A conclusione di mirate indagini sul fenomeno della prostituzione in provincia di Macerata, la squadra Mobile della Questura di Macerata ha consegnato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Macerata un dettagliatissimo rapporto a carico di due cittadini italiani per il reato di favoreggiamento della prostituzione commesso nei confronti di un’altra cittadina italiana. I fatti sono stati accertati il 3 settembre a Civitanova Marche. Gli agenti della Squadra Mobile, diretti dal Vice Questore dott.Alessandro Albini, a seguito delle segnalazioni giunte in Questura su uno strano movimento in una abitazione condominiale nel centro di Civitanova Marche, sono entrati nell’appartamento dove effettivamente una donna italiana di anni 28, residente in provincia di Fermo, si stava prostituendo con un cliente, trovando anche il marito convivente della donna, di 29 anni, che si era nascosto nell’appartamento mentre la moglie consumava rapporti sessuali a pagamento. Le ulteriori indagini hanno permesso di denunciare alla Procura della Repubblica sia il marito che il proprietario dell’appartamento (un cittadino civitanovese di 44 anni) poiché è emerso che il marito l’accompagnava quotidianamente nell’appartamento, provvedendo anche all’acquisto dei profilattici e che il proprietario dell’appartamento in questione conosceva già la donna poichè era un suo cliente e solo successivamente le aveva proposto di continuare la sua attività presso uno dei suoi appartamenti, dove appunto è stata trovata. La donna guadagnava circa 7000 euro al mese. Gli Agenti della Mobile hanno provveduto al sequestro dell’appartamento perché hanno appurato che era adibita a vera e propria casa di tolleranza, fornita di ogni “accessorio”
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beh, era un’attività a gestione familiare…
Non fate mai sapere le tariffe, per favore! Distorcete il mercato.