
Giuseppe Cognigni, Fabrizio Ciarapica e Mariano Fié
di Laura Boccanera
Abbandoni di immondizia e conferimenti errati, in arrivo le foto trappole. Sanzioni fino a 1.600 euro per chi lascia rifiuti speciali nelle campagne. È questa la soluzione che il comune di Civitanova ha impostato per cercare di aumentare la raccolta differenziata (che è in calo rispetto allo scorso anno) e migliorare il decoro cittadino.
Lo scopo della nuova campagna di sensibilizzazione “Occhio a dove ci butti” mira infatti a eliminare un fenomeno che negli ultimi tempi è cresciuto con segnalazioni anche di un abbandono al giorno nelle zone di campagna e di rifiuti ingombranti in città. Una cartolina poco edificante che l’amministrazione cerca di cambiare con 2 fototrappole di ultima generazione che saranno installate nei prossimi giorni per risalire agli autori degli abbandoni illeciti.

Per presentare la campagna questa mattina a Palazzo Sforza c’erano il sindaco Fabrizio Ciarapica, l’assessore ai rifiuti Giuseppe Cognigni e l’ufficiale della polizia locale Mariano Fiè.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha illustrato il piano articolato in più azioni. Prima iniziativa, la campagna di comunicazione “Occhio a dove ci butti”, con cartellonistica, contenuti social, un video realizzato con intelligenza artificiale e una brochure illustrativa. Il materiale sarà distribuito anche nelle scuole, dove la Polizia locale incontrerà gli studenti per spiegare il funzionamento dei servizi e le regole del conferimento. «La nostra intenzione è prevenire e, quando necessario, sanzionare chi conferisce in modo errato o abbandona rifiuti, soprattutto rifiuti speciali nelle zone periferiche», ha dichiarato il sindaco, annunciando l’introduzione delle foto-trappole come strumento di controllo aggiuntivo. «Ci troviamo spesso di fronte a ritrovamenti di materiali nelle campagne, inerti, eternit. La campagna parte dall’educazione, ma condanna poi con forza chi danneggia l’ambiente».

L’assessore all’Ambiente e rifiuti Giuseppe Cognigni ha ricordato che la nuova campagna segue una lunga serie di iniziative già avviate negli anni: «Ripartiamo con un’intensa azione di sensibilizzazione, con siti informativi, cartellonistica e volantinaggi. Con Cosmari abbiamo creato una mappa delle zone più sensibili: non parliamo solo di conferimenti errati, ma abbandoni sempre più frequenti di mobili, materassi, materiali edili ed eternit. Per capirci, se un cittadino sbaglia e lascia il blu il giorno del giallo, questo non viene sanzionato, ma non è accettabile l’immagine di discariche con sacchetti vicino ai bidoni di umido e vetro». Le segnalazioni quotidiane arrivano infatti soprattutto in queste zone, dove i bidoni diventano, specie nel borgo marinaro, piccole discariche. Nelle campagne (in particolare San Savino e contrada Castelletta) si registrano abbandoni pesanti, da 20 a 30 chili di inerti o addirittura rifiuti speciali.
Le foto-trappole saranno attive da subito, con rotazione nelle zone calde e l’azione di monitoraggio partirà soprattutto dalla campagna. I dispositivi sono 2 e composti da una batteria che viene mimetizzata nell’ambiente e da una telecamera che registra giorno e notte con un’autonomia di 4 giorni e con un tubo di estensione fino a 8 metri. «Ogni foto trappola, come da normativa privacy, sarà annunciata con una cartellonistica. Le nuove foto-trappole, due per iniziare, sono in comodato d’uso per tre anni, per un investimento di 35mila euro – prosegue Cognigni -. Saranno posizionate a rotazione nelle aree più critiche, individuate tramite la mappatura del Comune e le segnalazioni dei cittadini. Le telecamere con autonomia di quattro giorni, visione notturna a infrarossi e attivazione a movimento conserveranno le immagini per un massimo di sette giorni, scaricate direttamente dall’ufficio della Polizia locale. Le prime installazioni partiranno nelle zone rurali, dove si registra la maggiore concentrazione di inerti ed eternit. In parallelo, Cosmari ripristinerà entro fine anno il servizio per il conferimento dei piccoli rifiuti inerti domestici».
Salate le sanzioni per i trasgressori: si arriva fino a 1.600 euro e sequestro del veicolo per chi abbandona materiali speciali, oltre alla denuncia penale. Per chi lascia sacchetti in abbandono vicino ai cassonetti nei giorni e negli orari non consentiti invece la multa è di mille euro.
Ai margini della conferenza si è parlato anche delle “Green House”, il progetto sperimentale annunciato nel 2023 e ancora non attivo. Si tratta del progetto di eliminazione dei cassonetti di umido e vetro dalle strade del borgo marinaro (partendo da via della Nave, Carena) per riposizionarli all’interno di una struttura chiusa accessibile solo ai residenti della via dove conferire i rifiuti di umido e vetro. «La prima delle nuove Green House sarà installata a dicembre – dice Cognigni – siamo poi riusciti a farci finanziare da Ata 3 con 48 mila euro altre 2 Green house che andremo a posizionare al Varco sul mare dietro al Miramare e davanti alla Piccola Maestà. «La raccolta differenziata si sta abbassando – conclude Cognigni – e dobbiamo migliorare i dati e il decoro urbano. Le Green House saranno un supporto utile per cittadini e attività».
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Questo sistema lo dovrebbe fare anche a MACERATA.