Youtuber negli edifici terremotati:
denunce per intrusioni e tentati furti

CALDAROLA - Con torce, fotocamere e arnesi da scasso, filmavano strutture inagibili per guadagnare visualizzazioni. I carabinieri li hanno individuati: tre blitz, undici indagati, perquisizioni e sequestri

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Carabinieri a Caldarola

Nella notte, torce illuminano affreschi secolari e manufatti antichi di edifici inagibili, in un territorio devastato dal terremoto: c’è chi viene per un video su Youtube, chi per tentare un furto.

In ogni caso, scattano le denunce dei carabinieri. Si è chiusa con undici denunce l’indagine condotta dai militari di Caldarola su una serie di effrazioni in chiese e abitazioni danneggiate dal sisma del 2016, avvenute nei primi mesi del 2025 nel comune. Alcuni degli indagati, provenienti da varie città del Nord Italia, pubblicavano contenuti su Youtube mostrando “il tempo che si è fermato” tra mobili antichi e affreschi, ma senza alcuna autorizzazione e con ingressi illeciti.

Tutto è iniziato nei primi giorni di gennaio 2025. Dopo le segnalazioni dell’amministrazione comunale e di un parroco locale, i militari sono intervenuti a Caldarola per accertare effrazioni in edifici storici del centro, come il Palazzo Cardinale Pallotta e la chiesa di San Gregorio, entrambi danneggiati dal sisma del 2016 e dichiarati inagibili. Le porte d’ingresso erano state forzate, alcuni oggetti d’arredo spostati, e una porta del Cinquecento danneggiata. Le stesse modalità erano state riscontrate anche in altre tre chiese – due nel centro cittadino e una nella frazione Croce – oltre che in abitazioni private e ville storiche, ancora chiuse e con arredi d’epoca al loro interno, rimasti intatti dal sisma a causa della difficoltà nel rimuoverli in sicurezza.

Le telecamere di videosorveglianza, sia private che comunali, hanno ripreso quattro persone – due uomini e due donne – che, dopo le 3 di notte del 5 gennaio, sono entrati in paese muniti di torce, un’ascia e un arnese a punta piatta, e hanno compiuto una vera e propria “spedizione” notturna, toccando tre chiese, l’ex ufficio comunale, una villa in località Valcimarra e almeno dieci abitazioni storiche del centro. I carabinieri hanno trovato mozziconi di sigaretta della stessa marca e impronte compatibili delle scarpe in diversi luoghi visitati.

I quattro – un 25enne di Lodi, un 35enne di Monza, una 37enne di Como e una 47enne di Mantova – sono stati identificati anche grazie all’alloggio prenotato in zona e alla colazione consumata in un bar locale. Tutti risultano attivi su piattaforme digitali con video in cui documentano esplorazioni in edifici storici in stato di abbandono. In aprile sono state eseguite perquisizioni domiciliari: i militari hanno sequestrato macchine fotografiche, torce, arnesi da scasso e altro materiale utile all’inchiesta. Sono attualmente indagati per violazione di domicilio aggravata dalla violenza sulle cose, reato punibile con la reclusione da uno a cinque anni.

Il secondo episodio è avvenuto il mese successivo. A febbraio, l’allarme anti-intrusione di una residenza antica – già colpita a gennaio – è scattato nuovamente. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno trovato una porta danneggiata: gli ignoti erano riusciti a entrare forzando la catena con un lucchetto e una cesoia.

Le telecamere hanno ripreso l’arrivo di quattro persone, due uomini e due donne, giunti a bordo di un’auto intestata a una 25enne di Varese. Dal bagagliaio dell’auto avevano estratto arnesi da scasso, usati per forzare l’accesso all’edificio. Le indagini, completate con analisi dei tabulati telefonici e perquisizioni, hanno permesso di identificare anche gli altri tre membri del gruppo: un 31enne di Varese, un 41enne e una 53enne di Genova. Tutti denunciati per tentato furto aggravato in concorso e possesso di chiavi alterate o grimaldelli.

Sempre a febbraio, una pattuglia della stazione di Caldarola ha notato tre individui in pieno giorno aggirarsi nelle vicinanze di una dimora storica, con macchine fotografiche professionali e attrezzi da scasso. Si trattava di due cinquantenni di Ancona e un 47enne di Civitanova, in possesso di grandi cacciaviti, torce led ad alta potenza e chiavi modificate. Per loro è scattata la denuncia per possesso ingiustificato di strumenti da scasso, in concorso. Inoltre, la questura ha disposto per tutti e tre la misura di prevenzione del divieto di ritorno a Caldarola per un anno. Anche questi soggetti risultano attivi come youtuber, pubblicando video girati negli stessi edifici violati, sfruttando l’appeal delle strutture abbandonate e terremotate per generare visualizzazioni online.



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