Ex monastero Corpus Domini,
altri 2 milioni sul piatto
«Opera completa a inizio 2027»

MACERATA - L'ok del commissario alla Ricostruzione Guido Castelli. L’importo del nuovo studentato corrisponde alla metà del finanziamento autorizzato, pari a 3,8 milioni

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L’ex monastero del Corpus Domini

Quasi 2 milioni per proseguire la riqualificazione del nuovo studentato all’ex monastero Corpus domini, nel quartiere Vergini a Macerata. L’ok è arrivato dal commissario straordinario per la Ricostruzione, Guido Castelli. Per l’opera di miglioramento sismico e riqualificazione energetica della struttura sono stati trasferiti 1,9 milioni. L’importo corrisponde al 50% del finanziamento sisma autorizzato, pari a 3,8 milioni. L’opera sarà a cura di Erdis Marche.

L’edificio del XVII secolo, uno dei simboli della città, si trova nel cuore del centro storico di Macerata e nel corso dei secoli ha subito diverse trasformazioni. I danni provocati dal sisma del 2016 hanno reso necessari interventi strutturali approfonditi. Si procederà, dunque, con un restauro conservativo mirato, che non solo preserverà il valore storico e architettonico dell’ex Monastero, ma lo renderà anche sicuro e funzionale rispetto agli standard moderni, migliorandone la resistenza sismica e l’efficienza energetica. Sono previsti 91 posti letto, suddivisi in 27 camere doppie e 37 singole. Oltre agli spazi abitativi, il progetto prevede aree dedicate allo studio e al tempo libero, tra cui una biblioteca, una sala studio, una sala polifunzionale nell’ex chiesa, spazi per la preparazione e consumazione dei pasti, depositi, lavanderia, archivio e magazzino.

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Guido Castelli, commissario sisma 2016

«Il recupero dell’ex Monastero Corpus Domini – ha esordito il commissario – rappresenta un tassello importante della ricostruzione pubblica a Macerata. Si tratta di un intervento che recupera e riqualifica una struttura storica, restituendole una destinazione che rafforza l’accoglienza di Macerata, città universitaria per eccellenza. È un’opera che unisce tutela del patrimonio storico e nuova funzione sociale, restituendo alla città un bene di grande valore culturale e civile. Con questo decreto proseguiamo nel percorso che traduce le ordinanze speciali in cantieri concreti, per una ricostruzione che guarda al futuro e sostiene la vita delle comunità universitarie dell’entroterra».

«Entro la fine del 2025 – ha detto la presidente di Erdis Marche, Agnese Sacchi – completeremo la parte prevalente delle lavorazioni strutturali, mentre a gennaio del 2027 concluderemo la ristrutturazione. Il nuovo studentato sarà pronto per l’anno accademico 2027-2028. Siamo dunque perfettamente in linea con le tempistiche del cronoprogramma, che prevedono la realizzazione dell’opera entro due anni dalla consegna del cantiere».

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