«La peschiera – racconta Ivano Trozzo che risiede a pochi metri dall’edificio – fino a qualche tempo fa era abitata da Corneille, un pittore belga che amava quel luogo e aveva realizzato lì il suo laboratorio che mi aveva mostrato più volte. Poi Corneille è morto e la peschiera è stata venduta ad un nuovo proprietario che ha portato qui dei cani». Non si tratta di qualche cane da guardia ma di molti animali che stanno esasperando i residenti, abituati a vivere in un quartiere tranquillo. I cani vengono tenuti nel piccolo bosco intorno alla torretta della Peschiera e, in base alle testimonianze dei residenti, non fanno che abbaiare, soprattutto durante la notte. Gli animali, di cui non si conosce il preciso numero, vengono lasciati soli per la maggior parte della giornata e, dunque, sono spesso agitati. In diverse occasioni sono anche riusciti a scappare dal recinto e ad arrivare fino alle case della via.
«Non sappiamo di preciso quanti cani ci sono – spiega ancora Trozzo – ma a giudicare dal rumore che fanno quando abbaiano e dall’odore che sentiamo devono essere molti. Sono lasciati continuamente da soli e fanno talmente tanto baccano che non si riesce più a dormire. Temiamo poi che nel periodo estivo i cattivi odori aumenteranno e in questi mesi dei pastori tedeschi sono scappati e hanno danneggiato delle automobili, oltre a rompere i sacchetti dell’immondizia e a spaventare i bambini».
Ivano Trozzo vive in contrada Peschiera da 30 anni e ha già scritto una lettera al Prefetto e una al sindaco di Macerata Romano Carancini per chiedere loro di intervenire e preservare un pezzo di storia della città, oltre a garantire la tranquillità dei cittadini che vivono nel quartiere finora molto tranquillo.
Proprio in questi giorni è iniziata la raccolta di firme ( in dieci hanno già sottoscritto in un solo giorno) per sollevare l’attenzione dell’autorità: «Tutti gli abitanti della zona – si legge nel testo – vivono questa situazione di disagio e si aspettano dalle istituzioni una pronta reazione, anche per avere delle spiegazioni su come sia possibile che venga concessa l’autorizzazione ad un presunto allevamento di cani in pieno centro abitato. Non dovrebbero esserci precise regole per attività di questo tipo? Non si dovrebbero seguire particolari protocolli anche per quanto riguarda le norme igienico-sanitarie, quando si ha a che fare con gli animali? Il nuovo proprietario dell’immobile, che lo ha rilevato da un erede del pittore fiammingo Guillome Corneille, artista famoso in tutta Europa scomparso di recente e che aveva scelto la Peschiera come studio-residenza per l’estate, potrebbe anche sostenere che gli animali siano a protezione dell’edificio. Ma il numero di cani, secondo i residenti, è superiore al numero consentito dalla legge, a giudicare dagli insistenti latrati. I residenti sono preoccupati e arrabbiati. Quello che chiedono è che i cani vengano portati più lontani dal centro abitato, per tornare finalmente alla quiete che, da sempre, è garantita a chi ha scelto questa zona per vivere. La battaglia non è certo contro gli animali: tutti i residenti della via hanno, infatti, almeno uno o due cani. Ma, vivendo qui ed addestrandoli come animali domestici , nessuno si è mai lamentato di nulla».
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«La peschiera Ciccolini a Piediripa in contrada omonima – spiega l’architetto Gabor Bonifazi – è sicuramente uno degli edifici più suggestivi e di rara bellezza del maceratese, un complesso unico nel suo genere per l’originale tipologia: una torretta a tre piani ubicata al centro di una vasca con parco retrostante, ingentilita da una meridiana di cui restano le tracce e da alcune nicchie. Venne fatta costruire nel 1602 da mons. Claudio Ciccolini; egli convogliò le acque della sovrastante Fonte di Malnome al fine di alimentare .
La Peschiera, attualmente abitata d’estate da Guillaume Corneille, un notissimo pittore belga, pur essendo uno dei pochi edifici tutelati ai sensi della Legge 1089/39 (la notifica del vincolo risale al 1956 agli allora proprietari Costa – Ciccolini) è stata, sul finire degli anni ’70, assediata da una lottizzazione artigianale dalla pessima qualità edilizia. I Ciccolini donarono il complesso ai Salesiani che a loro volta lo cedettero all’Impresa Sardellini, si dice in permuta dei lavori effettuati per il rifacimento del tetto dell’Istituto Salesiano. I Sardellini resero l’area edificabile.
Successivamente il colpo di grazia venne ancora dal Comune di Macerata che autorizzò il comitato di quartiere di Piediripa ad installare una cementizia edicola votiva in stile postmoderno, nello spiazzo antistante l’edificio destinato dal piano regolatore a. L’impatto sgradevole è dato inoltre da un precario campo di bocce, da una fatiscente pensilina e da uno spontaneo campo di volley. Le peschiere, intese come bacini naturali o artificiali dove venivano allevati i pesci, hanno origini antichissime: oltre che servire come riserva di carpe per le cene di magro, venivano utilizzate per le abluzioni. Quindi possiamo considerare la peschiera come antesignana della piscina. La nostra torretta adibita a trampolino-abitazione è ancora il massimo della civetteria».
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…a me sembra di averci visto coccodrilli e draghi..penso che questi ultimi abbiano danneggiato le auto….
Spiritosa la signora, vorrei vedere se ad essere danneggiata fosse stata la sua di macchina…..
Credo che l’autrice dell’articolo debba vergognarsi per aver scritto delle cose prive di fondamento.Abito nella zona e conosco di vista i proprietari. I cani non arrecano nessun disturbo al vicinato, sono tenuti in una proprietà privata in delle apposite strutture. E’ normale che si senta a volte i cani abbaiare,ènella loro natura.Canile Maltenuto credo sia la definizione più sbagliata, ci sono moltissimi luoghi in Italia dove gli animali vengono tenuti in condizioni non idonee e maltrattati.Non credo sia questo il caso, invece di ammirare un proprietario di animali che li custodisce in casa sua in buone condizioni siamo qui a dover ascoltare queste chiacchiere inutili.Sono indignata.
Come afferma proprio Bonifazi: “I Sardellini resero l’area edificabile.
Successivamente il colpo di grazia venne ancora dal Comune di Macerata che autorizzò il comitato di quartiere di Piediripa ad installare una cementizia edicola votiva in stile postmoderno, nello spiazzo antistante l’edificio destinato dal piano regolatore a. L’impatto sgradevole è dato inoltre da un precario campo di bocce, da una fatiscente pensilina e da uno spontaneo campo di volley. ”
Infatti la Peschiera è in degrado da molti anni.
Fino a poco tempo fa tutti, me compresa, potevano entrare nel giardino e fare i propri comodi. Vi erano siringhe ovunque, fazzoletti sporchi e addirittura rifiuti delle case circostanti. Credo che i proprietari siano stati costretti a mettere dei cani da guardia, che appunto… fanno la guardia. Mi auguro solamente che, i nuovi proprietari, oltre ad attaccare il cartello ATTENTI AL CANE riportino quest’edificio, tanto importante, allo splendore di una volta.
poi è risaputo…anche i cani mangiano automobili e bambini…
@ Serena P.
Il ricordo/ descrizione della Peschiera è come fissato in una lastra fotografica, un’immagine indelebile. Infatti il flashback è ascrivibile agli anni Novanta del secolo scorso, cioè quando iniziai ad interessarmi delle ville definendole romanticamente luoghi dell’amore. Allora procedevo con sguardo curioso e malinconico rivolto a ciò che il passato aveva prodotto e che la nostra epoca del “bello” con ottusaggine continua a cancellare e dimenticare. Tuttavia se la Peschiera venne accerchiata come scrissi (Cfr. Ville gentilizie del maceratese, Macerata, 1997, p. 23.) da modesti edifici artigianali partoriti da una modesta urbanistica che ridussero in parte lo skyline e il contesto paesaggistico del complesso monumentale, non si può giustificare un’aggressione interna con usi impropri. Inoltre va detto che Corneille abitava la Peschiera saltuariamente e perlopiù d’estate e che dopo la sua morte mi arrivò la seguente email (12 luglio 2010):
Monsieur, bonjour
Madame Corneille ayant mis en vente la peschiera, j’ai pris contact
avec elle. Cet endroit
ma plaît beaucoup et j’envisage de venir y vivre avec ma compagne (nous
sommes
français et ne travaillons plus). C’est une très importante décision
dans notre vie.
Hier j’ai lu vos articles dans cronache maceratesi. Je leur ai envoyé
un message et
ce matin ils m’ont donné votre mail.
Vous dites des choses très poétiques et belles mais aussi qui me
préoccupent quant
à l’état d’esprit et à l’environnement.
Je vous serais très reconnaissant si vous avez des informations à me
communiquer.
Je vais venir voir dans quelques jours mais hélas je ne peux rester.
Notre projet peut paraître assez fou, mais ce serait bien de finir
notre vie dans
cet endroit !!
J’espère ne pas vous embarrasser et espère une réponse.
J’ai écrit en français mais je parle italien.
A bientôt. Claude C.
A me sembra che il problema fondamentale è che alla gente non vada che la proprietà sia stata venduta, gli dà fastidio ma non possono accanirsi con i nuovi proprietari che invece hanno talmente a cuore la proprietà che la renderanno un vero splendore alla faccia di chi gli dirà male…e non credo proprio alla storia canile abusivo ecc… sono persone che la gente non ha neanche la minima idea di quello che fanno per gli animali, e poi cani che distruggono auto?ma per favore inventatevene un’altra… tutti hanno degli animali domestici, bisognerebbe avere un pò di solidarietà ed apprezzare il fatto checi si prenda cura di tanti cani invece di abbandonarli come fà tanta gente… e poi prima di puntare il dito contro queste persone imparate a conoscerle e vedete come saranno ben capaci di ridare vita e maestosa bellezza al posto ormai degradato e trascurato, sicuramente renderanno la zobna anche più tranquilla…visti i precedenti di gente che si intrufola nella porprietà e ne fà sporchi usi..aprite gli occhi è una benedizione questa, aspettate prima di giudicare e sopratutto mi riferisco all’autrice dell’articolo, la prossima volta vada sul posto a vedere nel dettaglio la situazione e poi scriva.
Un mega in bocca al lupo ai nuovi proprietari!!!!
@Bonifazi
Lo scempio che è stato fatto della Peschiera direi che non è proprio definibile MODESTO come lei afferma nella precedente. Sono sicura che, nei suoi pensieri, la descrizione più appropriata è certamente quella citata da me.
“‘IMPATTO SGRADEVOLE” indubbiamente è la realtà.
La carneficina che è stata fatta delle piante secolari della Peschiera per rendere la zona commerciale, per far costruire orrendi casermoni bi-trifamiliari e capannoni prefabbricati industriali, è imperdonabile.
Comunque anche io sono del parere che sia assurdo che persone proprietarie di un edificio, tutelato ai sensi della legge, non possano far crescere un canile come un fungo e stento a credelo! Probabilmente iniziano gli effetti dei fumi inquinanti della zona. E se la battaglia come dice il signor Trozzo non è contro gli animali (ma sono certa che un vero amante degli animali non farebbe mai e poi mai certe affermazioni) sicuramente è contro i proprietari degli stessi. Forse perchè abiteranno la Peschiera non più saltuariamente ma anche d’inverno…
Infine… chi sarebbe il signor Claude C.?
Distinti saluti.
@ Serena P.
Con modesti edifici artigianali intendevo di qualità architettonica ed edilizia! Infatti in quel tempo le Norme tecniche del Prg stabilivano per le aree Pip (Piano insediamenti produttivi) costruzioni casa e bottega (opificio al piano terra e abitazione dell’artigiano al primo piano). Ecco perché modesta urbanistica. Tuttavia la Peschiera, in quanto tutelata, era soggetta probabilmente ad una fascia di rispetto che evidentemente venne elusa.
Visto che si è appassionata a questo straordinario ed unico luogo dell’amore chiamato poi anche Villa Irene (Costa?) Le consiglio la visione di una foto scattata una trentina di anni fa da Fonte Moscardina (G. Bonifazi, Fonte Agliana, Macerata, 1985, p. 24).
Purtroppo l’urbanistica è amministrata quasi esclusivamente dagli imprenditori. Amministratori, architetti e poeti sono esclusi o favoriscono passivamente il gioco. Uno sporco gioco chiamato speculazione.
Ad Maiora
Ringrazio e attendo ansiosamente di poter vedere la sua foto.
Se, nel frattempo, avesse altre informazioni sarebbe un piacere.
Nihil est magnum somnianti.
A presto.