di Alessandra Pierini
E’ stato la magnificenza del “Salone Antinori” del castello di Lanciano di Castelraimondo ad ospitare la 31ma Giornata Mondiale del Turismo organizzata dalla Conferenza Episcopale Italiana che ha scelto l’Arcidiocesi di Camerino e San Severino per ospitare gli eventi in programma. I primi turisti nella storia sono stati i pellegrini che, mossi dalla religione e dallo spirito, hanno scelto di scoprire nuovi luoghi e percorsi e la Conferenza Episcopale non ha dimenticato l’importante legame col turismo affrontandolo negli anni da diversi punti di vista. “Turismo e biodiversità” è il tema scelto quest’anno e affrontato nel corso di una tavola rotonda che si è svolta alla presenza delle autorità civili e religiose e alla quale ha partecipato, per le conclusioni Michela Vittoria Brambilla, Ministro del turismo.
Don Mario Lusek, direttore dell’ufficio nazionale Cei per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, ha introdotto il tema: «Ecosistemi e forme di vita sono minacciate da un turismo selvaggio che ha preso il senso della misura, poco attento alla salvaguardia e alla sopravvivenza della specie. Il turismo deve invece dare un grande contributo etico, è chiamato ad accettare dei limiti, a rispettare le peculiarità dei territori visitati, a veicolare il valore della bellezza che veicola emozioni. Il turismo ha una responsabilità verso il futuro e ha bisogno di una conversione ecologica che lo renda ricchezza per l’uomo e per la vita.»
E’ stato Monsignor Francesco Brugnaro, Arcivescovo di Camerino e San Severino, ad accogliere il Ministro Brambilla che all’ingresso gli ha detto: «Pensavo di non farcela, mi stavano lasciando a terra per la nebbia ma ce l’ho fatta.»
Monsignor Brugnaro, per prima cosa, di fronte ad un numeroso pubblico ha invitato Michela Brambilla a venire in vacanza nelle Marche: «Speriamo che venga presto in questa terra che d’autunno è tutta pennellata di colori, so che ha un bambino e anche lui qui si troverebbe molto bene.» Il Vescovo ha poi ricordato la recente beatificazione di camilla Battista da Varano e delle difficoltà incontrate dalla Santa, donna colta e istruita nel ‘500 per poi passare a parlare del tema della giornata: «Mettere in relazione biodiversità, turismo e responsabilità verso il creato è un grande valore morale e l’impegno deve coinvolgere tutti i paesi. Il turismo non può essere neutro nei confronti della natura. Le scuole e le istituzioni devono creare la cultura di un turismo sostenibile che sia allo stesso tempo economicamente redditizio, che protegga la biodiversità e la storia umana e sia uno strumento contro la povertà.»

Monsignor Edoardo Menichelli, Ettore Orsomando, Don Mario Lusek, Michela Brambilla, Monsignor Francesco Brugnaro e Matteo Mascia
Monsignor Brugnaro si è poi rivolto direttamente alla Brambilla, segnalandole le difficoltà in campo turistico delle Marche: «So che ha fatto uno sforzo enorme per dare al ministero l’autonomia di cui questo settore aveva bisogno. Ci siamo conosciuti per caso quando ero osservatore della Santa Sede nell’organizzazione Mondiale del Turismo, so che sta guidando il ministero con tanto impegno e senso di responsabilità. Non sono marchigiano ma ho imparato a conoscere questa terra dove la difficoltà è la piccolezza che conserva tesori. La complessità di questo territorio, dove ad ogni passo si scopre qualcosa di speciale, è anche la sua bellezza ma si rischia che un patrimonio interessante passi inosservato.»
Michela Vittoria Brambilla ha iniziato il suo intervento parlando del turismo sessuale che ha definito “viaggi della vergogna”: «E’ una questione che grida vendetta e coinvolge 2 milioni e mezzo di bambini nel mondo. La prima cosa da fare è parlarne, per questo abbiamo diffuso uno spot televisivo con slogan “E se fosse tuo figlio” che poi è stato diffuso anche con altre forme pubblicitarie, ad esempio nei voli Alitalia. Ci siamo fatti capofila di questa battaglia di civiltà che dovrà coinvolgere tutti i paesi del mondo.» Il Ministro ha poi continuato descrivendo importanti riconoscimenti ottenuti di recente: «Pochi giorni fa in Iran, l’Italia è stata eletta presidente dell’Organizzazione Mondiale del Turismo per acclamazione,venerdì saremo a Madrid per l’insediamento. E’ un riconoscimento meritato perché l’Italia è il più bel paese del mondo sotto ogni profilo e nonostante la crisi gli arrivi internazionali sono aumentati del 5,3 %. Ora stiamo lavorando per adeguare l’offerta e nel codice del turismo, appena approvato, abbiamo definito altri turismi quali quello religioso, dello sport e anche dell’ambiente. Abbiamo in Italia parchi ed aree protette utili ad un turismo di famiglie e non costoso. La natura è un patrimonio che il mondo ci ha regalato in milioni di anni e che abbiamo il dovere di tutelare.»
La Brambilla ha fatto anche riferimento alle polemiche che hanno riguardato la sua posizione sulla pratica venatoria: «Innnazitutto sono contro la violenza e non capisco il divertimento che si può provare nell’uccidere delle creature. Penso poi che la biodiversità non possa essere sperperata. Per finire la gente ha paura della caccia. Nel 2009 abbiamo contato 24 morti e 71 feriti, 11 morti e 12 feriti nel 2010. La chiesa ci insegna che l’uomo non è padrone del creato ma amministratore perciò deve amministrarlo bene.»
Serenella Moroder, assessore regionale al turismo ha portato il suo saluto al Ministro, al quale si è rivolta con un cordiale “Cara Michela” e le ha fatto una sua richiesta: «Sono felice di accoglierti in una regione al plurale, variegata nell’offerta e impregnata di charme, anagramma del suo nome, questa non è una regione altezzosa ma è piena di emozioni. Ti vorrei strappare una promessa per il nostro turismo religioso. Siamo già in contatto con altre Regioni per sviluppare il percorso lauretano e avremmo bisogno di risorse in questo senso. Credo che sarebbe qualcosa di molto importante.»
Michela Vittoria Brambilla non ha promesso ma ha preso un impegno in tal senso.
Nel corso dell’evento che si è concluso con la degustazione di prodotti tipici, sono state anche presentate ufficialmente due pubblicazioni curate da Ettore Orsomando, presidente della Fondazione Ma.So.Gi.Ba. e da Pierluigi Falaschi, direttore del Museo Diocesano. Si tratta del quaderno “Beni ambientali e culturali della Fondazione Maria Sofia Giustiniani Bandini che contiene la storia del maniero e le caratteristiche del suo parco e la carta naturalistica del territorio diocesano.
(Foto di Guido Picchio)
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Ma la signora dai capeli rossi non è la stessa che ha chiesto agli italiani di andare in vancanza in Italia epoi lei, per prima e per dare il buon esempio a tutti, ha fatto le vacanze fuori Italia???
Sei il solito liberticida Gianfranco 🙂
Dia anche uno sguardo ai viaggi a Villa Certosa ministro!!!
passi meno tempo dal parrucchiere e lo dedichi al lavoro.