Fototrappole, spycam e drone
contro vandali e reati ambientali
sul San Vicino e a Canfaito

AMBIENTE - L'Unione montana corre ai ripari per contrastare comportamenti illeciti nella riserva naturale

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fototrappola

Spycam

Potenziamento dei sistemi di sicurezza nella riserva naturale del monte San Vicino e Canfaito. L’Unione montana Potenza Esino Musone ha disposto un significativo potenziamento dei sistemi di sicurezza e controllo del territorio: obiettivo contrastare vandalismo, reati ambientali e altre attività illecite che avvengono all’interno dell’area protetta.

Arrivano fototrappole di ultima generazione, spycam e anche un drone per il monitoraggio aereo e l’osservazione delle zone più remote.

Questi strumenti sono stati attivati per identificare e perseguire chiunque commetta abusi, come la circolazione con mezzi a motore in aree vietate, l’abbandono di rifiuti, l’accensione di fuochi non autorizzata, il danneggiamento della flora e della fauna o atti vandalici alle strutture della Riserva. L’obiettivo è garantire la massima tutela di questo patrimonio naturalistico e storico.

La Riserva Naturale, istituita nel 2009 e gestita dall’Unione Montana Potenza Esino Musone, copre circa 4mila ettari e abbraccia una straordinaria diversità paesaggistica. L’area è rinomata in particolare per la faggeta di Canfaito.

«La Riserva naturale è un bene di tutti e la sua protezione richiede la partecipazione di ogni singolo visitatore. L’introduzione di nuovi strumenti di sorveglianza ci permette di essere più efficaci nel contrasto ai reati, ma la collaborazione umana resta fondamentale» dice il presidente dell’ente comunitario, Denis Cingolani.



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