I lettori Chiara Pietroni, Piergiorgio Pietroni e Valeria Pasqualini
Itaca come sinonimo di migrazione, Ita-ca come la partenza dall’Italia e l’arrivo in America. Sono questi i temi dello spettacolo “Itaca – Racconti di esodi dimenticati” andato in scena ieri sera nel teatro comunale di San Ginesio. La serata, a cura di Marco Bragaglia, regista di Montefano e art director per diversi brand della moda, si è sviluppata attraverso i racconti dell’esodo degli italiani in America (dal 1876 al 1976). Un percorso storico-culturale per indicare, non esplicitamente, il parallelo tra le migrazioni del passato e quelle del presente.
I lettori Piergiorgio Pietroni (attore maceratese), Valeria Pasqualini e Chiara Pietroni si sono immersi nel collage di lettere, testimonianze e articoli di quotidiani americani che hanno composto lo spettacolo. Attraverso le parole dei protagonisti delle migrazioni dello scorso secolo e i filmati dell’epoca, è stato possibile notare la battaglia giornaliera contro il pregiudizio, il razzismo e le difficoltà economiche che gli italiani in America hanno dovuto affrontare. Ricordi commoventi, accompagnati dalle atmosfere malinconiche della fisarmonica di Francesco Melchiorri, dalla grafica del progetto curata da Fabrizio Redaelli e dai contenuti multimediali curati dallo stesso regista Bragaglia. Lo spettacolo “Itaca” è stato sostenuto dal Comune di San Ginesio, dall’associazione culturale Sciarada di Corridonia, dalla Lotus comunicazione di Ancona e dall’associazione Gruppo umana solidarietà (Gus) attraverso il Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) Mosaico di San Ginesio.
(Leo. Gi.)
Francesco Melchiorri alla fisarmonica
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