Stagione turistica 2026,
primo tavolo tecnico e subito è polemica:
Viviamo Civitanova esclusa

TURISMO - La nuova assessora Mara Orazi avvia incontri con Federalberghi e Centriamo per la promozione della città, ma l’associazione guidata da Manola Gironacci (ex assessora al turismo soppiantata da Orazi) denuncia l'esclusione: «Chi chiede di ripartire da un turismo autentico, continuo e sostenibile, non è compatibile con un modello basato su fuochi d’artificio, tagli di nastro e qualche fotografia sui social»

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Il sindaco Fabrizio Ciarapica assieme all’assessora al turismo appena nominata Mara Orazi con Debora Pennesi di Centriamo e Luca Giustozzi di Federalberghi

Stagione turistica 2026, banco di prova per la nuova assessora Mara Orazi che avvia un tavolo tecnico di confronto con Federalberghi e commercianti. Ma Viviamo Civitanova non viene invitata alla riunione. «Esclusione che non appare casuale,  si inserisce nel filone di questa amministrazione di ascoltare una sola voce, possibilmente quella meno scomoda».

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Mara Orazi

Parte con la polemica la prima attività della nuova assessora Mara Orazi che ha indetto una riunione confronto con i rappresentanti di ricettività e commercianti (presenti Luca Giustozzi di Federalberghi e Debora Pennesi di Centriamo) per impostare un percorso condiviso di promozione e programmazione, a partire da una prima fase di comunicazione social e dalla presenza alla Bit di Milano.

Ma nessuno ha avvisato Viviamo Civitanova, l’altra associazione di commercianti capitanata da Manola Gironacci, che, va ricordato, è stata proprio assessore al turismo e ha ricoperto lo stesso incarico che oggi occupa Orazi. Una graticola per la nuova assessora che non poteva non aspettarsi una reazione da parte dell’associazione.

Anche perché l’incontro ha rappresentato il primo passo di un percorso condiviso: «In questa fase iniziale, che prenderà il via subito dopo le festività natalizie, l’attenzione sarà concentrata su una promozione social mirata della città» – ha illustrato la nuova assessora recentemente nominata in rappresentanza della lista civica “Civitanova unica” pur non avendo mai lei preso parte all’attività della stessa. La nomina della Orazi era stata oggetto di molte polemiche dal momento che la maestra e docente non ha una formazione specifica sul turismo ed è anche compagna del presidente della commissione cultura. 

«La promozione ci consentirà di rafforzare la visibilità del territorio – ha voluto sottolineare Orazi – intercettare pubblici diversi e stimolare interesse e curiosità verso la città» puntando l’attenzione sulla prima scadenza, quella della Bit di Milano. «È fondamentale presentarsi in modo unitario e coordinato insieme agli operatori del settore – ha sottolineato – Ringrazio la Pennesi e Giustozzi per questo incontro proficuo che ci vede uniti nel costruire un percorso condiviso a sostegno dello sviluppo turistico ed economico del territorio».

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Manola Gironacci

Non una citazione per l’altra associazione e per l’ex “collega” tanto che la mancata convocazione ha subito scatenato le reazioni dell’associazione, che parla di esclusione intenzionale: «Non veniamo invitati perché portiamo idee, proposte e progetti concreti. Perché chi fa proposte vere, chi evidenzia criticità reali, chi chiede di ripartire da un turismo autentico, continuo e sostenibile, non è compatibile con un modello basato su fuochi d’artificio, tagli di nastro e qualche fotografia sui social, utili all’immagine ma incapaci di costruire economia, presenze e futuro per la città. I risultati turistici che Civitanova raccoglie oggi sono lo specchio fedele di questo metodo: tanta comunicazione, poca strategia; tanta vetrina, poca sostanza» dichiarano da Viviamo Civitanova, sottolineando la loro esperienza sul territorio e il numero di iscritti superiore rispetto all’associazione presente all’incontro. «Da oltre un anno – prosegue Gironacci – abbiamo richiesto l’iscrizione all’Albo comunale delle associazioni senza ricevere risposta, un silenzio che rafforza la percezione di una politica di selezione degli interlocutori basata sulla comodità».



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