
Guitalian Quartet
di Marco Ribechi
Quattro chitarre ma infinite emozioni. E’ stato un vero successo quello riscontrato dall’appuntamento con la rassegna musicale Appassionata che ha visto quattro grandi musicisti (il Guitalian quartet) riempire di note e colori la sala Cesanelli dello Sferisterio di Macerata. Claudio Marcotulli, Guido Fichtner, Stefano Palamidessi e Adriano Walter Rullo hanno rapito il pubblico in un viaggio musicale, ma anche geografico, che ha avuto come protagonista e regina assoluta la chitarra classica. Tutti artisti di primissimo livello, veri maestri dello strumento.

Conosciuto dai maceratesi in particolare il maestro Marcotulli che ha formato moltissimi chitarristi maceratesi, in trasferta al conservatorio di Fermo per apprendere la sua arte musicale. La notte di chitarra si è aperta con l’ouverture da “Il viaggio a Reims” di Gioachino Rossini, riarrangiata per chitarra proprio dal quartetto. Da Pesaro all’Argentina, o meglio al Mar del Plata, una canzone scritta da Ariel Ramirez e Felix Luna e resa immortale da Mercedes Souza. Un brano che rende omaggio alla poetessa argentina Alfonsina Storni, che si suicidò nel 1938 gettandosi in mare da uno scoglio.

Il viaggio riprende puntando alla Sicilia per delle composizioni particolari e geniali di Stefano Sollima che ripercorrono il “Bestiario di Leonardo” un testo che descrive degli animali probabilmente inventati dallo stesso Leonardo. Sono il Lumerpa, l’Alep, le Ceraste e taranta, il Macli e infine L’Anphesibene. Terminato il bestiario, che brilla per creatività e varietà di suoni si ritorna in Sudamerica ma questa volta in Brasile per due choros di altrettanti compositori: Doce de coco di Bardolim e Um a zero di Pixinguina che racconta di una storica partita di calcio contro l’Uruguay. La musica brasiliana, con le sue ritmiche e variazioni, è perfetta per valorizzare il quartetto di chitarre che prosegue il suo percorso affrontando dei brani del compositore tunisino naturalizzato francese Roland Dyens, sempre ispirate al paese tropicale. Suoni tratti dalla natura amazzonica, ma anche dalla spiritualità tipica di quelle zone.

Prima dei bis il programma si conclude con la Danzon n.2 di Arturo Marquez, un pezzo pensato per una copiosa orchestra ma che, riarrangiato dal quartetto, ha la capacità di rievocare i suoni tipici della musica popolare messicana, offrendo la possibilità ai quattro chitarristi di sfoggiare un ampio repertorio tecnico. Lunghi e meritati gli applausi per i quattro maestri della chitarra, salutati e riveriti da moltissimi allievi ed ex allievi al termine delle esecuzioni.
Il prossimo appuntamento con Appassionata è in programma per il 28 novembre alle 18.30 all’auditorium Dante Cecchi con Stabat Mater eseguita dall’orchestra da Camera Pergolesi.
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