
Due lavoratori in nero e tre con paghe gonfiate da qualche fuori busta, con ore svolte dichiarate minori di quelle effettive. È quanto hanno scoperto le fiamme gialle di Camerino nel corso di un controllo in un’attività commerciale con bar e ristorazione nell’entroterra maceratese, localizzato nella zona dei Sibillini.
L’operazione rientra nell’ambito delle verifiche condotte dal Comando provinciale della Guardia di finanza di Macerata, mirate a contrastare il lavoro sommerso e le violazioni in materia economico-finanziaria. Al termine dell’ispezione, è emerso che l’esercente aveva impiegato due lavoratori privi di qualsiasi contratto, e altri tre formalmente assunti, ma pagati in parte “fuori busta” e con ore lavorative sottostimate nel Libro unico del lavoro (Lul).
Per l’attività è scattata la maxi sanzione prevista dalla normativa, con importi che vanno da 1.950 a 11.700 euro per ogni lavoratore in nero. Oltre a ciò, i finanzieri hanno accertato anche l’omesso versamento delle ritenute fiscali per i tre dipendenti irregolari, per un totale di circa 350 euro.
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