Voleva seguire corsi online, minaccia un docente e il rettore dell’Università di Camerino lamentando che non gli hanno fatto sostenere gli esami online. Sotto accusa uno studente, oggi ha patteggiato 3 mesi e 10 giorni, pena sospesa. L’udienza si è svolta davanti al giudice Enrico Pannaggi del tribunale di Macerata. Allo studente viene contestata la minaccia a pubblico ufficiale. I fatti sarebbero avvenuti tra marzo 2023 e il 24 gennaio 2024.
Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Rocco Dragonetti, lo studente avrebbe inviato una serie di mail che contenevano minacce: cinque al responsabile del corso di laurea “Informazione scientifica sul farmaco e scienze del fitness e dei prodotti della salute” e una al rettore dell’università. Dal primo aprile 2022, dice l’accusa, non era più possibile sostenere gli esami online.
L’imputato avrebbe comunque ricevuto una deroga da parte del rettore per l’esame del corso “Il doping nello sport e nel fitness”. Da lì, però, la possibilità di farli online non gli era stata più concessa.
A quel punto, continua l’accusa, l’uomo avrebbe inviato una serie di mail al responsabile del corso di laurea che contenevano frasi come: «vengo a fare una strage se non mi risolvete tutto subito» o «per favore faccia qualcosa perché veramente mi frulla per la testa di venire all’università e fare una strage tipo quelle che accadono ogni mese in America nelle scuole… e trovare un mitragliatore qui al sud è facilissimo» ed anche «ti garantisco che intanto dopo la denuncia vengo a farti fuori».
Al rettore, Graziano Leoni, invece avrebbe scritto frasi come: «Le chiedo cortesemente di ritirare il tutto e chiudere la vicenda con le buone senza arrivare a tanto».
Lo studente, difeso dall’avvocato Silvia Vigoni, si era scusato con rettore e docente. Oggi la sentenza di patteggiamento. L’ateneo si è costituito parte civile, tutelato dall’avvocato Tullio Galliani.
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