
Cosmari
di Monia Orazi
Il Cosmari amplia la propria struttura finanziaria e lo fa con una procedura di gara da 9 milioni di euro, suddivisa in tre mutui destinati a coprire il fabbisogno del 2025 e, in parte, del 2026. Un’operazione significativa che si inserisce in una fase di rialzo dei costi di gestione e di revisione delle tariffe Tari per i Comuni soci.
Secondo l’avviso di esito pubblicato il 7 novembre, sono stati aggiudicati due lotti su tre. Il primo è andato a Banca Nazionale del Lavoro con uno spread dell’1,45 per cento, con un ribasso del 42% rispetto alla base d’asta, per un importo di aggiudicazione di 315.765 euro. Il secondo lotto è stato assegnato a Banca Macerata, con spread all’1,85 per cento e ribasso del 26%, per 354.811 euro. Il terzo lotto non ha trovato assegnatario: il bando prevedeva infatti che uno stesso istituto non potesse ottenere più di una tranche e alla gara hanno partecipato solo i due istituti di credito.
I contratti hanno durata di 72 mesi, con tasso variabile legato all’Euribor mensile. Sulla base dei due lotti assegnati, l’azienda potrà contare su circa 6 milioni di euro di nuove risorse, che si aggiungeranno a un debito residuo per mutui preesistenti pari a 11,88 milioni. L’esposizione finanziaria complessiva salirebbe così verso i 18 milioni, cifra considerata sostenibile per il fatturato complessivo della società.
L’operazione arriva in un momento particolare. Già nel biennio 2023-2024 Cosmari aveva chiesto ai Comuni una copertura aggiuntiva e per il 2025 sono stati comunicati ulteriori adeguamenti tariffari. Nonostante questo quadro, l’azienda ha sempre evidenziato la stabilità dei propri conti: il bilancio 2024 si è chiuso con un utile di oltre 78mila euro e un valore della produzione superiore a 63 milioni. Nel comunicato ufficiale l’ente aveva sottolineato che «l’analisi complessiva attesta la continuità aziendale» e che «non sono stati rilevati profili di rischio di crisi».
La necessità di maggiore liquidità risponde a una serie di impegni crescenti: aumento del costo dell’energia, conferimenti fuori provincia, investimenti programmati per il triennio 2025-2027 e tempistiche di riversamento delle quote Tari da parte dei Comuni. Proprio l’Euribor, variabile di riferimento dei finanziamenti, rappresenta uno degli elementi da monitorare, insieme all’evoluzione delle tariffe e alla puntualità dei trasferimenti.
Dopo le delibere del consiglio di amministrazione del 21 e 31 ottobre, l’iter di aggiudicazione è stato formalizzato. Nei prossimi mesi il Cosmari definirà tempi e modalità di erogazione delle risorse, valutando anche se procedere o meno al rilancio del terzo lotto rimasto scoperto.
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