Taglio della Civitanova-Fabriano, Martini:
“Siamo in guerra per la sopravvivenza”

SAN SEVERINO - Il sindaco tuona contro l'ipotesi della chiusura della ferrovia: "le comunità locali sono già isolate e servite da strade pensate per i carri tirati dai buoi, che facciamo con i 200 studenti che arrivano ogni mattina in stazione?"

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La stazione di San Severino

“Il taglio della tratta ferroviaria Civitanova – Fabriano? Decisione assurda ed inutile. Le comunità locali sono già isolate e servite da strade pensate per la circolazione dei carri trainati dai buoi, qualcuno dovrebbe mettersi al volante e fare un giro dalle nostre parti. La nostra non è una battaglia di campanile ma una guerra per la sopravvivenza”. Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, risponde alzando la voce di fronte all’ipotesi dello smantellamento della tratta ferroviaria in questione.
“La Civitanova – Fabriano – spiega il primo cittadino settempedano – viene quotidianamente utilizzata non solo dai settempedani ma anche da chi, per motivi di studio o di lavoro, deve raggiungere la città di San Severino Marche. Per dare una dimensione del fenomeno basta dire che alle 8 di mattina scendono dalla littorina almeno 200 ragazzi dell’Itis, del Professionale e del Liceo Socio Psico Pedagogico. Fino ad oggi ci siamo sempre lamentati che le littorine erano obsolete ed andavano sostituite ed ora, per tutta risposta, anziché ammodernarle ed aggiungere nuovi vagoni, qualcuno minaccia il taglio della tratta. Tutto ciò è a dir poco assurdo– tuona Martini che si dice pronto a portare la questione all’attenzione del prossimo Consiglio comunale, fissato per il 30 gennaio.
L’Amministrazione comunale settempedana sottolinea in una nota anche le difficoltà nel garantire i collegamenti su gomma ed i rischi per la sicurezza di tutti: “Solo pensando ai 200 studenti che alle 8 arrivano in stazione si arriva ad ipotizzare che servirebbero, in alternativa, almeno altri 4 o 5 pullman. Ma se si studia l’utilizzo del treno anche da parte di tanti altri pendolari, il numero dei bus necessari salirebbe a 8 – 10 nel corso della mattinata. Ma vi immaginate il caos sulle strade ed i rischi che si correrebbero? Ma a questo, è ovvio, nessuno pensa. Infine a chi rimprovera gli amministratori locali di non fare abbastanza o di non aver fatto abbastanza per la Stazionedifesa della tratta ferroviaria Civitanova – Fabriano, ricordo che in passato è stata salvata solo grazie ai Comuni che si sono fatti carico nei propri bilanci dei fondi per l’automatizzazione dei passaggi a livello perché anche allora si parlava di eliminazione e più di recente sono stati i Comuni a farsi carico, in compartecipazione  con la Regione, dei finanziamenti per la riqualificazione delle stazioni impresenziate. Solo per sistemare la stazione di San Severino negli ultimi anni sono stati investiti ben 300 mila euro. Con senso di responsabilità e capacità amministrativa anche questa volta i sindaci saranno capaci, di concerto con le aziende di trasporto pubblico locale, di dare vita ad una proposta di integrazione ferro gomma, unica strada da perseguire quale soluzione seria e fattibile”.



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