AGGIORNAMENTO DELLE ORE 21.45 –
Rese note le condizioni mediche dei due sopravvissuti: Su Sergio Emili sono state riscontrate fratture alle caviglie e ustione in volto, su Gina Sarachini che è stata operata al femore, un trauma toracico. I lavori per la rimozione delle macerie sono appena terminati e sono stati effettuati i controlli statici sulla palazzina a fianco di quella crollata. Sulla nazionale si viaggia a senso unico alternato.
AGGIORNAMENTO COMPLETO DELLE ORE 16. 20- di Laura Boccanera
Sono stati estratti vivi dopo aver passato quasi due ore sotto le macerie della loro abitazione crollata in via Vespucci, quartiere Fontespina. Una intera città in apprensione e con il fiato sospeso ha seguito questa mattina il recupero e il salvataggio di Gina Sarachini, 63 anni e Sergio Emili, 64 anni, genitori del consigliere comunale Belinda Emili e della sorella Sara commerciante ambulante. Lo scoppio, un boato e poi fumo nero e detriti arrivati quasi fino al confine con la ferrovia che costeggia la strada statale 16. A provocare la deflagrazione pare sia stata una fuga proveniente da una bombola di gpl saltata in aria. L’esplosione ha provocato il crollo immediato della palazzina di due piani più scantinato in cui abitavano solo i genitori della Emili. Un episodio che poteva essere una drammatica tragedia ma che ha avuto un risvolto miracoloso. I coniugi infatti, dopo essere stati estratti vivi dalle macerie, pur riportando alcune ecchimosi e dolori alle gambe non sono in pericolo anche se per precauzione sono stati portati all’ospedale Torrette di Ancona in eliambulanza. Entrambi lucidi e coscienti hanno potuto vedere le figlie già nei secondi immediatamente successivi al recupero. Tutto comincia poco prima delle 11 quando la palazzina di due piani e scantinato di via Vespucci crolla su se stessa. Detriti, mattoni, vetri e infissi arrivano fin oltre la statale. Un miracolo che nessuno si sia fatto male. A quell’ora infatti il traffico veicolare è molto sostenuto e solo pochi minuti prima una coppia di anziani aveva attraversato la strada sul marciapiede proprio in quel punto.
Sarebbero bastati alcuni secondi di differenza e la deflagrazione poteva avere conseguenze terribili. Gina Sarachini e Sergio Emili, ex campione italiano di pugilato, ora pensionato dopo una vita trascorsa come cantoniere per il Comune sono a casa al momento del crollo. E’ solo per una fortunata coincidenza che siano ancora vivi. A farli sopravvivere è stata una intercapedine che si è creata fra le macerie. La parte posteriore dei muri portanti infatti è rimasta quasi integra e la coppia si trovava proprio in quella parte dell’abitazione. La cavità ha consentito alla coppia di rimanere in vita, seppur provati. In strada intanto è il caos: in attesa dei soccorsi, giunti tempestivamente, la gente comincia a scavare con le mani. “Eravamo qui in strada, c’era il furgone del verduraio – racconta la signora Fausta Sciarretta, una vicina – quando ad un certo punto abbiamo sentito una botta tremenda, poi lo spostamento d’aria. E poi abbiamo visto la casa.
Siamo corsi e abbiamo cominciato a chiamare per sentire se fossero ancora vivi. Gina aveva pure avuto un incidente prima di Natale ed era stata investita da un’auto. Quando è tornata a casa scherzava, ci diceva ‘vi pareva di esservi liberate di me?’. Nel quartiere di Fontespina tutti si conoscono, via Vespucci è piccola e in tanti erano in apprensione. “Pensavamo fosse il terremoto – racconta un’altra vicina Martina Aringoli – abbia sentito questo boato e poi visto il fumo, lì abbiamo capito che era una cosa diversa. Poi siamo usciti e abbiamo visto la casa distrutta. Subito ci siamo preoccupati perchè sapevamo che gli Emili erano in casa”. L’auto di Sergio, parcheggiata ai bordi della stretta via è rimasta sommersa dalle macerie e in tanti temevano il peggio. Intanto subito dopo il crollo la gente si riversa in strada: proprio in quel momento sulla statale passa un’ambulanza che viene fermata. Si mette in moto la macchina dei soccorsi: 4 mezzi dei Vigili del Fuoco che hanno lavorato incessantemente, polizia, carabinieri, 118, eliambulanza, polizia municipale che ha dovuto per ore controllare e monitorare il traffico dirottato sul lungomare e sulle vie interne, protezione civile.
Pochi minuti e sono tutti sul posto. Intanto un tecnico comunale prova a chiamare il cellulare di Sergio Emili che da sotto le macerie riesce anche a rispondere e a riferire di essere incastrato con la moglie. La voce della donna intanto è udibile anche dalla strada e risponde ai soccorritori. Gina è la prima ad essere estratta attorno a mezzogiorno e un quarto, Sergio viene liberato attorno alle ore 13. In strada esplode liberatorio l’applauso dei tanti vicini e amici di Belinda e Sara accorsi per sostenere il consigliere comunale. Fra loro tanti assessori, consiglieri e anche il sindaco Tommaso Corvatta e il vice Silenzi. Il consigliere della Fds Belinda Emili riesce anche a scambiare qualche parola con il papà dolorante ma salvo: “è stato un miracolo” dice.
Sulla dinamica che ha provocato lo scoppio ancora si sa poco. Pare che siano stati sequestrati alcuni oggetti all’interno della casa, tra cui la caldaia. La strada statale è rimasta bloccata anche dopo il recupero della coppia per le operazioni di liberazione della carreggiata dai detriti e dai resti di muratura.
(segue servizio video)
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Un boato e poi il crollo: è questo quello che è accaduto questa mattina intorno alle 11 a Civitanova in via Vespucci, nella zona di Fontespina. A crollare è stata una palazzina mono-appartamento, all’interno della quale si trovavano Gina Sarachini, 63 anni, e Sergio Emili, 64 anni, genitori del consigliere comunale Belinda Emili. Immediatamente intervenuti sul posto i Vigili del Fuoco che stanno scavando per liberare la coppia imprigionata sotto le macerie. A provocare il crollo è stato con ogni probabilità lo scoppio di una bombola di gas. Sono questi momenti concitati, ma le due persone riescono a parlare e hanno richiamato l’attenzione dei soccorritori. Sul posto anche i carabinieri di Civitanova, il 118 e il sindaco Corvatta. Interrotta la circolazione sulla statale Adriatica.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 13: E’ stato estratto dalle macerie anche Sergio Emili. La sua liberazione è stata accolta con l’applauso dei presenti per i soccorritori. Nonostante sia rimasto per due ore sotto le macerie, sembra essere in buone condizioni e muove le gambe. Il consigliere comunale Belinda Emili, figlia della coppia, ha commentato: “E’ un miracolo”.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 12.15: Gina Sarachini, seppellita sotto le macerie, è stata appena liberata. Le sue condizioni non sembrano particolarmente gravi ma per precauzione è stata trasportata in eliambulanza al Pronto Soccorso dell’Ospedale regionale di Torrette. Il marito è ancora bloccato. Secondo i soccorritori, provvidenziale è stata una intercapedine che si è creata tra i detriti che ha protetto la coppia da ulteriori conseguenze.
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Sempre super tempestivi!! È vicino casa dei miei e non avevo ricevuto nemmeno io così tanti dettagli.
I vigili del fuoco un orgoglio nazionale!
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 12.15: Gina Emili, seppellita sotto le macerie è stata appena liberata. Le sue condizioni non sembrano particolarmente gravi ma è stata trasportata in eliambulanza al Pronto Soccorso dell’Ospedale regionale di Torrette
Sono contentissimo che i coniugi Gina e Sergio che conosco si siano salvati. Grazie agli eroi vigili del fuoco. Dio e’ grande
Articolo aggiornato con altre foto e il servizio completo.
E’ stato mefistofele,si potrebbe cambiare fotografia!!
Servizio aggiornato con video.
Una nota di merito ai vigili del fuoco
Rese note le condizioni mediche dei due sopravvissuti: Su Sergio Emili sono state riscontrate fratture alle caviglie e ustione in volto, su Gina Sarachini che è stata operata al femore, un trauma toracico. I lavori per la rimozione delle macerie sono appena terminati e sono stati effettuati i controlli statici sulla palazzina a fianco di quella crollata. Sulla nazionale si viaggia a senso unico alternato.
e come disse nick carter: tutto è bene ciò che finisce bene.
SERGIO SEI GRANDE !!!