Centri per uomini maltrattanti,
parte l’iter verso la realizzazione

MACERATA - Francesco Prioglio (Ats 15) ha avviato l'atto amministrativo con la pubblicazione dell'avviso rivolto agli operatori del terzo settore disponibili alla co-progettazione dell'intervento che interessa anche le province di Fermo e Ascoli

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Francesco Prioglio

di Luca Patrassi

Progettazione e realizzazione di Centri per uomini autori di violenza domestica e di genere: il comune di Macerata pubblica la determina a firma del dirigente dell’Ambito territoriale sociale 15 Francesco Prioglio, già apprezzato direttore dell’Ircer del capoluogo.

Si parte dall’azione del Governo per la prevenzione della violenza sulle donne e la tutela delle vittime e si arriva ad una serie di azioni territoriali, finanziate dalla Regione, che vede l’Ats maceratese capofila dell’azione che riguarda le province di Macerata, Fermo ed Ascoli. Si tratta nel particolare di azioni in emergenza  come l’erogazione di voucher per interventi di allontanamento nella fase di gestione dell’emergenza, destinati agli uomini autori di violenza privi di soluzioni abitative immediate – e del potenziamento e coordinamento dei Centri per uomini autori di violenza domestica e di genere nei territori provinciali di Macerata, Fermo e Ascoli/San Benedetto. Il comitato dei sindaci dell’Ambito territoriale sociale 15 ha approvato le schede programmatiche per l’utilizzo delle risorse per i Centri antiviolenza, Case per donne vittime di violenza e per i Cuav con una previsione di spesa per l’anno in corso e per il prossimo di 173mila euro. I contributi assegnati all’Ats 15 sono finalizzati a concentrare in un’unica regia territoriale la definizione e la realizzazione di un sistema di servizi rivolti agli uomini autori di violenza.

«Per un’efficace ed efficiente realizzazione degli obiettivi prefissati – si rileva nell’atto firmato dal direttore dell’Ats Prioglio – non è possibile prescindere dal coinvolgimento attivo degli enti del terzo settore. In ragione della particolarità delle competenze e delle professionalità necessarie, la scelta di utilizzare lo strumento della co-progettazione dell’intervento con soggetti del terzo settore e che non perseguono fini di lucro, trova giustificazione nel riconoscimento delle funzioni che essi svolgono quali componenti di un ecosistema complesso, in grado di sostenere meglio le logiche di sviluppo del sistema dei servizi, nonché la necessità di pervenire alla definizione di relazioni efficaci con soggetti qualificati, operanti nel settore della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere» e quindi «dato atto che per la realizzazione degli interventi occorrono competenze specifiche non reperibili nell’attuale assetto dell’apparato tecnico – amministrativo, risulta pertanto necessario ed opportuno coinvolgere soggetti esterni con abilità ed esperienze specifiche». Dunque via libera ai Cuav e pubblicazione di un avviso pubblico finalizzato all’individuazione di soggetti del terzo settore, disponibili alla co-progettazione di un sistema di servizi rivolti agli uomini autori di violenza nei territori provinciali di Macerata, Fermo e Ascoli.



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