Guarda al futuro il Premio Salimbeni che ha visto archiviare, con la partecipata cerimonia di conferimento dell’ambìto riconoscimento ospitata nella sala degli Stemmi del Municipio di San Severino Marche, la 31esima edizione. Premiato un testo relativo all’arte marchigiana, il catalogo della mostra “Il segreto dei segreti: i tarocchi Sola Busca e la cultura ermetica fra le Marche e il Veneto alla fine del Quattrocento”, curato da Laura Paola Gnaccolini, mentre una menzione d’onore è stata assegnata dalla commissione giudicatrice, presieduta da Carlo Bertelli, a Barbara Pasquinelli, autrice del volume “Città eloquenti”.
La cerimonia ufficiale di assegnazione del Premio è servita al presidente della Fondazione Salimbeni, l’illustre storico marchigiano Stefano Papetti, per annunciare alcune novità: la proclamazione del vincitore dell’edizione del prossimo anno avverrà a Torino, nel corso della Fiera del Libro, poi dal 2014 l’alternanza fra testi di arte marchigiana e testi di arte nazionale sarà diversa e cioè ogni due Premi per le pubblicazioni nazionali si terrà la premiazione di un testo che riguarderà l’arte regionale, infine, nell’ambito delle iniziative del Distretto Culturale Evoluto della Regione Marche e del progetto denominato “Amami”, saranno organizzati eventi che vivacizzeranno la Città di San Severino e che saranno rivolti, in particolare, ai giovani. “Sarà, questa, anche un’occasione in più di lavoro – ha sottolineato sempre il presidente della Fondazione Salimbeni, Stefano Papetti, che ha tenuto a rimarcare – L’idea di portare fuori il Premio, cioè premiare i vincitori della prossima edizione a Torino durante la Fiera del Libro, non significherà certo sminuire il significato di questo riconoscimento ma, anzi, servirà a farlo conoscere ancora di più”. Da ultimo, da sottolineare, che più volte, presentando e parlando del catalogo premiato e curato da Laura Paola Gnaccolini, si è parlato dell’ipotesi di realizzare una mostra con i tarocchi Sola Brusa nel piano nobile del Municipio. Ipotesi alla quale il sindaco, Cesare Martini, il presidente della Fondazione Salimbeni, Stefano Papetti, e quello della commissione scientifica, Stefano Bertelli, intervenuto insieme al collega Matthias Winner, hanno subito dato sostegno ed appoggio.
Alla cerimonia di consegna dell’edizione 2013 hanno preso parte, fra gli altri, anche il direttore generale regionale per il ministero dei Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, Lorenza Mochi Onori, il soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, Gabriele Barucca, il rettore dell’Università degli Studi di Camerino, Flavio Corradini, il presidente della Fondazione “Aristide Merloni”, Francesco Merloni, quello della Fondazione della “Carifermo”, Amedeo Grilli, l’assessore comunale allo Sviluppo Culturale, Simona Gregori. “Questo è l’unico premio al mondo rivolto alla storia dell’arte – ha aperto gli interventi il presidente della commissione scientifica, Carlo Bertelli – Un riconoscimento nato trent’anni fa quando si pensò a una “quota Marche” nell’editoria in generale. La situazione editoriale è poi radicalmente cambiata con una produzione più specialistica e attenta alla quale si accompagna qualcosa di molto più turistico”.
“San Severino Marche – ha invece sottolineato Lorenza Mochi Onori – è un luogo importantissimo per gli storici dell’arte, non si può non conoscere questa città dove torno spesso e molto volentieri anche per approfondire le mie di conoscenze”. Gabriele Barucca ha preferito puntare l’attenzione sull’importanza del Premio Salimbeni: “Questo riconoscimento è un qualcosa di straordinario per gli studiosi, spero che sia un motore di ricerca per la nostra cultura”.
Sul riferimento alla cultura, quale industria del sapere, ma anche all’industria vera e propria si è incentrato l’intervento del rettore di Unicam, Flavio Corradini: “Nel nostro Paese dobbiamo sostenere le due cose. Come ateneo per la prima operiamo da tanti anni, siamo uno dei primi in Italia, e lo facciamo consci che la cultura sia il futuro. Avevamo bisogno di qualcosa che facesse filiera, che mettesse insieme le cose, ed è per questo che abbiamo dato vita al Distretto Culturale Evoluto che vede premiata la città di San Severino Marche (lo ha ricordato l’assessore comunale allo Sviluppo Culturale, Simona Gregori nd.r) con ben due progettualità. Unicam da sempre, ovviamente, è al fianco anche degli imprenditori” – ha ricordato Corradini. Sempre di cultura ha infine parlato, portando il proprio saluto, il sindaco, di San Severino Marche Cesare Martini: “A San Severino scriviamo questa parola con la maiuscola, cosa che spesso non avviene in Italia dove in cultura si investe sempre di meno e dove la cultura, a volte, dà fastidio perché, come ebbe a dire un poco illuminato ministro, con la cultura non si mangia. San Severino Marche, merito pure del premio Salimbeni, si è imposta invece negli ultimi anni, anche rispetto alle grandi capitali, come centro propulsore di una cultura e di un turismo che ci vedono come luogo invidiato da tanti altri centri più importanti”. GUARDA IL VIDEO
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