Sono stati diffusi oggi pomeriggio i dati del rapporto 2013 che annualmente viene realizzato da Unioncamere e Symbola e che ha per tema “L’Italia che verrà. Industria culturale, made in Italy e territori” (leggi l’articolo). In pratica è lo specchio dell’industria culturale e dello spessore delle iniziative realizzate nelle varie regioni. Ne è risultata una classifica per noi certamente esaltante dal momento che le Marche figurano al secondo posto in Italia, mentre a livello provinciale Pesaro-Urbino è terza in Italia e Macerata è all’ottavo posto. E questo rende merito allo spessore culturale della nostra provincia ma soprattutto evidenzia che aveva visto giusto chi fin dall’avvio dell’attuale gravissima congiuntura economica aveva puntato sulla cultura come uno degli elementi trainanti della nostra economia. Ne parliamo con il presidente della Camera di commercio di Macerata, Giuliano Bianchi, che appunto fin dal 2009 aveva avviato una serie di momenti di ascolto e di cultura centrando il tema “Macerata città della cultura” anche con uno studio affidato al professor Antonio Calafati, docente all’Università politecnica delle Marche. “Vedere Macerata all’ottavo posto in Italia nel campo della cultura – ci dice Giuliano Bianchi – è una grossa soddisfazione, rafforzata dal fatto che le Marche sono addirittura al 2° posto in Italia. Tra i compiti istituzionali della Camera di commercio non figura ovviamente la cultura, ma noi ci abbiamo creduto da sempre perché bisogna guardare ai beni culturali come beni economici produttivi di economia. Con ricadute importanti sul territorio che possono essere dirette, in quanto influenzano l’industria che punta al bello e al ben fatto, ma anche indirette perché creano attrattiva turistica e quindi incentiva tutte le attività ricettive e di ristorazione”. Le linee strategiche della Camera di commercio di Macerata hanno teso sempre ad incentivare la cultura, non solo affiancando la Fondazione Carima e le altre istituzioni nel promuovere tutte le più significative iniziative culturali a partire dalla stagione lirica dello Sferisterio e proseguendo con Musicultura, ma anche sostenendo i Comuni della provincia maggiormente impegnati in campo culturale.
“L’aver contribuito a portare la provincia di Macerata all’ottavo posto – ci dice ancora Giuliano Bianchi – ci riempie di soddisfazione perché questo è un grosso risultato che ci ripaga di tante incomprensioni avute nel passato, e ci dà nuovi stimoli per continuare su questa strada per raggiungere nuovi traguardi e soprattutto per cercare di aprire ai nostri giovani nuove possibilità di occupazione per guardare al futuro con meno apprensione e con un filo di speranza”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
NELLA PROVINCIA DI MACERATA NON V’E’ LAVORO, NON CI SONO PROFESSIONALITA’,
NON CI SONO MESTIERI E TI INDICANO DI ANDARE FUORI REGIONE.
CE LI INDICATE TUTTI VOI QUESTI FANTOMATICI ENTI CHE INCASSANO 506 MILIONI DI ERO…
FORZA DITECI DOVE FANNO QUESTO????
LO SFERISTERIO NE INCASSA 1,
LE WINX????? MA SE FANNO TUTTO IN COREA?!?!??!?!??!? E IL FATTURATO E’ MACERATESE??????
UN PO’ DI VERGOGNA I POLITITICI MACERATESI DOVREBBERO PROVARLA PRIMA DI DIRE CERTE COSE…
Beh, nel rapporto in questione al primo posto troviamo Arezzo (vedi http://www.gonews.it/articolo_207626_La-Provincia-di-Arezzo-al-posto-per-ricchezza-prodotta-dalla-cultura-in-Italia-Pisa-si-piazza-in-posizione.html ) un’altra provincia che è notoriamente in pieno boom economico.
Arezzo!!! 🙂 Queste classifiche lasciano il tempo che trovano…
I soliti rosiconi. Ma smettiamola di piangerci addosso e guardiamo la bellezza che ci circonda! !
di nuovo , con pazienza . La ricerca di symbola ed Unioncamere non dice che in provincia di Macerata non esiste la disoccupazione ne che tutti i giovani possono trovare lavorai nel settore della industria culturale . si dice semplicemente che la nostra provincia come le Marche d’altronde sono fra i primi posti in Italia come peso relativo di questo settore . Il dato va accolto con interesse perche questo settore , come tutta l’economia della conoscenza,viene considerato decisivo per ambire ad uno sviluppo economicamente , e non solo, più sostenibile. Questo e’ . Le vergogne sono ben altre.
Grazie alla citazione di Massimo Giorgi è possibile accedere al testo del documento e comprenderne il contenuto (vedasi in particolare le ultime tabelle dell’appendice).
Sarà perché sono un rosicone, o perché possiedo un naso piuttosto sviluppato, ma la contemplazione della bellezza che ci circonda non mi ha mai rapito al punto di impedirmi di sentire odore d’aria fritta. http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Aria_fritta
Sarà perché sono un rosicone, o perché possiedo un naso piuttosto sviluppato, ma la contemplazione della bellezza che ci circonda non mi ha mai rapito al punto di impedirmi di sentire odore d’aria fritta. http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Aria_fritta
Secondo Symbola Macerata è all’ottavo posto nella classifica nazionale dell’Industria culturale?
Forse Symbola si occupa più di politica che di cultura. L’unica vera industria culturale di Macerata è l’Università che da circa un decennio occupa stabilmente gli ultimi posti nelle classifiche nazionali.
Ad essere orientate politicamente appaiono in realtà più le contestazioni dei dati proposti dalla ricerca che la stessa. Vale la pena far notare che si parla di % sul pil e non di valori assoluti. Solo in questo modo Macerata nonostante le sue piccole dimensioni può raggiungere la posizione in graduatoria. Non posso infine fare a meno di notare lo sconfortante provincialismo della discussione che si è sviluppata su questi dati. l’argomento e’ rilevante per l’intero Paese di cui conosciamo la difficilissima situazione . Francamente la posizione relativa della nostra provincia in questo processo non può essere il centro della discussione , specie se anche disinformata.