di Maurizio Verdenelli
Donne, anzi superdonne contro. Scene da un trionfo, quello della Maceratese fresca promossa in serie D. Bice Iommi, colei che non a caso meritò sul campo nel corso di innumerevoli campionati il titolo di “Leonessa delle Fosse” contro Francesca Maria Tardella, la donna del ritorno del Calcio (prego, proto, lettera maiuscola) nella città che fu regina della grande serie C. Insomma: la mitica supertifosa biancorossa (“Prego, ex” puntualizza lei) contro la superpresidentessa della Maceratese, tornata finalmente ai fasti di un tempo.
Oibo’, cosa è successo Bice?
“Guardi, tra me e la presidentessa Tardella c’era un patto che lei purtroppo non ha rispettato. E mi è dispiaciuto. Così ho chiuso la mia lunghissima storia di supertifosa, tantissime stagioni dietro i ‘miei’ ragazzi dappertutto in casa ed in trasferta, e questo mi addolora … quasi alla stessa maniera di quel pomeriggio ‘nerissimo’ a Faenza quando io e mia figlia scappammo dallo stadio in lacrime, dopo la resa biancorossa. Chi non la ricorda?!”.
Quale patto aveva stretto con la Tardella?
“Senta, io sapevo sin dall’inizio della stagione che per ragioni personali (non sto qui a rivelarle) non avrei potuto seguire la squadra. L’ho detto alla Tardella. Ma, considerato che agli allenamenti e alle partitelle pre-campionato, ero sempre presente e lo sono stata fino a quando ho potuto, la presidentessa, in modo molto comprensivo, mi aveva assicurato che in caso di vittoria finale la società non si sarebbe dimenticata di me…”.
Come?
“Invitandomi alla festa finale, è naturale! Ed ora ho saputo che a Collevario questa gran festa c’è stata e nessuno mi ha invitato. Ci sono rimasta male. Ma basta, non voglio pensarci più. La Maceratese ha chiuso con me!”
Non ci ripenserà? Un addio definitivo?
“No, guardi. Non sono più quella di una volta: tutto temperamento e passione… ed urlacci. Mi sono molto calmata in questi ultimi tempi. Fino ad un certo punto, però…pensi che l’altro giorno incontrando casualmente l’assessore Canesin, me lo…sono mangiato con tutti i panni addosso perchè il Comune non provvede a fare alcuni lavori promessi dalle parti dove abito. Lui mi capisce, conoscendomi bene: è stato sempre un uomo di sport e dunque vicino alla Maceratese…”.
Già, il temperamento di SuperBice…chi non lo ricorda?! Capace con la sua voce possente di mandare in avanti la squadra ogni momento. Tanto da incappare, un giorno, nei fulmini del giudice sportivo e da essere diffidata per alcune giornate dal fare il suo ingresso all’Helvia Recina, nella sua fatidica postazione in curva, esposta a neve, gelo, freddo, pigogia “et onne tempo” per dirla con il Cantico delle Creature.
E a nulla servì il tentativo d’intermediazione dell’allora presidente Stefano Monachesi che chiese alla Figc di permettere l’ingresso allo stadio di superBice, al suo fianco in panchina. Ma Bice non si diede per vinta: scelse con tutto il suo seguito (a cominciare dal marito, sempre accanto) un posto in cima ad un poggio, dirimpetto all’Helvia Recina, a dominare dall’alto la curva e la…partita, naturalmente. “Ora le partite, me le vedo in Tv. Mi piace sopratutto “Serata biancorossa” su Etv con suo figlio Benedetto come opinionista ed ogni tanto rileggo ai miei nipoti gli articoli che lei mi dedicava su ‘Il Messaggero’, caro Verdenelli…”.
Altri tempi…
“Già altri tempi, quand’ero per tutti la Supetifosa della Maceratese”.
Nelle foto di Guido Picchio alcuni scatti con protagonista Bice Iommi
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Ringrazio di cuore per l’amicizia e la stima che ricambio con affetto. Ciao Bice
Cara Bice è glieci anni che non ce veni , io e tutti l’ultrasse sperimo de non vedette più pe nantri glieci anni a te e tutti quilli come te che vene solo a roppe li c…….. a lu stadiu la domenneca!!!!
e na miseria…. che perdita !!!
ammò piagnimo tutti !!!
MAMMA SEI SEMPRE LA NUMERO 1!!!!!!GRANDE MAMMA !!!!
la signora si è comportata da grande signora è ha tutto il mio comforto! i maceratesi sono gente cattiva dentro pieni di invidia pur di far del male si inventano le peggiori storie e come in questo caso quando la signora faceva comodo tutti parlavano della signora bice come la super tifosa invece adesso gli dicono che è di scomodo e neanche la hanno invitata alla festa della promozione! che schifo di gente che sono sti maceratesi!
caro sig.Ballini la sig. Bice è 10 anni che non viene allo stadio?per quale motivo doveva avere l’invito?ea una festa aperta a tutti e chiunque poteva partecipare.lo sa sig Ballini che ci sono tifosi che vengono tutte le domeniche da fuori regione per vedere la maceratese e allora a questi personaggi che bisognava fare andare nelle loro case e portarli alla festa baciando dove camminano?eppure ci sono venuti e non pretendono niente anzi!!
per una volta non mi è piaciuto l’articolo fatto dal giornalista Verdenelli perche’ come dimostrano i commenti ha messo zizzania tra tifosi in un raro momento di felicita’ per chi ama i colori biancorossi
Sono indeciso se commentare o no questo articolo che a mio avviso è insignificante e che acquisisce valore solo se c’è gente che lo commenta:
1) La festa era aperta a tutti, e non su invito personale ed è stata sufficientemente reclamizzata, sia su E’ tv che sui quotidiani locali.
2) Bice non può dire, e questo glielo dirò di persona, visto che la conosco molto bene essendo entrambi “fossaroli”, che non è più tifosa perchè non è stata invitata alla festa! Tifosi lo si è sempre, perchè le persone passano, la squadra della tua città RESTA.
3) Gabriele Ballini…ti invito ad insultare qualcun’altro, non i maceratesi!
4) Nessuno, e sottolineo, NESSUNO, si dovrà permettere di provare di nuovo a rompere questo giocattolo che si è ricreato dopo anni di delusioni e di presidenti avventurieri che hanno distrutto quasi un secolo di storia biancorossa. Ora che con fatica, si sta cercando di ricostruirla, spazio a chi ci mette la faccia e i soldi, e via chi vuole solo destabilizzare.