Lavoratori irregolari e scarichi abusivi:
autolavaggio sotto sequestro

MACERATA - Mancanza di permesso di soggiorno, violazioni ambientali e sanzioni per 121mila euro in una attività nella zona di corso Cavour. Operazione congiunta di Polizia locale, carabinieri del Nil e Forestali

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I controlli nell’autolavaggio

di Leonardo Giorgi

Lavoratori senza permesso di soggiorno e irregolarità in materia ambientale e di sicurezza in un autolavaggio: multe per 121mila euro e attività sequestrata a Macerata. È questo il risultato di un’operazione congiunta condotta lo scorso venerdì da Polizia locale, Nucleo ispettorato del lavoro dei carabinieri (Nil) e Carabinieri forestali di Recanati.

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Nel corso delle verifiche all’attività, che si trova nella zona di corso Cavour, a Macerata, sono stati identificati tre lavoratori stranieri tutti di nazionalità egiziana e appena maggiorenni. Negli accertamenti dei carabinieri del Nil è stato verificato che due di loro non hanno mai ottenuto permesso di soggiorno. Negli stessi controlli sono state appurate gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, tra cui omissioni nella valutazione dei rischi, impiego di manodopera senza la prevista sorveglianza sanitaria, mancata formazione e informazione obbligatoria dei lavoratori, assenza del piano di evacuazione ed emergenza, nessuna certificazione di conformità dell’impianto elettrico e ulteriori irregolarità relative alla sicurezza e alla gestione del personale.

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È stata così disposta la sospensione immediata dell’attività. Inoltre, d’intesa con la procura, i militari hanno eseguito il sequestro preventivo dell’immobile e delle attrezzature presenti al suo interno. Le sanzioni amministrative ammontano a 47mila euro, mentre le ammende penali a circa 74mila euro.

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Anche la Polizia locale ha fatto i suoi accertamenti. Durante le verifiche, gli agenti hanno riscontrato l’assenza della possibilità di pagamento elettronico, per la quale è stata elevata la sanzione amministrativa prevista. Durante le ispezioni all’interno del locale è stato rinvenuto un veicolo privo di targhe e gli opportuni accertamenti hanno permesso di appurare che il mezzo risulta radiato per esportazione. Sono tuttora in corso ulteriori verifiche amministrative da parte degli uffici comunali competenti, finalizzate a verificare il rispetto dei regolamenti comunali e delle normative di settore.

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Il nucleo Carabinieri forestali di Recanati ha provveduto invece a ispezionare i locali dell’autolavaggio verificando la regolarità degli impianti di scarico e i relativi titoli abilitativi accertando il mancato rispetto delle prescrizioni richiamate nelle autorizzazioni e nello specifico hanno appurato che nell’impianto sono presenti condotte di scarico che convogliano acque di lavaggio verso una pubblica fognatura non corrispondente a quella autorizzata, che il pozzetto fiscale censito per le ispezioni non è risultato conforme e non consentiva una attività di campionamento delle acque e – infine – la mancanza di un programma di autocontrollo delle acque reflue così come prescritto nei titoli abilitativi. Con l’ausilio del personale dell’Apm hanno proceduto ad effettuare dei campionamenti delle acque prodotte dall’attività di lavaggio per le successive analisi, così da accertarne la conformità alle norme ambientali.

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