
La Virgo Fidelis
L’Associazione carabinieri in congedo di Castelraimondo ieri ha dedicato un momento speciale a tutti i volontari e alle forze dell’ordine che ogni giorno offrono il loro impegno sul territorio: un incontro colmo di calore, gratitudine e spirito di comunità. La giornata — celebrata in occasione della ricorrenza della Virgo Fidelis — è iniziata con la messa ed è stata anche un’occasione preziosa per scambiarsi gli auguri di buone feste, in un clima di autentica riconoscenza e affetto collettivo.

La festa della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei carabinieri, è un appuntamento ricco di significato. Maria “Vergine Fedele” è stata proclamata patrona nel 1949 da Papa Pio XII come simbolo di fedeltà, protezione e dedizione, valori che accompagnano quotidianamente l’operato dell’Arma e dei suoi volontari. La data del 21 novembre richiama inoltre la storica Battaglia di Culqualber (1941), un episodio che ancora oggi viene ricordato con rispetto, memoria e commozione.
Alla celebrazione di Castelraimondo erano presenti — insieme ai numerosi volontari — il sindaco di Castelraimondo, il sindaco di Gagliole, il consigliere regionale Renzo Marinelli, il vice sindaco di Castelraimondo Roberto Pupilli, i carabinieri della Stazione di Castelraimondo, rappresentata dal comandante Danilo D’Afflisio, il maresciallo Di Noia e il capitano Renato Ventrone.

Il vice sindaco Pupilli ha espresso, a nome dell’amministrazione comunale, un sentito ringraziamento a tutti coloro che, con passione e generosità, dedicano tempo, energia e attenzione al bene comune: «Il loro impegno civile e la presenza capillare sul territorio rappresentano oggi un valore fondamentale: celebrazioni come questa, unite al forte simbolismo spirituale della Virgo Fidelis, assumono un significato profondo fatto di riconoscenza, memoria e vicinanza umana».
Fabio Costantini, presidente dell’Associazione carabinieri in congedo di Castelraimondo, ha ribadito il costante spirito di servizio, «fedele ai valori», che anima l’associazione e tutti i suoi membri: «A nome di tutti: grazie di cuore a chi c’è, a chi c’è stato e a chi vorrà esserci ancora».
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