di Donatella Donati
C’è qualche talpa a Oculistica che fa arrivare ai giornali notizie tendenziose sul reparto? I sospettosi che se lo chiedono e cercano di saperlo dalla stampa possono stare tranquilli nei confronti del personale, che è scoraggiato ma abbottonatissimo. A parlare , a lamentarsi e finalmente a spazientirsi sono proprio i pazienti, come quel signore che veniva dalla provincia di Fermo e che si è visto negare lo stampato dell’Oct coerente (tomografia ottica a radiazione ndr) perché mancavano da giorni le cartucce della stampante, più volte richieste. Nella segreteria dell’Area Vasta si spera che si trovino le lettere protocollate. Quel malcapitato urlava che aveva pagato la prestazione e non si capacitava che, nonostante le richieste, da più di venti giorni quelle cartucce necessarie per stampare l’Oct mancassero. Se n’è dovuto andare senza la fotografia del suo occhio. Sono stati i pazienti che stamattina nel corridoio di attesa hanno subìto il tormento della sirena che denuncia un incendio, il cui suono lacerante continuava ad intervalli regolari e pare da qualche giorno. Probabilmente a parlare sarà stata quella signora che sottoposta per quasi due ore allo stress di quella sirena ha detto tra sé e sé: “Quasi quasi sarebbe meglio essere sordi che ciechi!” e ha annunciato una denuncia per stalking acustico.
Sappiamo anche prendercela allegramente ma non ci è piaciuto sapere che la sirena minacciava da giorni l’incendio, che poteva essere come nel caso di ‘Al lupo, al lupo’ il prodromo di un effettivo disastro. Pare invece che si tratti del posizionamento del rilevatore sopra un’ autoclave, cosicché tutte le volte che questo viene aperto il fumo abbondante che sale in alto provoca la segnalazione e l’automatico avvio della sirena. Tecnicamente è possibile ma in genere disagi come questo in un ospedale vengono subito evitati con una riparazione immediata, perché il silenzio fa parte integrante della terapia. Succederà per la sirena quello che è successo per l’ascensore, che per mesi è stato fermo perché nessuno si era rivolto, come abbiamo fatto poi noi di Cm, al responsabile nazionale delle riparazioni? La nuova gestione dell’Area Vasta, che si presenta come la migliore delle gestioni possibili, speriamo che non sia come quel migliore dei mondi presentato allo sventurato Candido dal suo maestro Pangloss . Candido, alla fine di terribili avventure, pronunciò la famosa frase “Se questo è il migliore dei mondi, come saranno gli altri?”.
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