Martina Fermani, Giuliana Pascucci, Alessandra Sfrappini, Stefania Monteverde, Alessandro Battoni e Antonella Nonnis presentano l’Ecomuseo di Villa Ficana
L’assessore alla Cultura Stefania Monteverde, il presidente di Gruca Alessandro Battoni e la presidente di Fabbrica Cultura Antonella Nonnis
di Claudio Ricci
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Un quartiere che doveva essere abbattuto per fare spazio a nuovi palazzi, recuperato oggi, per diventare un museo. A 13 anni dal vincolo della soprintendenza dei Beni culturali il borgo di Villa Ficana oggi abitato da famiglie, docenti universitari e ragazzi provenienti da ogni parte d’Europa diventa un ecomuseo sulla storia e la tradizione della Macerata dei primi del secolo scorso. L’ecomuseo delle Case di Terra di Villa Ficana, verrà inaugurato sabato prossimo, 21 maggio, alle 17, (con musica tradizionale dei Pistacoppi e birre artigianali del Mcb) entrando ufficialmente nella rete Macerata musei. Pe rl’occasione arriveranno in città circa 20 sindaci aderenti all’associazione internazionale Città della terra cruda.
La serie di iniziative che fa da corollario all’evento è stata presentata questa mattina in una conferenza stampa cui hanno preso parte l’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde, la direttrice dell’istituzione Macerata Culrturam, Alessandra Sfrappini, Alessandro Battoni dell’associazione Gruca onlus, Antonella Nonnis presidente di Fabbrica Cultura, Giuliana Pascussi presidente Icom Marche e Martina Fermani dell’associazione Oz.
«L’Ecomuseo – ha detto Monteverde che è nata proprio in una delle case di terra di Ficana – è il punto di arrivo di un percorso ultradecennale dedicato alla riqualificazione del borgo. L’Ecomuseo è una tappa fondamentale della rete Macerata Musei, un percorso culturale che valorizza l’intero territorio a partire dalle sue radici, una storia che ha molto da insegnare per una cultura che ha cura dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile».
Ficana, il quartiere delle case di terra doveva essere abbattuto oggi è un museo con attività gestite da varie associazioni
Martina Fermani (Oz), Giuliana Pascucci (Icom), Alessandra Sfrappini di Macerata Cultura e l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde
La tecnica costruttiva fu abbandonata dal secondo dopoguerra perché associata a condizioni di miseria e arretratezza. Nel 2014 il concorso di idee indetto dall’amministrazione per la ricerca di proposte volte all’allestimento di un percorso museale sulla terra cruda ha visto vincitrice la rete di associazioni composta da Gruca, Oz, Associazione Internazionale Città della terra cruda, Ced Terra, Terrae Onlus ed attuato anche grazie a Volontari Europei (SVE) e del Servizio Civile (SCI), che garantiscono una presenza giovanile e internazionale nel borgo. «L’intero progetto parte dalla sostenibilità ambientale ed economica – ha detto il presidente di Gruca Alessandro Battoni – L’ecomuseo che comprende l’intero borgo ed è costituito da un centro visite, allestito in alcune delle case di proprietà comunale, all’interno del quale trovano spazio un bookshop, la mostra con la storia del borgo, le aule didattiche, un ufficio e altre due stanze dove saranno ricostruiti una cucina e una camera da letto ambientate nei primi del ‘900 e una foresteria che ospita i ragazzi del servizio volontario europeo. Attualmente ci sono 4 ragazzi da Spagna, Francia, Polonia e Portogallo.
Giovedì 19, a partire dalle 15, al teatro Lauro Rossi, con il convegno “Abitare la terra”, l’ecomuseo di Ficana entrerà ufficialmente nell’Associazione internazionale città della terra cruda. Venerdì nella sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, si svolgeranno invece l’assemblea dei sindaci aderenti (una ventina quelli che arriveranno in città da tutta Italia) e la riunione del comitato tecnico scientifico dell’associazione. Sempre venerdì alle 17,30 nella biblioteca Mozzi Borgetti in programma anche il taglio del nastro della mostra fotografica 100 Volte Marche. In esposizione le foto di 30 volti e 10 storie (selezionati tra 400 partecipanti al concorso) frutto di un progetto di promozione sociale e territoriale promosso dall’associazione Fabbrica Cultura presieduta da Antonella Nonnis. Contestualmente verrà allestito un percorso sonoro realizzato da Andrea Mei (studio Potëmkin) con le voci di Rosetta Martellini e Luigi Moretti che hanno interpretato le dieci storie finaliste del concorso. Venerdì sarà anche l’occasione per conoscere le vicende di chi ha vissuto il borgo. Tra queste la storia del maceratese Franco Gabrielli che ha trascorso a Ficana gran parte della propria giovinezza.
L’ingresso agli eventi gratuito. Info 0733.256361 oppure www.ecomuseoficana.it
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