“Da peschiera a canile non autorizzato”
I residenti di Piediripa si ribellano

MACERATA - L'edificio seicentesco è stato venduto da un erede del pittore fiammingo Corneille che aveva all'interno il suo laboratorio. Il nuovo proprietario ha portato dei cani che esasperano i residenti

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La peschiera Ciccolini fu costruita nel 1585

di Alessandra Pierini

Da edificio storico a canile maltenuto. Sembra essere questo il destino della peschiera Ciccolini, costruzione del 1600, che si erge a Piediripa ma i residenti proprio non ci stanno e sono molto preoccupati per le conseguenze sulla loro vita quotidiana, tanto da aver dato il via ad una petizione per chiedere chiarezza sulla situazione della zona tra contrada Peschiera e via Arno.

«La peschiera  – racconta Ivano Trozzo che risiede a pochi metri dall’edificio – fino a qualche tempo fa era abitata da Corneille, un pittore belga che amava quel luogo e aveva realizzato lì il suo laboratorio che mi aveva mostrato più volte. Poi Corneille è morto e la peschiera è stata venduta ad un nuovo proprietario che ha portato qui dei cani». Non si tratta di qualche cane da guardia ma di molti animali che stanno esasperando i residenti, abituati a vivere in un quartiere tranquillo. I cani vengono  tenuti nel piccolo bosco intorno alla torretta della Peschiera  e, in base alle testimonianze dei residenti, non fanno che abbaiare, soprattutto durante la notte. Gli animali,  di cui non si conosce il preciso numero, vengono lasciati soli per la maggior parte della giornata e, dunque, sono spesso agitati. In diverse occasioni sono anche riusciti a scappare dal recinto e ad arrivare fino alle case della via.
foto-peschiera-011-300x225«Non sappiamo di preciso quanti cani ci sono – spiega ancora Trozzo –  ma a giudicare dal rumore che fanno quando abbaiano e dall’odore che  sentiamo devono essere molti. Sono lasciati continuamente da soli e fanno talmente tanto baccano che non si riesce più a dormire. Temiamo poi che nel periodo estivo i cattivi odori aumenteranno e in questi mesi dei pastori tedeschi sono scappati e hanno danneggiato delle automobili, oltre a rompere i sacchetti dell’immondizia e a spaventare i bambini».


Ivano Trozzo vive in contrada Peschiera da 30 anni e ha già scritto una lettera al Prefetto e una al sindaco di Macerata Romano Carancini  per chiedere loro di intervenire e preservare un pezzo di storia della città, oltre a garantire la tranquillità dei cittadini che vivono nel quartiere finora molto tranquillo.

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Il cortile della peschiera Ciccolini

Proprio in questi giorni è iniziata la raccolta di firme ( in dieci hanno già sottoscritto in un solo giorno) per sollevare l’attenzione dell’autorità: «Tutti gli abitanti della zona – si legge nel testo – vivono  questa situazione di disagio e si aspettano dalle istituzioni una pronta reazione, anche per avere delle spiegazioni su come sia possibile che venga concessa l’autorizzazione ad un presunto allevamento di cani in pieno centro abitato. Non dovrebbero esserci precise regole per attività di questo tipo? Non si dovrebbero seguire particolari protocolli anche per quanto riguarda le norme igienico-sanitarie, quando si ha a che fare con gli animali? Il nuovo proprietario dell’immobile, che lo ha rilevato da un erede del pittore fiammingo Guillome Corneille, artista famoso in tutta Europa scomparso di recente e che aveva scelto la Peschiera come studio-residenza per l’estate, potrebbe anche sostenere che gli animali siano a protezione dell’edificio. Ma il numero di cani, secondo i residenti, è superiore al numero consentito dalla legge, a giudicare dagli insistenti latrati. I residenti sono preoccupati e arrabbiati. Quello che chiedono è che i cani vengano portati più lontani dal centro abitato, per tornare finalmente alla quiete che, da sempre, è garantita a chi ha scelto questa zona per vivere. La battaglia non è certo contro gli animali: tutti i residenti della via hanno, infatti, almeno uno o due cani. Ma, vivendo qui ed addestrandoli come animali domestici , nessuno si è mai lamentato di nulla».

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Villa-Irene

Una vecchia cartolina ritrae la Peschiera

«La peschiera Ciccolini a Piediripa in contrada omonima – spiega l’architetto Gabor Bonifazi –  è sicuramente uno degli edifici più suggestivi e di rara bellezza del maceratese, un complesso unico nel suo genere per l’originale tipologia: una torretta a tre piani ubicata al centro di una vasca con parco retrostante, ingentilita da una meridiana di cui restano le tracce e da alcune nicchie. Venne fatta costruire nel 1602 da mons. Claudio Ciccolini; egli convogliò le acque della sovrastante Fonte di Malnome al fine di alimentare .

La Peschiera, attualmente abitata d’estate da Guillaume Corneille, un notissimo pittore belga, pur essendo uno dei pochi edifici tutelati ai sensi della Legge 1089/39 (la notifica del vincolo risale al 1956 agli allora proprietari Costa – Ciccolini) è stata, sul finire degli anni ’70, assediata da una lottizzazione artigianale dalla pessima qualità edilizia. I Ciccolini donarono il complesso ai Salesiani che a loro volta lo cedettero all’Impresa Sardellini, si dice in permuta dei lavori effettuati per il rifacimento del tetto dell’Istituto Salesiano. I Sardellini resero l’area edificabile.
Successivamente il colpo di grazia venne ancora dal Comune di Macerata che autorizzò il comitato di quartiere di Piediripa ad installare una cementizia edicola votiva in stile postmoderno, nello spiazzo antistante l’edificio destinato dal piano regolatore a. L’impatto sgradevole è dato inoltre da un precario campo di bocce, da una fatiscente pensilina e da uno spontaneo campo di volley. Le peschiere, intese come bacini naturali o artificiali dove venivano allevati i pesci, hanno origini antichissime: oltre che servire come riserva di carpe per le cene di magro, venivano utilizzate per le abluzioni. Quindi possiamo considerare la peschiera come antesignana della piscina. La nostra torretta adibita a trampolino-abitazione è ancora il massimo della civetteria».

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