Violenza sessuale e stalking a una collega sul luogo di lavoro, rinviato a giudizio un 52enne. Oggi si è svolta l’udienza davanti al gup del tribunale di Macerata. La donna, che si è costituita parte civile, aveva dato le dimissioni, per giusta causa, in seguito agli episodi che sarebbero avvenuti sul luogo di lavoro. Sotto accusa è finito il responsabile del reparto dove lavorava la donna, entrambi all’epoca dei fatti dipendenti di una azienda di Corridonia. I fatti contestati sarebbero avvenuti dal gennaio al giugno del 2023.
Secondo l’accusa i presunti comportamenti del responsabile del reparto andavano dai palpeggiamenti, alle richieste di foto in costume. Per quanto riguarda la violenza sessuale, l’uomo è accusato di aver toccato il seno con un dito per poi fare un commento. Lo stesso avrebbe fatto, toccando il seno della donna, anche una seconda volta. Inoltre, continua l’accusa, avrebbe più volte toccato con la mano il fondoschiena ella donna, e in un caso le avrebbe aperto il grembiule per vedere cosa indossava. Per quanto riguarda lo stalking, l’uomo le avrebbe chiesto dei bacetti, continua l’accusa, e le avrebbe detto cose come “Se non ero sposato ti saltavo addosso”, e anche “Dovrei provare le tue labbra per vedere se sono morbide”. Le avrebbe chiesto foto in costume, e dopo aver ricevuto un richiamo disciplinare avrebbe detto “da oggi in poi se vola un fiato ammazzo la mosca”.
Oggi si è svolta l’udienza preliminare davanti al giudice Giovanni Manzoni. La donna si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Paola Castellani. L’imputato è difeso dall’avvocato Massimo Monaldi. Il giudice ha rinviato a giudizio il 52enne, il processo si aprirà il 14 aprile e dovrà far luce su quanto contestato all’uomo.
(Gian. Gin.)
* A tutela della vittima vengono omessi i nomi e dettagli troppo specifici
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