
Flammini con il Premio
Il Premio Dino Villani 2025 al giovane pasticciere Francesco Flammini. Ad assegnarlo è stata la delegazione di Macerata dell’Accademia Italiana della Cucina. Merito del riconoscimento il dolce “Paolo da Visso” con cui Flammini ha rappresentato il suo territorio.

L’incontro dedicato alla trota
La motivazione del premio è stata spiegata dal delegato Pierpaolo Simonelli, che ha spiegato le modalità del conferimento del premio, valutato da un’apposita commissione del consiglio di presidenza riunitosi a Milano ad aprile scorso. «Il dolce è stato premiato in quanto rappresenta un particolare impegno verso i tipici valori della produzione alimentare del Paese. Paolo da Visso era un pittore del XV secolo e Flammini ha dedicato all’artista questo dolce che vuole rappresentare il territorio. È una crostata a base di pasta frolla, all’interno troviamo una composta di frutti di bosco, ricoperta da uno strato di meringa che rimane morbida all’interno e croccante all’esterno: sopra vi sono delle mandorle a scaglie e una spolverata di zucchero a velo». Francesco Flammini, entusiasta nel ricevere il riconoscimento – nel 2025 ne sono stati assegnati soltanto 35 in tutta Italia -, ha dedicato il premio alla sua famiglia che da anni si impegna in questo settore.

Ma la delegazione ha dedicato la giornata anche ad un’altra eccellenza della zona: la trota. La mattinata è iniziata con la visita all’allevamento più antico della zona, nato da un’idea dell’allora sacerdote Pietro Gasparri, che diventerà poi il Cardinale Gasparri che firmò, come Segretario di Stato del Vaticano, i patti Lateranensi nel 1929. Oggi l’allevamento è di proprietà di Mariano Cappa.
Nel corso dell’incontro Sauro Vittori ha illustrato il progetto Agri fish dell’Università di Camerino (leggi l’articolo). Un progetto importante che ha già ricevuto riconoscimenti significativi e che si basa nel riutilizzo di scarti della produzione alimentare, destinati a diventare mangimi per le trote. Il tutto è terminato con un piacevole pranzo, ovviamente a base di trota a km 0, al ristorante Del Pescatore di Visso. La presenza dell’ assessore Guido Focacci ha consentito di aprire una discussione su quanto la ristorazione e la presenza in zona di una moltitudine di alimenti, dai funghi ai tartufi, dai formaggi a tutta la norcineria, dai legumi alle acque dei Sibillini, possano contribuire al rilancio del territorio così dilaniato dal sisma del 2016. All’incontro erano presenti anche la delegata di Foligno Claudia Valentini e il delegato onorario di Milano Andrea Cesari de Maria.
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