
Il cimitero di Civitanova Alta
«Molte tombe del cimitero di Civitanova hanno la luce votiva spenta, nonostante si paghi regolarmente il relativo canone». È la segnalazione di un cittadino arrivata alla redazione di Cronache Maceratesi, che denuncia una situazione che è saltata agli occhi in vista delle prossime festività dei morti.
Il residente, che ha chiesto di rimanere anonimo, ieri facendo un giro al cimitero di Civitanova Alta per anticipare le festività dell’1 e 2 novembre ha notato come le luci di molte tombe fossero spente. «Questo fatto si verifica in tutti i mesi dell’anno – racconta – ma almeno nella ricorrenza dei morti una verifica da parte di chi gestisce il servizio sarebbe d’obbligo».
Il servizio delle luci votive è gestito da Atac, società partecipata del Comune che ogni anno invia la fattura per l’erogazione del servizio, fattura che viene inviata anche se però la lampada votiva rimane spenta per un eventuale guasto.
Il ripristino della luce avverrebbe infatti solo su segnalazione dei parenti del defunto che hanno sottoscritto il contratto. Una modalità che come segnala il lettore appare ingiusta: «Se un cittadino paga un servizio, dovrebbe essere chi lo gestisce a garantirne il corretto funzionamento».
Il regolamento che disciplina i lumini del cimitero è del 1996 e prevede che ogni tomba abbia una lampada votiva di 9 watt massimo a disposizione stabilendo il canone annuo e la durata giornaliera di erogazione, di norma h24. L’Atac può sospendere la fornitura di energia in caso di mancato pagamento. In caso di guasto però è direttamente chi ha in capo il contratto che deve segnalare il disservizio tramite il modulo predisposto.
(l. b.)