Chiuso il punto prelievi,
lo sfogo di una cittadina:
«È incostituzionale»

CORRIDONIA - Servizi dislocati nei comuni vicini per i lavori all'ex ospedale. Lunedì scorso assemblea con la cittadinanza per illustrare i cambiamenti, ma cresce il malcontento. Una lettrice scrive a Cronache Maceratesi: «Difficoltà per gli anziani o per chi non ha la patente»

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L’ex ospedale di Corridonia

Cresce il malcontento tra i cittadini di Corridonia dopo la chiusura del punto prelievi locale, conseguenza del dislocamento dei servizi sanitari legato ai lavori all’ex ospedale. I prelievi sono ora spostati a Mogliano e Petriolo, mentre gli altri servizi fanno capo a Macerata, con la guardia medica che ha cambiato sede ma è l’unica a rimanere in città, come annunciato lunedì dalla sindaca Giuliana Giampaoli nel corso di una assemblea pubblica al teatro Lanzi.

Tra le voci più critiche quella di Chiara, cittadina di Corridonia, che ha scritto a Cronache Maceratesi per esprimere la preoccupazione condivisa da molti residenti. «Ci troviamo a subire un grave disservizio – spiega –. Il Comune e l’Ast di Macerata non hanno fornito risposte concrete durante l’incontro pubblico (di lunedì, ndr) e le decisioni sembrano già prese. È come se ci dicessero: la scelta è fatta, vi dovete adeguare».

La cittadina sottolinea come gli spostamenti richiesti – da Corridonia verso altri Comuni – rappresentino un ostacolo per molte persone: «Trovo incostituzionale che non a tutti i cittadini venga garantito il diritto di usufruire di servizi che dovrebbero essere pubblici, mi riferisco in particolare alle persone anziane, a quelle che non hanno la patente o sono in qualche modo impossibilitate a spostarsi da un Comune all’altro e a quelle che per effettuare un prelievo in altro Comune dovrebbero prendersi un permesso orario dal lavoro. È inaccettabile che un Comune di 15mila abitanti resti senza i servizi sanitari di base. Così si rischia che molti rinuncino ai controlli e agli screening, con gravi conseguenze sulla prevenzione».

Dalla lettera emerge anche la critica verso la gestione dei tempi e delle alternative: «Né l’Ast né il Comune hanno davvero tentato di trovare una soluzione plausibile a questo disservizio all’interno del territorio cittadino – conclude -, poiché la richiesta di mettere a disposizione locali idonei a Corridonia richiedeva tempi e criteri impossibili da rispettare. E questo lascia di fatto Corridonia priva di servizi fondamentali».

Sul tema è stata critica anche l’opposizione che nei giorni scorsi ha ricordato come «l’amministrazione abbia avuto tre anni di tempo per trovare soluzioni alternative, dal momento che si parla dei lavori all’ex ospedale dal 2021».

(G. San.)

Scatta il domino per l’ex ospedale: prelievi a Mogliano e Petriolo, tutto il resto a Macerata



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