di Gabriele Censi
Si è aperta con un grande coro di bambini sulle note dell’inno nazionale la 34esima edizione della Raci al centro fiere di Villa Potenza, “direttore d’orchestra” il sindaco di Macerata Romano Carancini con accanto il presidente della Regione Luca Ceriscioli e della Provincia Antonio Pettinari, oltre a molti colleghi primi cittadini del territorio.
«E’ un luogo dove si rafforza e riparte la consapevolezza di un territorio – ha detto il sindaco – fondato sull’economia e la qualità dell’agricoltura ma anche un modo per ricordare da dove veniamo, le nostre radici contadine. La qualità del cibo e la qualità delle relazione umana, un binomio che è la forza di Raci. Viva la terra». Una partenza anticipata al mattino per dare risalto allo spazio dedicato ai bambini con il progetto di Legambiente e Oro della Terra giunto alla settima edizione e che quest’anno ha coinvolto oltre 500 studenti. Stand pronti al taglio del nastro con la benedizione del vescovo Nazzareno Marconi: «Quando celebriamo la messa ringraziamo per i frutti della terra e del lavoro. La natura ci insegna che dopo l’inverno c’è sempre la primavera, usciamo da questo inverno di scontro, ognuno nel suo ruolo nella chiarezza».
Antonio Pettinari ringrazia il comune che ha salvato la manifestazione tre anni fa: «La Raci nasceva per dare risposte ai cambiamenti del settore e salvare gli allevamenti di razza marchigiana, oggi ancora di più se ne sente l’importanza per il territorio, dopo il sisma che ne sarebbe stato delle nostre eccellenze senza una vetrina come questa?» (al sisma dedicata una mostra fotografica con i volti dei resilienti su una parete dello spazio interno). Anche Pettinari pone l’accento sul valore culturale dell’evento: «Facciamo tanti convegni e spendiamo tante parole ma quello che conta è il comportamento, il tramando che nelle case contadine significa etica e morale, i valori più grandi». «Un settore fortemente innovativo – ha detto Luca Ceriscioli – che coniuga una grande tradizione e un grande sguardo al futuro, abbiamo nelle Marche, soprattutto nel biologico aziende leader in campo nazionale, un dato importante è la presenza di giovani che è segno di vitalità».
Il corteo delle autorità ha poi visitato visitai padiglioni e le aree della Fiera accompagnato dalla musica e dai balli dei Pistacoppi di ritorno dalla Cina. Si cimentano anche gli assessori, Narciso Ricotta e Marika Marcolini e il sindaco. Tutti gli uffici del Comune sono stati coinvolti nell’organizzazione gestita internamente. L’agroalimentare con Coldiretti, Copagri, Cia, Confagricoltura, Cna, Confartigianato, Associazione Cuochi, Istituto Alberghiero di Cingoli, Ais, Imte Mense Verdi Bio del Comune di Macerata, lo zootecnico con circa 180 saranno i capi di Anabic, 21 le aziende provenienti dalle province di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Perugia e Pescara, 8 i capi di razza romagnola esposti per la prima volta, 80 i cavalli e 150 gli espositori e 5 gli spettacoli equestri.
L’evento espositivo per quanto riguarda l’allevamento è iniziato con la consueta gara di giudizio riservata agli studenti degli Istituti Tecnici Agrari. I lavori di ring proseguiranno nel pomeriggio con il giudizio della Mostra Nazionale, che si protrarrà per la giornata di sabato 12 maggio e si concluderà nella giornata di domenica 13 maggio con le finali per la proclamazione dei Campioni Assoluti e i concorsi collaterali. Domani alle 15 si terrà un incontro tecnico dal titolo “Salute e Benessere negli allevamenti di razza Marchigiana: le opportunità del Progetto I – Beef”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati