di Alessandra Pierini
e Beatrice Cammertoni
Vittoria sul filo del rasoio per Romano Carancini che ottiene la candidatura a Sindaco per 70 voti di scarto su Massimiliano Bianchini. Sarà l’attuale capogruppo al Consiglio Comunale per il Pd il candidato Sindaco del centro sinistra alle prossime elezioni del 28 e 29 Marzo. E’ lui il vincitore decretato dal ballottaggio che ha tenuto per giorni col fiato sospeso il Pd, partito che rischiava di rimanere senza candidato. Così hanno deciso i 3500 elettori che nonostante il freddo hanno affollato i seggi maceratesi. Carancini aveva trovato il sostegno degli altri due uomini del Pd usciti alla prima tornata elettorale. Nei giorni scorsi infatti erano stati gli stessi Mari e Mandrelli ad invitare gli elettori a scegliere il noto avvocato maceratese.
Dopo un iniziale testa a testa nello spoglio dei voti, a due seggi dalla conclusione dallo scrutinio la situazione era pressochè di parità. Pienone di presenze presso la sede del Pd di Via Spalato dove si è respirato fino all’ultimo un clima di tensione e la preoccupazione degli esponenti del partito era tangibile. Arrivano a poche battute dalla conclusione delle operazioni di spoglio anche il Sindaco Meschini ed il Presidente del Consiglio Comunale Gian Mario Maulo. Romano Carancini, 48 anni, sposato con due figli, si appresta ad affrontare la durissima battaglia con il centro destra di Fabio Pistarelli e con i nomi che presto dovrebbero essere resi noti da Liste civiche e coalizione di centro.
A determinare il risultato sono stati sicuramente i voti ottenuti tra gli aderenti del Pd che hanno votato più numerosi nella sede di Via Spalato. Bianchini, nonostante il suo slogan elettorale su modello americano del Presidente Obama, non è riuscito per un soffio a vincere questa battaglia all’ultimo voto con il Pd.
Quella che si è disputata in questa domenica di gennaio è stata una vera e propria sfida all’ultimo voto: lo dimostrano i risultati ottenuti dai due candidati in ciascuno dei seggi.
Questi i risultati.
Sforzacosta: Bianchini 66, Carancini 65.
Piediripa: Bianchini 122, Carancini 111.
Via Barilatti: Bianchini 114, Carancini 198.
Centro Storico: Bianchini 217, Carancini 143.
Villa Potenza: Bianchini 104, Carancini 81.
Collevario: Bianchini 86, Carancini 106.
Via Spalato: Bianchini 403, Carancini 702.
Via Verdi: Bianchini 649, Carancini 425.
Finali: Carancini 1831 voti, Bianchini 1761 voti.
Nelle foto di Guido Picchio: in alto Romano Carancini festeggia; quindi Bianchini e Carancini subito dopo l’esito elettorale; in basso lo spoglio di stasera nella sede di via Spalato e il sindaco Meschini al voto.
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Complimenti a Carancini, ma onore anche all’assessore Bianchini che ha dimostrato non solo di essere un ottimo assessore, ma anche di aver saputo giocare benissimo questa partita.
Non si votava pure in via Verdi???
Articolo aggiornato con i dati definitivi.
Grazie.Sempre molto puntuali e precisi.
Adesso è giunto il momento della pacificazione tra tutte le anime che si sono date battaglia in queste primarie e quello del confronto con le altre liste. Io continuo a pensare che la battaglia può essere vinta dal centrosinistra considerando:
– che Pistarelli ha grossi problemi nella sua coalizione (Conti e il mancato accordo con l’UdC)
– che il cosiddetto terzo polo fatica a compattarsi
Vi sono, secondo me, alcuni passaggi da fare:
– Bianchini ha ottenuto un grande risultato, è un dato di fatto. C’è bisogno di lui e c’è bisogno della sua lista con le stesse motivazioni e la stessa capacità di convogliare voti che “Pensare Macerata” ha dimostrato in questa battaglia delle primarie. Io credo, francamente, che il primo passo da fare per Romano Carancini sia quello di coinvolgere attivamente Bianchini e i suoi (vicesindaco?)
– recuperare il rapporto con Città Viva e fare in modo che tornino a far parte integrante della coalizione
– dialogare incessantemente con alcune delle forze politiche che potrebbero entrare a far parte del terzo polo
– tutti insieme predisporre un programma cercando la miglior sintesi possibile tra le varie istanze provenienti dalle liste, dai partiti e dall’associazionismo.
Romano ha le capacità per mediare, per cercare la sintesi sia dal punto di vista squisitamente politico che programmatico e deve iniziare a lavorare fin da domani perchè manca davvero poco al 28 marzo.
Se riusciamo ad ottenere questa “pacificazione” tra le varie anime del PD e tra questo partito e il resto della coalizione, secondo me le elezioni le vinciamo noi.