L’autopsia conferma
il suicidio di Silvia Guerra

I funerali a Tolentino

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L'auto dei carabinieri oggi davanti alla camera mortuaria dell'ospedale di Macerata

E’ stata un’asfissia acuta ad uccidere Silvia Guerra, l’avvocatessa maceratese di 41 anni, trovata  morta sabato sera nella sua casa in via Venturi, nel quartiere Vergini. E’ quanto ha stabilito l’autopsia, iniziata alle 12,30 e terminata intorno alle 16 ed  eseguita dal medico legale Antonio Tombolini nella camera mortuaria dell’Ospedale di Macerata.
L’esito conferma l’ipotesi di suicidio ma bisognerà ancora attendere qualche giorno per conoscere i risultati degli esami ematici, affidati al dottor Rino  Froldi che dovrà accertare l’eventuale assunzione di farmaci prima del gesto.
Il Procuratore Rastelli ha dato il nulla osta per il seppellimento e il funerale si svolgerà domani alle 15,30 nella Basilica di San Nicola a Tolentino, città d’origine di Silvia Guerra.
La donna è stata trovata sabato sera dalla figlia di 10 anni che ha subito avvisato il padre Stefano Migliorelli, 49 anni,  anche lui avvocato, mentre l’altro figlio di 15 anni non era a casa. A nulla sono serviti i tentativi di rianimazione del marito e dei sanitari del 118 e della Croce Verde intervenuti  sul posto. Dopo qualche incertezza subito dopo il  ritrovamento, i carabinieri avevano considerato, il suicidio come l’ipotesi più accreditata anche grazie ad elementi e testimonianze raccolte.



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