Croce Verde: allarme chiusura a Morrovalle e Monte San Giusto

L'appello

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Da Gianluca Frattani e Stefano Gattari, presidenti della Croce Verde di Monte San Giusto e Morrovalle, riceviamo:

Le Pubbliche Assistenze, Croce Verde di Monte San Giusto e Morrovalle-Montecosaro, anche in occasione delle festività natalizia hanno assicurato con mezzi attrezzati e personale formato il servizio di “Emergenza e Trasporto Sanitario” a beneficio dei cittadini.
Le due Pubbliche Assistenze, coordinate dalla Centrale Operativa 118 di Macerata, operano da vent’anni in collaborazione nei territori dei comuni di Monte San Giusto, Morrovalle,  Montecosaro e limitrofi, all’occorrenza.
Entrambi sono accomunate, oltre che dai principi statutari, anche dalla profonda situazione di crisi economica e di bilancio.
Nell’ultimo anno 2011, per un bacino di utenza nei tre comuni, che conta ormai circa 25.000 cittadini, le due Pubbliche Assistenze hanno svolto: 1974 emergenze e 6736 servizi programmati per dialisi, ricoveri, visite ospedaliere etc. etc., per un totale di circa 285.000 km percorsi, impiegando in totale 9 ambulanze e 6 pulmini per disabili e servizi sociali.
Tutto questo è stato possibile grazie alla grande disponibilità dei volontari che ogni giorno, 24 ore su 24, incluso Natale e Capodanno, hanno messo il loro tempo a disposizione dei tanti che ne hanno bisogno. Il grande cuore dei volontari e il rapporto della Croce Verde di Monte San Giusto e la Croce Verde di Morrovalle-Montecosaro, con il loro territorio, rischiano, tuttavia, di essere totalmente vanificati dalle insormontabili difficoltà economiche delle associazioni, causate da anni di colpevole titubanza della Regione, sul tema del volontariato nei trasporti sanitari e dell’ ormai palese volontà di strangolare le associazioni con la mancata applicazione delle norme vigenti che prevedono da anni il rimborso alle associazioni stesse, dei costi effettivamente sostenuti per lo svolgimento dei servizi.

Nonostante precisi impegni assunti dalla Regione Marche, la scorsa estate, dopo la minaccia di fermare le ambulanze in tutta la regione, nulla di concreto è stato fatto e la Croce Verde di Monte San Giusto e la Croce Verde di Morrovalle-Montecosaro, come le altre associazioni operanti nel trasporto sanitario, devono ancora ricevere il rimborso dei costi sostenuti nel 2010 e quelli del 2011, mentre ogni giorno gli aumenti del gasolio e di tutti gli altri costi rendono ormai impossibile far quadrare bilanci in profondo rosso.

Consapevoli del difficile momento per l’economia nel suo complesso e di conseguenza per la tenuta della coesione sociale di tutto il paese, la Croce Verde di Monte San Giusto e la Croce Verde di Morrovalle e Montecosaro, vogliono oggi più di prima poter continuare a svolgere il ruolo peculiare di Associazione di Volontariato, volto a favorire e render efficace l’aggregazione dei cittadini.
Cittadini di buona volontà, che riconoscendosi nei principi della “cittadinanza attiva” e del fare disinteressato, si rimboccano ancora una volta le maniche, nell’interesse della comunità locale, per  continuare a potersi mettere al servizio dei cittadini marchigiani, contribuendo il più possibile ad un sistema di welfare umano, efficiente ed economicamente sostenibile, in stretta collaborazione con le istituzioni e gli enti locali. Per questo motivo la Croce Verde di Monte San Giusto e la Croce Verde di Morrovalle e Montecosaro non intendono chiudere i battenti privando così i propri cittadini di un prezioso servizio svolto con grandi sacrifici e spirito di servizio.
Facciamo quindi appello agli organi politici locali e regionali nonchè ai competenti servizi della Regione affinché si sblocchi immediatamente una situazione di fortissimo disagio nella quale, a fronte di tante parole e promesse, mancano clamorosamente i fatti concreti, mentre volontari e cittadini aspettano di conoscere se esisterà un futuro o se – tra poche settimane – metteremo la parola FINE alla ultracentenaria storia delle Pubbliche Assistenze marchigiane”.



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