Una rissa con tanto di accoltellamento e investimento di uno dei due litiganti ha scosso questa mattina molto presto la quiete di Sarnano. La scena si è consumata davanti al bar Mariani.
Due giovani rumeni del posto, dopo una nottata trascorsa nella discoteca “Zoji”, sono andati a far colazione al bar. Poco dopo sono stati raggiunti da Florian Ciprian Lenghel, 33 anni, un connazionale residente a Cessapalombo che per cause ancora in corso di accertamento, hanno iniziato a litigare con uno dei due. Complici anche i fumi dell’alcol, i due rumeni hanno iniziato a darsele di brutto, finchè è spuntato anche un coltello con il quale Lenghel ha ferito il contendente al volto. Anche il terzo uomo è intervenuto per difendere l’amico ma anche lui è stato preso a coltellate. I due sono comunque riusciti a mettere in fuga Florian Ciprian Lenghel. il quale si è infilato nella sua Mercedes “Classe A”, ha messo in moto e accelerando ha tentato di investire i due connazionali. Uno è riuscito ad evitare l’investimento mentre l’altro è stato preso in pieno e, in seguito all’impatto, è volato sulla vetrina del bar.
A questo punto Lenghel si è dato alla fuga, imboccando la strada provinciale 78 in direzione Macerata ed è stato rintracciato poco dopo dai Carabinieri della compagnia di Tolentino nel pronto soccorso dell’ospedale di Tolentino, dove si era recato per farsi curare le ferite riportate durante la colluttazione. Immediato l’intervento dei sanitari del 118 che hanno trasportato i due feriti, non gravi, al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata. Nulla di grave, comunque, per i tre protagonisti, i quali ne avranno per una decina di giorni.
Per Florian Ciprian Lenghel però sono scattate le manette per lesioni aggravate e porto illegale di coltelli: oltre a quello usato per ferire i due connazionali, i militari in macchina ne trovavano un altro di dimensioni ancora maggiori. Lo stesso ora si trova agli arresti domiciliari a disposizione del P.M. di turno. Mistero, per ora, sui motivi di tanta violenza.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Speriamo che i soggetti coinvolti siano fuori pericolo di vita e magari con regolare permesso di soggiorno non scaduto . Dopo anni di “cultura “dell’accoglienza catto-comunista e di trattati di Shengen “all’acqua di rosa” , notizie come queste sono oramai all’ordine del giorno anche in quelle oasi di pace ancora presenti nei nostri piccoli Comuni come Sarnano.
Penso ,purtroppo ,che con l’insediamento del prossimo” Governo di Salvezza Nazionale”, la situazione di civile convivenza sarà ulteriormente aggravata dalla Nuova Riforma Elettorale , che prioritariamente affronterà la questione del voto amministrativo agli immigrati , indispensabile alla sopravvivenza dell’attuale classe politica attualmente sfiduciata dagli Italiani: Salvo effetti imprevedibili dello tsunami.
ma la caccia all’ubriaco si fa solo lungo la costa. Nell’entroterra non ho mai visto fare una prova del palloncino: Eppure gli ubriachi ci sono e sono tanti.
VORREI PRECISARE CHE NON SONO RAZZISTA….
MA LE PERSONE CHE SI COMPORTANO IN QUESTO SQUALLIDO MODO DEVONO ESSERE RIMANDATE TUTTE A CASA E NON DEVONO AVERE L’OPPORTUNITA’ DI RITONARE A DISTURBARE IN ITALIA……. CI SONO TANTISSIME PERSONE CHE SI COMPORTANO COSI…. E LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE HA PAURA D ALZARE LA VOCE CON QUESTI ESSERI……
Portateli a sassotetto e buttateli giù per un canalone!
Il grande compositore e musicista Giuseppe Verdi nel Rigoletto si esprimeva nei confronti dei cortigiani con ” vil razza dannata” ora potrebbe essere appropriata per i rumeni !!!!!!!!????????
Concordo sul fatto che con queste persone occorrerebbe usare la mano pesante, ma per tutti quelli che dicono di non essere razzisti, mi permetto di allegare il seguente documento:
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-priority:99;
mso-style-qformat:yes;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin-top:0cm;
mso-para-margin-right:0cm;
mso-para-margin-bottom:10.0pt;
mso-para-margin-left:0cm;
line-height:115%;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:11.0pt;
font-family:”Arial”,”sans-serif”;
mso-ascii-font-family:Arial;
mso-ascii-theme-font:minor-latin;
mso-hansi-font-family:Arial;
mso-hansi-theme-font:minor-latin;
mso-bidi-font-family:”Times New Roman”;
mso-bidi-theme-font:minor-bidi;
mso-fareast-language:EN-US;}
1. ”Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura.
Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perchè tengono lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.
Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perchè poco attraenti e selvatici ma perchè si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali.
(…) Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia.
Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione.”
(Il testo è tratto da una relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912
Corsi e ricorsi della Storia, direbbe il Vico.
Io ancora devo capire perchè se sono degli extracomunitari a commettere questi reati sugli articoli non vengono mai inseriti NOME E COGNOME e neanche una FOTO.Quando gli stessi reati li commettono gli italiani invece voi giornalisti non vi fate mancare mai niente a riguardo…complimenti…
@Robert Children, verissimo quello che riporta, fa parte della storia..ma oggi siamo negli anni 2000 bisogna guardare avanti non indietro. Oggi i tempi sono diversi, dai, cosi non si può andare avanti. Sulle cause scatenanti di questi fatti aggressivi..beh oramai sono noti e stranoti con l’alcool sempre al primo posto. Un utente dice che bisognerebbe mettere nomi e cognomi..o foto dei viso..poco cambia…. tanto dopo un ora nessuno se li ricorda piu. E’ il sistema che deve cambiare. Ma tanto discorsi fatti e strafatti. ma vedo che nulla cambia. bah…
Il rigore della legge non può invocarsi secondo convenienza: o si pretende che valga per tutti o non può funzionare.
Se si tollera l’illegalità degli italiani, è inevitabile che ne approfittino anche gli stranieri.
Se si tollera che le leggi le facciano i pregiuridicati che siedono in parlamento, è inevitabile avere leggi poco efficaci a contrastare il crimine e che, quindi, i criminali stranieri siano indotti a venire qui per delinquere invece che andare altrove.
Se si accetta che chi ci governa, per evitare la galera, invece che riformare la giustizia per renderla più rapida ed efficace, faccia di tutto per ostacolare la conclusione dei processi prima della scadenza dei termini di prescrizione dei reati, non ci si può meravigliare che vi sia tanta delinquenza italiana e straniera impunita.
Volevo scrivere qualcosa anche io,ma nei primi articoli che ho letto,mi ci sono praticamente rispecchiato.Allora vi dico di approfittare delle prossime elezioni,poichè nel programma elettorale,qualche partito ha inserito”l’espulsione di stranieri che commettono reati”.Siamo in democrazia,in un paese civile,non possiamo farci giustizia da soli,votate bene e speriamo in meglio…
Ma chi paga la vetrina rotta del buon Vincenzo?
Esiste ancora in Italia la certezza della pena?
Perchè tra leggi ad personam, viale dei giardini, sconti, riduzioni, prendi carta impervisti, parco della vittoria, carenza di mezzi e strutture, depenalizzazioni varie, ingorghi ai tribunali, inutilità delle pene alternative ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. qui da noi oramai in galera ci vanno solo gli sfigati e i ladri di polli per cui, se continua a passare l’idea che in Italia c’è impunità, è ovvio che la pacchia non è solo per i nostri delinquenti indigeni, ma anche i delinquenti esteri vengono a “lavorare” in Italia…
“Vecchia Scuola” te lo dico io perchè…loro sono PAGATI e PROTETTI per non fare un c..zo, noi ITALIANI invece siamo pestati e prosciugati, perchè facciamo il nostro dovere. Colgo questa occasione per scongiurare a tutti almeno questa volta di non votare i soliti FALSI LADRI INCOMPETENTI E CORROTTI POLITICI che negli anni passati hanno permesso pure questo!!!
DOVREMMO PRENDERCELA CON MARTELLI CHE E’ STATO UNO DEI PRIMI A FAR DANNI CON LA LEGGE SULL’IMMIGRAZIONE, DOVREMMO PRENDERCELA CON PRODI CHE SI E’ BATTUTO TANTO PER FAR ENTRARE LA ROMANIA NELLA COMUNITA’ EUROPEA (quindi l’impposibbilità di espellere i rumeni perchè cittadini comunitari), DOVREMMEO PRENDERCELA CON BOSSI E FINI CHE HANNO ARRECATO ULTERIORI DANNI AD UNA LEGGE GIA’ MALCONCIA, DOVREMMO PRENDERCELA CON MASTELLA AUTORE DELL’AMNISTIA DEL 2006, DOVREMMO PRENDERCELA CON PANNELLA CHE CON UN PIEDE NELLA FOSSA ANCORA SI BATTE PER I DIRITTI DEI DETENUTI, DOVREMMO PRENDERCELA CON L’ATTUALE MINISTRO SEVERINO AUTRICE DEL DECRETO SVUOTA CARCERI.
MA CON CHI CE LA VOGLIAMO PRENDERE, DIETRO AL SIPARIETTO CI SONO SEMPRE LORO
LA CLASSE POLITICA CHE HA MANDATO ALLO SFASCIO TOTALE IL NOSTRO BEL PAESE
io devo ancora capire perchè quando succedono queste cose ci sono sempre di mezzo i romeni!
@Andrea. Prenditela con il Padreterno, che ci ha fatto imperfetti. La cosa che funziona peggio in Italia è la giustizia (con la g minuscola). Non funziona per i mezzi scarsi e le leggi difficili da interpretare e da applicare.
Certi fenomeni, come l’emigrazione, l’immigrazione, la delinquenza, con si risolvono con la bacchetta magica e tutti quelli che lo hanno pensato, poi, all’atto pratico, sono stati costretti a barcamenarsi come tutti. Non consentire alla Romania di entrare nella Comunità europea, non fare le Leggi, Martelli, Fini, Bossi, e via discorrendo, non impedirebbe la circolazione di delinquenti e l’immigrazione irregolare.
I fenomeni vanno governati e le Leggi devono essere fatte rispettare. Con mezzi e uomini a disposizione delle forze dell’ordine, con mezzi e uomini a disposizione della Giustizia, con carceri dove chi ha rubato un etto di prosciutto non debba vivere a fianco di chi ha ammazzato o rubato milioni, con buone probabilità di uscire più delinquente di prima.
Ma anche mandando a governare persone oneste, oltre che capaci, e non chi “rubba, ma fa rubbà”.
@ Mario Rossi. Sarà una questione di cultura e disagio economico e sociale? Un Rumeno che ha lavoro, istruzione e un buon lavoro in Romania, non viene in Italia. La tua domanda come vedi se la ponevano anche gli Statunitensi a proposito degli Italiani.
”Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura.
Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perchè tengono lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.
Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perchè poco attraenti e selvatici ma perchè si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali.
(…) Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia.
Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione.”
(Il testo è tratto da una relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912
Postato da Robert
Non penso che oggi, dopo piu di 100 anni gli Italiani che stanno negli USA siano considerati come lo erano nel 1912, anzi ci sono generazioni dai cognomi italiani ai massimi vertici politici; quindi con quel manoscritto, noi oggi popolo italiano degli anni 2000, con internet, con l’uomo andato sulla luna, con le missioni su marte, con le nanoteclonogie, con la Microelettronica, con lo studio genetico del DNA (in parole povere, progresso, che nel 1912 ancora era tutto da divenire) rispetto ai nostri stranieri che abbiamo in Italia, dobbiamo aspettare altri 100 anni prima di veder calmare questa gente venuta da noi con intenti non propprio fraterni? Io mi auguro di trovare molto presto altre soluzioni, non certo quella di pannella e non far passare altri 100 anni.
mentre si accoltellano tra loro….
La soluzione, el dindo, non può che essere una: migliorare i sistemi di controllo preventivi e repressivi della criminalità.
Non certo illudersi di poter chiudere le frontiere.
E tra gli strumenti preventivi deve essere compresa anche la piena accoglienza degli immigrati onesti, perché l’isolamento e l’odio sociale nei loro confronti non ne favorisce di certo l’integrazione.
Ma questi rumeni si vogliono integrare;tanto che uno di loro ha spinto un’altro ad integrarsi con la vetrina,e l’altro ancora ad integrarsi con l’acciaio della lama……….