di Laura Boccanera
Una folla da grande evento al teatro Rossini, gremito per l’arrivo di Pierluigi Bersani. E pensare che qualche dirigente del Pd aveva il timore di non riuscire a riempire il teatro (circa 600 posti) ! Il segretario nazionale del Pd entra e mette un braccio attorno al collo del presidente della Regione Gian Mario Spacca che ha aperto il nuovo corso del laboratorio Marche con l’alleanza Pd-Udc. Una formula che si ripete ora anche per le provinciali. Dopo qualche minuto arriva anche Antonio Pettinari. In attesa c’erano tutti: dal sindaco di Macerata Romano Carancini a Giulio Silenzi, da Sara Giannini all’onorevole Mario Cavallaro. E poi ancora i dirigenti comunali, il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, il dirigente dell’asur 8 Alessandro Marini, Sciapichetti, i candidati civitanovesi, ma soprattutto la società civile. Presente anche una nutrita delegazione dell’associazione “No al cavalcavia” che ha consegnato a Bersani una lettera aperta per illustrare l’opera prevista nella Quadrilatero e le motivazioni del no. Tante notizie e punti di vista in un solo incontro politico: la prima, di contorno, è stata l’assenza dell’Udc locale, solo il consigliere Andrea Doria era presente.
La seconda riguarda la presenza dell’associazione contro il cavalcavia a cui è stato permesso di manifestare con striscioni con su scritto “Bersani sostieni il no al cavalcavia”.
E poi c’è la lettura politica: ad aprire il dibattito Giulio Silenzi che accoglie le istanze del movimento spontaneo: <<Caro Pierluigi, hai visto come per arrivare fin qui abbiamo impiegato un quarto d’ora , ma il cavalcavia è un danno per la nostra città>>. Sul palco anche i candidati civitanovesi del Pd che sono stati presentati alla platea. Inizia l’orazione di Silenzi, accalorata, sentita, dinamica, a tratti anche intima, quando racconta della passata campagna elettorale: <<Sono passati due anni dalle provinciali – ricorda Silenzi – 2 anni in politica rappresentano molto , Berlusconi era all’apice della popolarità. Ho vissuto momenti difficili perchè convinto di aver fatto bene , poi la sentenza ci ha rimesso in condizione di votare ed era chiaro come la strada percorsa in Regione fosse vincente, l’incontro tra Udc e Pd è stato premiato dall’elettorato marchigiano. C’è intesa e collaborazione sui temi sociali, sul programma, sul lavoro. E in politica occorre essere generosi>>.
Ma è in chiusura di discorso che il climax retorico sale quando Silenzi annuncia alla platea tra le righe che scenderà in campo per Civitanova. Impossibile non interpretare le parole: <<Auguro tutto il successo a Tonino Pettinari per il quale spenderò il mio impegno e la mia passione per la provincia e per la città di Civitanova Marche, per mandare a casa un’amministrazione dopo oltre 15 anni di questa destra>> come un “outing” per le prossime elezioni comunali. E per un candidato che verrà, un altro, Pettinari prende il microfono: <<occorre tornare a una politica di programmi, in questi mesi abbiamo lavorato molto per definire le priorità, abbiamo progetti anche per Civitanova, il valore di una coalizione sta nelle coesione, si può vincere, ma poi non si governa>>. L’intervento di Pettinari si allunga, la platea rumoreggia, vola qualche “basta”, evenienza che inscena un divertente siparietto tra Silenzi, che richiama il candidato alla sintesi: <<Tu hai parlato un quarto d’ora – scherza Pettinari – facciamo vedere chi comanda>>.
Poi l’applauso parte quando arriva Bersani, proveniente da Morrovalle (prima aveva visitato Castelraimondo e San Severino, altri due Comuni chiamati al voto): <<grazie, è una bellissima manifestazione, siete tantissimi, c’è un clima buono qui, avete dirigenti e candidati simpaticissimi, è un’atmosfera fiduciosa e positiva. All’elettore chiediamo un voto per la città, per la provincia e per il nostro paese che ha bisogno di ricevere un segnale di inversione di tendenza e cambiamento, un’esigenza sentita anche da tanti elettori di centro destra, si può fare uno sbaglio no?>>. L’intervento sviscera poi le questioni aperte di rilevanza nazionale, dall’immigrazione al tema della giustizia, dal lavoro all’università>>. Bersani interviene anche sul cavalcavia quando bandiere e striscioni si alzano di nuovo: <<fate bene a battervi per questa storia del cavalcavia e poi io lo conosco Silenzi, se ve lo fanno quello lì ve lo butta giù a testate>>. Bersani saluta, parte l’inno nazionale, la gente non esce tutti in piedi a cantare Fratelli d’Italia.
(foto di Roberto Vives e Guido Picchio)
Il segretario provinciale del Pd Roberto Broccolo con Pierluigi Bersani a Morrovalle (sullo sfondo Silenzi e Sara Giannini)
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Sul fronte del centrodestra giovedì arriverà a Civitanova l’Onorevole Stefania Craxi che proprio oggi ha lanciato un appello al Premier: “Berlusconi ti voglio bene, ma devi fare un passo indietro”
La Craxi sarà alle 18 all’Hotel Cosmopolitan per sostenere la candidatura di Franco Capponi che intanto replica a Pettinari sul modello Marche:
“Non capisco come Pettinari si ostini a parlare di un ‘modello Marche’ che funziona presentando dati inutili e ancora non abbia speso una parola su quello che intende fare per la provincia di Macerata. Il modello Ancona tanto sbandierato è quello che riduce l’investimento sulla sanità e restituisce 180 euro in meno a ogni cittadino di questa provincia rispetto alla media regionale. Nel modello Ancona, Macerata non conta nulla per quanto riguarda la nascita dei nuovi ospedali perché non ha una sua zona territoriale a differenza delle altre Province e questo non lo denunciamo solo noi, infatti basta leggere quello che ogni giorno scrivono sui giornali i rappresentanti sindacali, le associazioni di categoria o gli stessi cittadini.
Ci dicano, ad esempio, qual è il progetto per Recanati e per tutti i piccoli ospedali? Come intendono garantire parità di servizi a questo territorio?. Il modello Ancona è quello che deve restituire a Macerata tra 10 e 16 milioni di euro di trasferimenti non concessi, o quello in cui l’Idv chiede le dimissioni del sindaco del Pd. Se volessimo continuare sono ancora tantissime le contraddizioni che caratterizzano questo improbabile schieramento: possiamo ricordare che Casini era quello che nel 2009 diceva che l’Udc non avrebbe mai governato una Provincia perché le Province andrebbero eliminate, l’Idv è quello che vuole chiudere il Cosmari mentre il Pd lo gestisce (l’Udc ancora non sappiamo come la pensi) e infine l’Udc va sparato sul nucleare mentre l’Idv è ideologicamente contro.
E allora come si fa a parlare ancora di razionalità e coerenza?. A differenza di quanto sostiene Pettinari, infine, noi non stiamo seguendo le impronte di nessuno perché non ne abbiamo bisogno. Ho già dimostrato personalmente, così come molti dei candidati presenti nelle nostre liste di aver ben governato. Abbiamo creato il modello Cosmari che oggi ci garantisce il 70% di raccolta differenziata e abbiamo fatto sì che fosse avviato il progetto Quadrilatero mentre i colleghi di Pettinari attaccavano manifesti e presidiavano il tribunale per osteggiare il progetto. Abbiamo controgarantito 2.700 piccole e medie imprese nelle loro esposizioni finanziarie verso le banche, anticipato la cassa integrazione ai lavoratori delle aziende in crisi, favorito la nascita di 200 nuove imprese e garantito la formazione di 150 giovani impegnandoli in concreti progetti di ricerca. Tanti progetti concreti che vogliamo continuare a portare avanti con il sostegno di tutti. Per questo voglio fare un appello ai maceratesi per andare alle urne il 15 e 16 maggio. In un momento in cui la politica si è allontanata dai problemi reali e sta perdendo sempre di più la fiducia dei cittadini, le elezioni sono un’occasione per riconoscere alla politica la sua dignità.
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La platea del PD voleva che Pettinari la facesse finita. Chissà se il candidato l’ha capito!
GIA’ ALLA PRIMA USCITA SILENZI RICHIAMA IL CANDIDATO PETTINARI ALLA SINTESI !!!!!! FORSE L’ INTERVENTO NON ERA RAZIONALE ???????????
SPERIAMO CHE ALLA FINE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE IL PD NON LO METTA IN GABBIA, MA LO FACCIA VOLARE LIBERO……………
IL ” PETTI..ROSSO “
Effettivamente si è visto che gli interventi non erano programati. Dal sentiment ho capito che l’elettorato del PD voterà PD anche se non va giù Pettinari. E’ evidente che è stata una scelta venuta dall’alto!!!
Va bene ci si prova ma mi è sembrato ingenuo chiedere all’On Bersani un No al Cavalcavia quando da Ministro del governo Prodi ha sostenuto la Quadrilatero e la Legge Obbiettivo.
io penso che molti del pd non voteranno affatto perche’ ormai hanno finito la pazienza a causa delle scelte senza senso del partito,altri invece voteranno acquaroli per rimanere dove si sono sempre sentiti A SINISTRA!! PETTINARI AD UN VOTANTE DI SINISTRA NON LO FA SENTIRE TALE VISTO DOVE STAVA PRIMA!!!!!!!
“l’intervento di pettinari si allunga, la platea rumoreggia, vola qualche basta …”
bene, bene … continuate a farlo parlare!!
Ogni incontro pubblico a sostegno di Pettinari è stato seguito con interesse da un gran numero di persone.
Ai Salesiani come al Rossini.
Capponi invece quando organizza qualcosa ci sono sempre gli altri esponenti del suo partito, qualche giornalista e poco più.
Io Silenzi l’ho ascoltato una sola volta. Era il 2002, il centrosinistra aveva appena preso una batosta e, in un incontro pubblico, Silenzi fece un intervento chilometrico, di circa quaranta minuti, per sostenere che, sostanzialmente, andava tutto bene.
Mi sembra che, da allora, non sia cambiato niente.
Infatti vediamo cos’ha detto.
1) “L’incontro tra UDC e PD è stato premiato dall’elettorato marchigiano”.
“Premiato?” Nel 2010 Spacca ottenne il 53,2 per cento; alle regionali precedenti, nel 2005, aveva ottenuto il 57,7 per cento. Nel 2010, il PD era al 31,1 per cento, e l’UDC al 5,8; nel 2005, Uniti nell’Ulivo aveva ottenuto il 40,1 per cento e l’UDC il 7,2.
Direi che Spacca ha vinto NONOSTANTE l’alleanza con l’UDC, non grazie ad essa; e la scelta di allearsi con l’UDC non è stata certo “premiante” né per il PD (-9,0 per cento, di sicuro non erano tutti dei socialisti e dei repubblicani sbarbatiani, che erano in Uniti nell’Ulivo nel 2005 e hanno fatto una loro lista nel 2010), né per l’UDC (che ha perso un quinto dei voti).
Però il potere è stato conservato; in questo senso, e solo in questo senso, l’alleanza è stata senz’altro “premiante” (per loro).
L’importante è capirsi.
2) Ancora Silenzi: “c’è intesa e collaborazione sui temi sociali, sul programma, sul lavoro”.
Quest’affermazione si commenta da sola. Se PD e UDC la pensano allo stesso modo, o l’UDC è diventata un partito di centrosinistra, o il PD è diventato un partito di centro (ammesso e non concesso che il PD sia mai stato qualcosa di diverso da un partito di centro).
Ognuno si dia la risposta che preferisce.
3) Quanto all’annuncio della candidatura a sindaco (per il PD?) alle prossime elezioni comunali di Civitanova, considerato che Silenzi sono trent’anni che passa da un incarico all’altro e che si era già fatto eleggere segretario del PD di Civitanova, la cosa era alquanto prevedibile. Scommetto che le primarie non si faranno neanche per le comunali dell’anno prossimo o che, se si faranno, saranno addomesticate e a risultato già scritto, tipo quelle per Veltroni; una formalità.
Più che passione per la provincia e per Civitanova, a me sembra smania di potere; ma io sono cattivo e penso sempre male.