E’ l’ex “novizia” Gilda Pedone la pornostar denunciata dalla Guardia di Finanza di Camerino che le contesta diversi reati fiscali dei quali sarà chiamata a rispondere. Foggiana d’origine, Gilda Pedone vive in provincia di Brescia. Nelle ultime interviste rilasciate e accessibili dal web parla al passato del mondo del porno, dichiarando di essersi dedicata ad un’altra passione, internet e la rete, e di dedicare le sue giornate alla scrittura della propria biografia. In realtà, la pornostar appassionata di strip e di lotta sul fango, scoperta dalle Fiamme Gialle a capo di un piccolo impero a luci rosse sul web, non ha mai abbandonato l’ambiente ma ha piuttosto trovato un modo per continuare a guadagnare sfruttando la discrezione dello schermo del computer. Tra il 1996 ed il 2000, la Pedone ha girato ufficialmente sei film porno. Poi è diventata testimonial mondiale della rivista del settore “Le Ore” ed è stata ospite di trasmissioni televisive come “Ciao Darwin” e “Buona Domenica”.
La Pedone, che aver trascorso da ragazzina qualche anno in un collegio di suore si è diplomata in ragioneria. Negli ultimi anni si è occupata della gestione di due siti porno in cui pubblicava filmati hard e dava anche la possibilità ai “clienti” di intrattenersi con le ragazze, ovviamente previo pagamento del corrispettivo.
La redditizia attività dell’ex pornostar è stata però scoperta e denunciata dalla Guardia di Finanza. L’impero, infatti, crolla a causa di una denuncia presentata da una cittadina residente in un comune dell’Alto Maceratese (leggi l’articolo), che dopo essersi vista pubblicare su un social network immagini che la ritraevano in atteggiamenti hard ha denunciato l’ex fidanzato che, a sua insaputa, aveva pubblicato le sue foto su internet. A questo punto sono iniziati i controlli delle fiamme gialle che hanno perquisito l’abitazione dell’uomo, sequestrando un contratto per la vendita delle immagini.
Ulteriori indagini hanno permesso di risalire a Gilda Pedone, che di fatto reclutava donne di ogni età mediante annunci pubblicati su internet. Le prestazioni rese erano esclusivamente di tipo erotico ed i clienti potevano richiedere l’interazione con la potenziale “escort” collegandosi in webcam e pagando con moneta elettronica.
E’ stato inoltre scoperto dalle Fiamme Gialle che la pornostar aveva messo in cantiere la produzione di film hard con attori non professionisti, i quali si rendevano protagonisti dietro compenso. Le scene venivano poi immesse in rete a beneficio di coloro i quali sottoscrivevano “abbonamenti “ e /o registrandosi sul sito.
Tutta l’attività di Gilda Pedone sarebbe stata svolta evadendo il fisco e la posizione della donna verrà globalmente vagliata dal Reparto della Guardia di Finanza competente in ragione del suo domicilio fiscale, al quale verranno trasmessi gli atti dell’indagine.
(redazione CM)
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