuti di camera di consiglio. Si chiude così il processo di primo grado per il delitto del neonato di Folignano (il piccolo era scomparso nel giugno del 2011 e non è stato mai più ritrovato). Sotto accusa c’erano i suoi genitori, per i quali il pm Cinzia Piccioni aveva chiesto l’ergastolo. La differenza nella sentenza l’avrebbe fatta la decisione dei giudici di riconoscere a Reginella le attenuanti generiche e di escludere le aggravanti dei futili motivi e della crudeltà (aggravante che è stata esclusa anche per Pruscino). Una sentenza che, secondo l’avvocato di Reginella, Vincendo Di Nanna, “scava un solco profondo tra le posizioni dei due imputati. Mi dispiace per la condanna a Pruscino al massimo della pena. Se l’omicidio è d’impeto, passionale, perché dare una pena così severa? Il problema rimane la configurabilità del concorso di Katia nel delitto, che per me, appunto, non è configurabile, non ha senso da un punto di vista logico né fattuale”. Di Nanna sulla sentenza ha poi aggiunto “L’emotività, le suggestioni, le passioni sono prevalse sulla ragione, il diritto e le prove. La verità ‘rimossa’ è quella contenuta nei due fascicoli archiviati ed il reato, di cui sono vittime i figli e la stessa Reginella è quello di maltrattamenti in famiglia”. Sui 25 anni per Reginella, Di Nanna ha detto “non posso dire che sia andata bene ma per come si prospettava all’inizio tiriamo un sospiro di sollievo”. “Aspettiamo la motivazione della sentenza, vediamo quello che scrivono i giudici e poi decideremo sull’appello. Chi ha sentito i nostri interventi sa che i giudici devono motivare su molte cose” ha detto l’avvocato Felice Franchi che difende Denny Pruscino insieme all’avvocato Vittorio D’Angelo. Il processo di corte d’assise era cominciato il 17 settembre del 2012. Un processo che ha cercato di far luce su come fosse morto Jason (per il pm fu Denny a ucciderlo, scagliandolo contro un divano) e su che fine avesse fatto il corpicino (le ricerche non hanno mai portato al ritrovamento del piccolo).

 

(servizio aggiornato di 21,10)



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