Interventi sull’Esino e sul Potenza
contro il rischio idrogeologico

La Comunità Montana Ambito 4 di San Severino Marche scende in campo contro il rischio idrogeologico con una serie di interventi che verranno messi in atto nelle prossime settimane. Due, in particolare, le realtà interessate: un tratto del fiume Potenza, che scorre in territorio di Fiuminata, ed un tratto del fiume Esino, in territorio del Comune di Esanatoglia.
Complessivamente sono stati stanziati quasi 400mila euro per procedere con opere di ripulitura, taglio selettivo della vegetazione ma anche con interventi di ingegneria naturalistica e di ripristino di gabbionate e di opere  danneggiate dalle piene.
“I lavori – sottolinea il presidente dell’ente comunitario, Gian Luca Chiappa – daranno applicazione al protocollo d’intesa sottoscritto tra il ministero dell’Ambiente e la Regione Marche per l’attuazione di un programma di interventi connessi alla tutela, alla riqualificazione ed alla valorizzazione ambientale di alcuni assi vallivi del sistema territoriale montano marchigiano. Obiettivo è quello di ridurre sensibilmente il rischio idrogeologico che, come hanno dimostrato fatti di cronaca anche piuttosto recenti, può portare morte e distruzione. Con il supporto della struttura Difesa del Suolo della Regione Marche sono stati redatti due progetti, uno sul Potenza e l’altro sull’Esino, che prevedono interventi per 112mila euro, per quanto riguarda il primo dei due cantieri, e di 266mila euro per il secondo. La Comunità Montana ha provveduto in questi giorni ad assegnare le opere a due cooperative forestali specializzate in interventi di sistemazione idraulico-forestale”.
Il tratto del fiume Esino interessato è caratterizzato da una notevole valenza paesaggistica evidenziata dalla presenza di numerosi percorsi escursionistici ed aree di sosta attrezzate. Esso si trova a monte di Esanatoglia ed arriva fino alla sorgente, ma le opere in questione consentiranno anche di ripristinare i fossi di Palazzo e San Giovanni. Fra le criticità riscontrate vi sono alcuni fenomeni di erosione spondale che sono arrivati a lambire le scarpate della strada comunale che conduce alla chiesa di San Pietro mettendo a rischio il transito veicolare. Più a valle, nei pressi della località “Case La Valle”, accumuli di materiale vegetale morto hanno formato ostacoli e sbarramenti al naturale deflusso dell’acqua costringendola a trovarsi nuove vie di scorrimento ed avviando processi erosivi sulle sponde che, se non controllati, potrebbero in alcuni casi ed in tempi relativamente brevi interessare sempre la strada comunale. Lungo il tratto in questione, inoltre, saranno anche sistemati alcuni attraversamenti in legno.
Per quanto riguarda il fiume Potenza l’intervento interesserà un tratto a monte degli abitati di Massa e Spindoli ed il tratto terminale del fosso di Campodonico. Qui c’è il serio rischio che il fiume arrivi ad interessare la strada 361 “Septempedana”. Nel percorso nei pressi degli abitati di Spindoli e Massa, invece, alcuni tratti di gabbionata che formano le sponde hanno subito erosione e si sono ribaltate formando ostacolo al deflusso. Discorso a parte interessa la situazione di Valcora dove è stata rilevata una preoccupante situazione di potenziale rischio idrogeologico. Il torrente, della lunghezza approssimativa di un chilometro e mezzo, è stato oggetto in passato di regimazione ma le briglie risultano riempite dal materiale lapideo al punto che sembrano aver ormai esaurito totalmente la loro funzione.