
Il saluto di fine anno a Unimc
Tre nuovi corsi di laurea e il varo del prossimo piano strategico: nel saluto di fine anno alla comunità universitaria, che oggi ha gremito l’Aula blu del Polo Pantaleoni, il rettore dell’Università di Macerata John McCourt ha colto l’occasione per tirare le somme di un anno complesso ma ricco di risultati, e per tracciare insieme la rotta dei prossimi anni.
Sul fronte dell’offerta formativa, per il prossimo anno accademico l’Università di Macerata ha proposto l’attivazione di tre nuovi corsi di laurea: uno triennale in Scienze motorie che presterà particolare attenzione agli aspetti ludico-ricreativi e di benessere psicofisico, con un focus sull’introduzione alla pratica sportiva di persone con disabilità, anziani e persone che vivono in una situazione di disagio sociale; una magistrale in Archiviazione digitale, in linea con l’evoluzione delle professioni nei settori culturali e documentali, forti dell’esperienza maturata nel settore con uno dei master di maggior successo proposto dall’ateneo negli ultimi 19 anni; e un corso internazionale a titolo congiunto sui temi dell’immigrazione con i partner dell’alleanza europea Erua, che andrà a rafforzare l’offerta già esistente, composta da otto corsi a doppio o multiplo titolo e tre interamente in lingua inglese.

John McCourt, rettore di Unimc
«Abbiamo portato avanti progetti ambiziosi, consolidato relazioni istituzionali, soprattutto all’interno dell’alleanza Erua, e avviato nuovi percorsi – ha ricordato McCourt, sottolineando il valore dell’ateneo come luogo di accoglienza, come dimostra anche l’arrivo, nelle ultime settimane, di cinque studentesse e studenti provenienti dalla Palestina – proprio oggi ho ricevuto Motaz Aladam, l’ultimo dei cinque ad arrivare, da Hebron in Cisgiordania. La loro presenza ci ricorda che l’università serve quando apre porte, quando protegge, quando offre futuro, soprattutto in un mondo attraversato da guerre, distruzioni e sofferenze che ci sembrano senza fine». Tra loro anche il giovane poeta Haidar al-Ghazali, ventunenne di Gaza, autore di versi che «parlano anche a noi, oggi: “Insegnate ai vostri figli che il corpo della terra è uno, che i confini della terra sono un’invenzione”. Parole che in un’università risuonano con particolare forza, perché la conoscenza non ha confini».
Il rettore ha inserito queste novità nel quadro della programmazione strategica: «Le difficoltà strutturali del sistema universitario, che stiamo affrontando con il nuovo piano strategico e con il bilancio preventivo, in approvazione questa settimana, non si aggirano: si attraversano, insieme. Questi due documenti sono la nostra bussola, perché fissano poche priorità chiare, coerenza nelle scelte e un’idea esigente di qualità. Non c’è forza senza unità. E il nostro compito è continuare a crescere insieme, provando a essere, per qualcun altro, un raggio di luce».
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