Stavolta l’allarme è concreto. A Macerata esiste una questione criminalità che si fa ogni giorno più preoccupante. Oggi il capoluogo è una città che quotidianamente deve fare i conti con una realtà delinquenziale senza precedenti e dove il pericolo è dietro l’angolo: l’isola felice non esiste più. Da un pezzo. Gli ultimi episodi in ordine cronologico costituiscono il segnale evidente di una situazione dove il livello di guardia è ormai stato abbondantemente superato. Il titolare del ristorante “Il cortile” malmenato da un gruppo di stranieri per una futile questione legata alla postazione dei videopoker; uno straniero selvaggiamente picchiato da alcuni connazionali e lasciato sanguinante in pieno centro dopo una rissa iniziata fuori da un locale; una giovane ballerina picchiata e abbandonata per strada a Trodica di Morrovalle; una lunghissima serie di furti, parecchi dei quali non vengono neanche denunciati. Proprio ieri mattina, in un incontro con gli studenti dell’Itg Bramante, il questore Giuseppe Oddo ha richiesto una maggiore collaborazione fra i cittadini e le forze dell’ordine. Giusto. Anzi, assolutamente indispensabile. Ma è altrettanto indispensabile che le forze dell’ordine stesse adottino una forma di comunicazione omogenea con gli organi di stampa, evitando che anche nel terreno giornalistico si scateni una sorta di “far west” a caccia della notizia più cruenta o d’effetto, come purtroppo si sta verificando da qualche tempo a questa parte. Questo tipo di informazione va coordinata, perchè in una situazione come questa il ruolo della stampa e dell’informazione in genere è fondamentale per stabilire un contatto diretto ed efficace fra popolazione e tutori dell’ordine.
Oggi la sicurezza non è costituita più soltanto dall’adozione di misure di prevenzione e repressione dei reati: comprende la tutela dell’interesse generale alla incolumità delle persone, la salvaguardia dei beni e il diritto di vivere in un ambiente civile e decoroso: tutte queste legittime istanze riunite rappresentano oggi “il diritto alla sicurezza”. Macerata, il suo territorio oggi lo reclamano. Con forza.
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fino a quando la gente gira il capo quando incontrano fatti che non dovrebbero accadere in una societa civile non cambiera mai nulla inutile informare inutile dire che queste cose esistano quando la gente lo sa che esistono pero rimane ferma anzi a volte è meglio non notare quindi di cosa devono essere informati i cittadini ?
Ecco i risultati delle politiche buoniste e permissive di chi ha spalancato le porte delle nostre città ai criminali stranieri. Del resto, “l’immigrazione è una risorsa”, e poi “anche tanti italiani rubano”.
L’ avvocato Bommarito con i sui articoli su C.M. da tempo aveva previsto questi episodi in citta ‘ , ma nessuno l’ascoltava , anzi a volte veniva considerato noioso e polemico ……………………………
Oggi 21/10/2011 la realta’ si è avverata !!!!
Sicuramente tanti SORDI CIECHI MUTI rimarranno come sempre con le loro idee , facendo finta che non è successo niente di grave ,
per non rovinare l’ equilibrio della nostra citta’ considerata isola felice ogni giorno dell’ anno !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Qualsiasi sforzo si faccia nel piccolo sarà vanificato dalla gestione a monte del problema, un po’ come succede per le droghe leggere.
L’immigrazione è un argomento forte in campagna elettorale, quindi nessuno avrà mai voglia di risolverlo definitivamente: alla destra fa comodo per spaventare i cittadini, a sinistra fa comodo per gridare fascisti, alla malavita e all’industria fa comodo manodopera a basso costo. E ai cittadini? Restano solo le grane per la mancanza di una vera programmazione dei flussi.
Volete risolvere il problema legato all’immigrazione? Basta votare correttamente alle prossime elezioni politiche. Di solito qualcuno non del tutto corrotto lo si trova, ma spesso scende sotto lo 0.30%.
Sono d’accordo con Marco, Bommarito è tanto che predica e nessuno lo ascolta. Il problema c’è ed è grave. Comunque c’è una cosa che rende ancora più grave la situazione: è l’emulazione da parte di bulletti ancora giovanissimi che vogliono dimostrare di essere grandi, grossi e prepotenti come quei delinquenti che scorazzano liberamente in giro per la nostra città. Con l’impunità ormai consueta per questi tipi di reati, i più giovani sono spronati ad agire come i più grandi, maestri di delinquenza e violenza. Un esempio per tutti è la situazione di degrado del terminal di piazza Pizzarello. Si assistono quotidianamente a fenomeni di bullismo e microspaccio ad opera di quei pochi a danno dei tanti. Anche in questo posto si stanno svezzando i delinquenti di domani.
Salve a tutti,
in primo luogo vorrei commentare quanto detto da Tommaso. Sig. Tommaso, capisco la Sua rabbia e la Sua frustrazione davanti all’aumento di episodi simili, ma le parole che usa poco aiutano ad una adeguata comprensione della questione. La paura dello straniero che affonda nella notte dei tempi, l’uso dei migranti come capri espiatori per risolvere i problemi legati alla criminalità e i pregiudizi poco aiutano a ridurre i tassi di criminalità e poco incidono sul livello di sicurezza. Le strade, quindi sono due: o affrontiamo la questione della criminalità e della sicurezza a Macerata con la testa sgombra da pregiudizi e preconcetti oppure possiamo perdere tempo e parlare per mezzo di slogan mediatici.
Per quanto riguarda Macerata la questione è articolata e ci sono dei punti su cui intendo riflettere:
1. presenza di zone degradate, abbandonate, buie, prive di ogni controllo sociale, formale o informale. Zone, come ho scritto più volte, in cui è possibile commettere qualsiasi tipo di reato o atto deviante;
2. difficoltà gestionale dei flussi di migranti. Non esiste una politica dell’integrazione a Macerata. O meglio se la politica esiste essa si configura come un’azione volta a ghettizzare, a rinchiudere i migranti in condizioni (economiche, burocratiche, sociali) stringenti. Se da una ricerca emergesse che la maggioranza dei reati a Macerata sono commessi da stranieri, perchè non si realizzano delle azioni (anche dure) volte alla risoluzione del problema?. Quanti sono i migranti a Macerata? Cosa fanno? Quanti i regolari, quanti quelli non in regola?
3. il totale disinteresse alla questione da parte dell’amministrazione che utilizza la strategia dello struzzo. La gestione della sicurezza è fatta di scelte anche impopolari, in cui va usato anche il pugno duro, di scelte che necessitano di un pregressa conoscenza. I cittadini sono abbandonati e privi di fiducia.
oltre all’avvocato Bommarito, anche il sottoscritto in vari interventi ha protestato contro le delinquenze sempre piu’ frequenti commesse dai cosiddetti “poveri migranti”…
conclusione?: molto pollici in su di approvazione, ma anche sporadici insulti secondo i quali non avrei usato toni gentili nei confronti dei delinquenti stranieri….
sono arrivato alla conclusione che a Macerata, in Italia in generale, molta gente vede questi episodi in maniera troppo distaccata, quasi fosse al cinema o seduta sul divano.
Non si immedesima nei panni delle vittime.
Molti pensano egoisticamente:” beh, finche’ non tocca a me, ai miei figli, sorelle, mamme, mogli…”
Il bello (anzi il brutto) è che con questo andazzo, prima o poi puo’ toccare ad ognuno di noi….
e peggio verra’…….
Caro David, rispondo brevemente alle tue argomentazioni.
1. Non mi risulta che a Macerata ci siano delle zone “degradate, buie, prive di controllo sociale”, te lo dimostra il fatto che i fatti in questione sono avvenuti in pieno centro;
2. La politica dell’integrazione non funziona in generale, non solo a Macerata. Dietro la finta uguaglianza e il buonismo della nostra società ci sono forti poteri economici, che incentivano il fenomeno migratorio per ottenere manodopera a basso costo e priva di tutele sindacali. Ti porto l’esempio di una cittadina a pochi chilometri da Macerata con la più alta percentuale di extracomunitari in Italia presentata come un miracolo di integrazione: Porto Recanati. Gli immigrati sono integrati con il resto della città? No. Sono confinati in un palazzone di 17 piani costretti a convivere con quotidiani episodi di criminalità. Perchè non si effettua un censimento dell’Hotel House? Perchè non si identificano clandestini e delinquenti? Chissà…
3. I politicanti fanno 2000 promesse prima delle elezioni riguardo l’immigrazione pur di accaparrarsi le poltrone, promesse che puntualmente non vengono mantenute. Finchè i cittadini continueranno a votare le solite vecchie volpi della politica, dubito che potrà avvenire un cambiamento.
Non e’ la finta uguaglianza ma la mancanza di essa ,generata da troppa tolleranza che crea appunto disuguaglianza tra chi rispetta le leggi e chi se ne frega perche non ha niente da perdere…..
questo e’ il punto , far rispettare le leggi senza nessuna tolleranza…..
per questo il nostro paese e’ considerato dalla maggior parte degli stranieri il paese dove tutto e’ permesso ….
Cari miei…
io pure sono tra quelli che ha delle grosse riserve su tutta la gente arrivata in città (che sicuramente è “l’elemento scatenante), ma purtroppo ho anche delle grosse perplessità sull’operato delle forze dell’ordine, che, scusati parzialmente per le loro carenze infrastrutturali interne, comunque non “riescono” a gestire un piccolo territorio come il nostro.
Mi sono successe un paio di brutte cose ultimamente su cui non mi dilungo, una delle quali, molto , molto grave (grosso furto\rapina) e lì purtroppo ho perso ogni fiducia, perché ho capito che se ti succede qualcosa SEI SOLO.
Ciao Tommaso,
mi piace il dibattito e ribatto alle tue risposte:-)
1. a Macerata non ci sono zone degradate??????…le siringhe lasciate in terra di cui parlano gli articoli di CM? Hanno tagliato la testa ad una statua in pieno centro cittadino senza che nessuno si accorgesse di nulla!!! Pensa ai giardini, allo skate park sotto i giardini, a corso cairoli, a viale don bosco, a corso cairoli di notte…ho fatto solo i primi esempi che mi vengono in mente…
2. Hotel House presentato come miracolo di integrazione???…anche in questo caso si utilizza la politica dello struzzo. Meno se ne parla dell’H.H. e meglio è. Riassumo brevemente: l’H.H. è un ghetto utilizzato, con la connivenza degli affittuari e della malavita, per tenere gli stranieri separati dal resto della comunità, nella malsana convinzione che si potessero controllare meglio. Purtroppo il recinto creato non è stato abbastanza solido per resistere alle pressioni dei residenti. L’H.H. è un chiaro esempio di come le nostre amministrazioni non sono in grado di gestire i flussi migratori che stanno coinvolgendo l’Italia intera. L’H.H. è una bomba pronta ad esplodere e (lo dice l’esperienza nel settore) andrebbe abbattuto domani stesso.
3. concordo pienamente: la nostra amministrazione non dà alcun segnale forte in materia di sicurezza. Ad eccezione delle solite telecamere nel centro storico…evviva…:-(
Anche a me David, che dibattito sia allora 🙂
1. Il problema delle siringhe è un problema molto serio, che io ed altri ragazzi non ci siamo limitati semplicemente a denunciare, bensì anche ad affrontare direttamente ripulendo intere zone dalle incurie. Mi domando perchè il servizio di pulizia non passi più spesso in determinate zone. https://www.cronachemaceratesi.it/2011/09/02/degrado-e-siringhe-nel-parcheggio-del-tribunale/
Le zone che hai citato “giardini, corso cairoli, viale don bosco” di notte sono poco trafficate, ma sono praticamente zone centrali, non si può parlare di “degrado”.
2.Concordo su quanto affermi riguardo l’Hotel House. Ma a qualche politico che amministra Porto Recanati fa comodo. Se non ci fosse il palazzone multietnico, probabilmente si ritroverebbe gli extracomunitari nel corso e nel lungomare a “rovinargli” la stagione turistica. Poco importa se dietro la vetrina turistica si nasconde un concentrato di criminalità che non ha niente da invidiare ad una banlieu parigina. Probabilmente attraverso un censimento si potrebbe identificare ed espellere chi delinque.
3. Concordo anche sull’ultimo punto. Non si può trasformare la città in un “grande fratello” per gli atti vandalici di qualche teppistello. Basterebbero semplicemente maggiori controlli notturni delle forze dell’ordine (anche ai “giardini, corso cairoli, viale don bosco”) . Non si chiede la luna, semplicemente far rispettare la legge a tutti (italiani e non), nella nostra città.
Bene!…ci siamo trovati sugli ultimi due punti e la pensiamo allo stesso modo…in particolare mi piace quando dici “non si chiede la luna, semplicemente far rispettare la legge a tutti (italiani e non), nella nostra città”. E’ importante uscire, per affrontare al meglio la questione, dal pregiudizio che l’appartenenza etnica possa incidere sul tasso di criminalità. Poi saranno i dati e gli studi ad indirizzare l’azione delle amministrazioni (la nostra assente) e delle forze dell’ordine (che purtroppo si trovano a fare i conti con risorse e mezzi scarsi).
Concentriamoci sul primo punto: in primis quando parlo di degrado non parlo solo di segni visibili come le siringhe o l’immondizia fuori dai cassonetti, mi riferisco anche percezione di sicurezza che si ha in determinato luogo (ora mi spiego) e come tu dici le zone che ho citato sono “di notte poco trafficate”.
Il degrado di cui parlo fa riferimento alla possibilità per un potenziale autore di reato di commettere una qualsiasi azione deviante o criminale senza alcuna possibilità, dall’esterno di intervenire preventivamente. Significa, cioè, che solo nei contesti di cui ti ho parlato, un autore di reato, potenzialmente, è in grado di commettere un reato semplicemnte perchè non c’è presenza di una pattuglia, non ci sono persone, non ci sono telecamere…insomma non ci sono deterrenti.
Pensa ai giardini o allo skate park sottostante: sono luoghi bui, appartati, isolati da altri contesi urbani. Pensa alla facilità con cui si potrebbe commettere un reato predatorio (scippo, borseggio, etc), un reato sessuale o alla facilità con cui un dipendente può usare tali luoghi come “dimora” per l’uso di sostanze stupefacenti. Con questo Macerata non è il Bronx (che tra l’altro è stato riqualificato a modo ed è ora uno dei quartieri più alla moda).
Pensa che da studi fatti è emerso che la paura di subire un reato è spesso collegata a fattori che con la criminalità reale non c’entrano nulla. Nei post precedenti si parlava di cambiare le leggi a livello nazionale…cominciamo a livello locale a cambiare le cose, cominciamo, come scrive Zallocco, ad informare i cittadini.
Non penso che possano bastare i controlli notturni, o meglio, non credo che le Forze dell’ordine possano fare più di quello che sta già facendo. E’ importante non disperdere le energie, conoscere il territorio, studiare, insomma fare tutto ciò che la nostra amministrazione non sta facendo.
Per Tommaso Golini… se Porto recanati è la prima città per numero la più alta percentuale di extracomunitari in Italia, ma io ti dico la seconda classificata..che sta nelle Marche……Falconara! Prova a fare un giro a Falconara zona stazione e fatti un giro 200 metri a nord e 200 metri a sud prendendo come punto centrale l’ingresso della stazione ferroviaria. Poi tu dimmi se ti sembra di stare in Italia..o all’estero…. e che estero…… li a porto recanati almeno gli zingari non ci sono…li a Falconara oltre a immigrati di ogni tipo…ci sono pure gli zingari….e se leggi il fratello di CM, ossia cronacheanconetane vedrai che anche nella provincia di Ancona, dalla vallesina alla zona generale di Ancona, la delinquenza ha raggiunto livelli che hanno superato ogni soglia di previsione e di alalrme. ( ogni giorno nel famoso quartiere del Piano di Ancona, accadomo fatti atroci che credo che manco nel Bronx di NY accadano più.!) e come ho letto da qualcuno…peggio verrà! che belle prospettive vero???
peggio verrà…. ????
è ora di rivoluzione purtroppo, le chiacchiere stanno a zero signori.
le forze dell’ordine della nostra provincia si nascondono dietro l’alibi della mancanza di risorse, ma per favore!
cercano dove sanno di non trovare e i veri delinquenti sono fuori non dentro le carceri!!!!!!!