Attentato alla Clementoni, la maestra:
“Temevo di morire,
diceva che mi avrebbe ucciso”

RECANATI - Alessandra Amichetti racconta l'aggressione subìta dal romeno. I due dipendenti che hanno salvato la Clementoni: «Ho visto un uomo che fuggiva di corsa, poi le fiamme». La Clementoni ringrazia i suoi dipendenti e sulle celebrazioni dei 50 anni dell'azienda dice: «li vivremo con uno spirito più battagliero»

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Vigili del fuoco e artificieri questa mattina alla Clementoni. Nel riquadro l'attentatore, Ioan Nini Dafinu

Vigili del fuoco e artificieri questa mattina alla Clementoni. Nel riquadro l’attentatore, Ioan Nini Dafinu

Alessandra Amichetti, la maestra aggredita

Alessandra Amichetti, la maestra aggredita

di Gianluca Ginella

«Mi si è avvicinato e mi ha detto: “Dammi le chiavi della macchina sennò ti ammazzo, ho un coltello”. Allora sono fuggita in mezzo alla strada, e lui mi è venuto dietro e poi mi ha puntato qualcosa alla gola, non so se era un coltello, non riuscivo a vedere. Poi cercando di divincolarmi sono caduta a terra. E lui mi ha dato una botta al braccio. Poi mi ha spruzzato sul viso dello spray urticante. Due, tre volte. Continuava a chiedermi le chiavi e io continuavo a dirgli che non gliele volevo dare. Alla terza volta che mi ha spruzzato lo spray sugli occhi e in gola io non ci vedevo più e mi ha preso le chiavi. Ho avuto paura di morire». E’ il racconto di una mattina di puro panico (LEGGI L’ARTICOLO). Sono le parole della maestra Alessandra Amichetti, 37 anni, che lavora all’asilo “Il covo dei birichini” in contrada Fontenoce di Recanati. La donna questa mattina ha raccontato l’incubo vissuto poco prima, quando il romeno Ioan Nini Dafinu, ex dipendente della Clementoni, l’ha aggredita poco dopo aver tentato di far esplodere una autobomba nella famosa ditta di giocattoli recanatese, che sorge a poca distanza dall’asilo. La giovane maestra ha detto di essere stata aggredita alle 7,20, «ero scesa dall’auto e stavo andando ad aprire la scuola» ha raccontato. Poi ha visto Nini Dafinu avvicinarsi, e credeva volesse chiedergli una informazione. Ma l’intenzione del romeno era tutt’altra. Voleva rubare l’auto della donna, una Fiat Punto celeste, vecchio modello. «Tutto sarà durato 5 minuti, ma a me è parsa una eternità» ha detto Amichetti. La donna alla fine ha riportato una ecchimosi al braccio e ha difficoltà a tenere gli occhi aperti, per via dello spray urticante. Questa mattina uno dei primi ad arrivare sul posto è stato il marito di Amichetti, David Caporalini Sassaroli che ha assistito i soccorsi alla donna del 118. La coppia, di Recanati, ha due figli, uno di 14 anni e una di nove.

Fabio Meriggi e a sinistra Simone Lampa, gli eroici dipendenti della Clementoni

Fabio Meriggi e a sinistra Simone Lampa, gli eroici dipendenti della Clementoni

Mentre la donna veniva curata il romeno si è allontanato. Ormai, probabilmente aveva capito che il suo tentativo di far saltare per aria la sua auto, che poco prima di aggredire la maestra aveva parcheggiato in un deposto all’interno della Clementoni, era fallito. Ed è fallito grazie all’intervento di due eroici dipendenti dell’azienda: Fabio Meriggi e Simone Lampa del servizio antincendi della Clementoni. A raccontare quello che è avvenuto questa mattina è Fabio Meriggi: «Appena arrivato al lavoro, dopo che ho parcheggiato e ho visto una persona che scappava a piedi. E poi ho visto un’auto che prendeva fuoco nel capannone. Le fiamme erano già alte».

A quel punto Meriggi chiama il suo collega, Lampa e insieme spengono le fiamme, salvando l’azienda da una drammatica esplosione.

Patrizia Clementoni

L’imprenditrice Patrizia Clementoni

«Non ci sono stati danni all’azienda e non ci sono stati dipendenti feriti – dice Patrizia Clementoni, titolare della ditta di giocattoli –. Ci siamo spaventati, non è stata una mattina come le altre, questo è certo. Dobbiamo ringraziare i nostri due dipendenti che sono intervenuti con grande coraggio e vorrei che questo venisse sottolineato». Clementoni dice che il gesto di Nini Dafinu è «assolutamente inspiegabile. Era stato nostro dipendente per 10-12 mesi, ma dal 2010 non lavora più con noi e non avevamo più saputo niente di lui, fino ad oggi». La Clementoni in questi giorni festeggia i 50 anni della nascita dell’azienda, «vivremo i festeggiamenti con uno spirito ancora più battagliero», conclude l’imprenditrice.

Parte del materiale trovato nell'auto di Nini Dafinu

Parte del materiale trovato nell’auto di Nini Dafinu

L'auto riempita di bombole Gpl da Nini Dafinu

L’auto riempita di bombole Gpl da Nini Dafinu



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