
Da sinistra: i consiglieri Fabiola Polverini, Pierpaolo Turchi e Giorgio Pollastrelli
Arriva il “premio” a Civitanova Città ciclistica dell’anno, Lega e civici ironizzano: «Più propaganda che città reale, Belletti assessore all’immobilità». La polemica corre su due ruote, in particolare quelle della bici dell’assessorato alla mobilità sostenibile che nei giorni scorsi ha dato notizia di un titolo ottenuto da Civitanova e conferito dal comitato provinciale di Macerata della Federazione ciclistica italiana.
Il titolo è quello di Città ciclistica dell’anno. Tra le motivazioni che hanno portato il comitato a scegliere Civitanova c’è la presenza di una società di spicco, l’impegno nella costruzione della ciclovia adriatica, la promozione della mobilità sostenibile.
Una narrazione che viene respinta dal gruppo di maggioranza Lega più civici che colgono questa ulteriore occasione per dare addosso all’assessora Roberta Belletti di cui già nei giorni scorsi hanno chiesto al sindaco le dimissioni per l’urbanistica. «Il titolo fa pensare a una città con nuove piste ciclabili, maggiore sicurezza, una mobilità finalmente moderna. La realtà, però, è molto diversa. Durante l’intero mandato dell’assessore alla Mobilità, Roberta Belletti, non è stato realizzato un solo centimetro di nuova pista ciclabile – commentano Pierpaolo Turchi, Fabiola Polverini e Giorgio Pollastrelli – nessuna estensione della rete esistente, nessun collegamento strategico, nessun intervento strutturale capace di rendere davvero praticabile l’uso quotidiano della bicicletta. Solo foto celebrative per camuffare il nulla più assoluto. Tanto che Civitanova resta ferma alla bandiera gialla con due “bike smile”, un livello basso che segnala l’assenza di progressi concreti».
I tre criticano anche i mancati progressi sulla ciclovia adriatica: «Tra i meriti per l’assegnazione c’è la ciclovia adriatica, un progetto sovracomunale, regionale e nazionale, che attraversa territori e amministrazioni diverse, e che non può essere rivendicato come risultato diretto dell’azione dell’assessore cittadino. Partecipare a un tracciato già definito non equivale a costruire una politica della mobilità. Il punto centrale quindi resta uno: a Civitanova oggi si pedala esattamente sugli stessi spazi di anni fa, con le stesse criticità e gli stessi rischi. Questo premio, quindi, non racconta una città diventata ciclistica. Racconta piuttosto il vuoto di risultati di un assessorato che preferisce la narrazione all’azione, l’immagine alla sostanza».
Civitanova è la Città ciclistica dell’anno: premiata dalla Federazione italiana
Civitanova con la bici fate testamento prima !!
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…Ma come…se abbiamo la pista ciclabile più larga d’Europa!!? Mah!!! gv