
di Mauro Giustozzi (foto Fabio Falcioni)
L’Ancona impartisce una lezione di concretezza ed umilia una Maceratese imbrigliata dagli avversari, svagata e poco determinata, incapace anche stavolta di mantenere il pareggio una volta raggiunto sul finale di primo tempo con Gagliardi. Maceratese che affonda sotto i colpi avversari nella ripresa, non mostrando neppure una minima reazione caratteriale.

Il primo gol dell’Ancona
Un tonfo pesante quanto inatteso dopo un primo tempo che faceva presagire ben altro. I dorici hanno colpito soprattutto su errori della difesa di casa che ne ha favorito il secondo e terzo gol degli ospiti che comunque hanno legittimato la vittoria con una superiorità nel possesso palla e nelle occasioni create. Finendo poi una Rata scomparsa letteralmente dal campo e che a livello caratteriale ha mostrato grossi limiti. E si consideri che l’Ancona scesa in campo oggi era notevolmente rimaneggiata.

Lo striscione dedicato a Stefano Tognetti
Ma la Maceratese ha ripetuto gli errori già visti durante questo scorcio di stagione ed a questo punto è necessario che la società intervenga rapidamente per correggere una china che rischia di far scivolare sempre più i biancorossi verso la bassa classifica. Con il mercato, ma non solo.

Il gol del momentaneo pareggio di Gagliardi
Tra i locali a salvarsi un combattivo Gagliardi ed a tratti Osorio e Marras, mentre è naufragata la difesa. Nell’Ancona Gerbaudo e Cericola hanno diretto le operazioni in campo, con una difesa molto solida, un centrocampo sempre attento, ma soprattutto un Rovinelli trasformatosi da difensore in goleador con la sua doppietta. E così resta tabù l’Helvia Recina per la Maceratese che da 44 anni non batte l’Ancona. Al 90’ la festa biancorossa è solo nella gradinata ospiti, mesto il rientro negli spogliatoi della Rata.

Torna dopo otto anni di assenza all’Helvia Recina, allora era in Lega Pro, il derby Maceratese-Ancona: tra i dorici assenti l’ex Kouko, autore del gol che fece volare la Rata in serie C nel campionato 2014/15, infortunato assieme a Ceccarelli e Matese. Non c’è neppure Gubellini non convocato ed anche del capitano Gelonese che è squalificato.

Nella Maceratese tornano disponibili Neglia, Morganti e pure Lucero ha recuperato e gioca con una maschera protettiva al volto, mentre è out il centrocampista De Angelis. Biancorossi con un assetto molto offensivo, dove in pratica Ambrogi è l’unico centrocampista di ruolo e gli altri che si adattano in ruoli non loro, affiancato da Ruani e Gagliardi.

Curva Just che omaggia ad un anno dalla scomparsa Stefano Tognetti, Lu Vekkiu, tifoso scomparso nell’ottobre 2024 con uno striscione che copre l’intero settore: “One upon a time in…Macerata. There was the Old Man. Canta e racconta di sciarpe tese”.

I tifosi dell’Ancona in gradinata
Nella gradinata ospite i tifosi dorici espongono invece e bandiere e striscioni al contrario in segno di contestazione verso l’attuale proprietà. Prima del via sfilata delle giovanili della Rata assieme a quelle della Cluentina gemellata cin i biancorossi. Ancona subito molto aggressiva dopo il calcio d’inizio che costringe la Maceratese a rintanarsi nella propria metà campo.

Ed al 9’ arriva il vantaggio degli ospiti: sugli sviluppi di un calcio d’angolo va al tiro da fuori area Cericola, palla deviata dalla difesa che si ferma in mezzo all’area di rigore dove il più lesto è Miola che brucia tutti e batte imparabilmente Gagliardini.

Mister Possanzini
Premiata la pressione offensiva e la partenza lanciata della formazione di Maurizi. Maceratese che fatica ad affacciarsi nella metà campo dorica. Al 20’ si affaccia in area dorica la Rata con un calcio di punizione di Ambrogi per il colpo di teta di Lucero che viene bloccato facilmente da Salvati. Ancona che mantiene il possesso palla a lungo mentre la Rata prova soprattutto con lanci lunghi dalle retrovie per innescare il tridente offensivo.

Ancona che tiene in pugno la gara e quando accelera crea problemi agli avversari. Come al 37’ quando Calisto effettua un traversone in area tagliato, arriva in corsa Cericola che conclude a botta sicura ma è superlativo Gagliardini nel deviare in corner. La replica locale arriva con una rasoiata, debole, di eglia che non impensierisce Salvati. Ancona che si rende pericolosissima ancora al 41’ quando Gerbaudo recupera palla ai limiti appoggia a Cericola il cui tiro colpisce il palo alla sinistra di Gagliardini.

Fallito il raddoppio i dorici però incassano la rete del pareggio: Osorio lavora una ripartenza biancorossa ed in area serve l’assist per Gagliardi che fulmina Salvati con un tiro sotto la traversa. Dopo 5 gare di campionato (7 comprese la Coppa Italia) l’Ancona torna ad incassare una rete con Salvati che perde l’imbattibilità. Si chiude un primo tempo giocato meglio dagli ospiti ma stavolta la Rata è stata cinica nel punire gli avversari alla prima occasione.

Avvio di secondo tempo shock per la Maceratese che si fa ancora sorprendere su un calcio piazzato. Fallo commesso da Perini: calcio di punizione di Gerbaudo che crossa in area dove arriva solissimo Rovinelli che di testa non lascia scampo a Gagliardini.

Reti sempre in fotocopia quelle che in questo campionato incassa la Rata, quasi sempre da calci di punizione o corner. Nella Rata dentro Nasic per Ruani: biancorossi chiamati ancora a rincorrere come accaduto nel primo tempo. Gerbaudo al 15’ si fa notare con un tiro da fuori area che finisce alto. Sul rovesciamento di fronte contrasto in area dorico con Gagliardi che finisce a terra reclamando il penalty, ma l’arbitro fa continuare. Gara che torna sui canoni del primo tempo, Ancona in controllo e Rata che fatica a costruire azioni pericolose.

Ed al 22’ l’Ancona triplica per gentile concessione della Maceratese che sbaglia l’uscita bassa, ospiti che recuperano palla con l’under Attasio che con una rasoiata da fuori area batte Gagliardini. Al 31’ arriva il poker dorico: calcio d’angolo di Gerbaudo, palla che sfila in area dove arriva Rovinelli che ancora solo stavolta di piede insacca per la su personale doppietta. E un minuto dopo ecco anche il quinto gol con Zini che in un’area deserta infilza ancora l’incolpevole Gagliardini. L’Helvia Recina di marca Rata così inizia a svuotarsi per un tracollo casalingo storico che ha pochi precedenti.

MACERATESE – ANCONA 1-5
MACERATESE (4-3-3) Gagliardini 6,5; Perini 5, Mastrippolito 5, Lucero 5, Ciattaglia 5; Gagliardi 6,5, Ambrogi 5, Ruani 5,5 (dal 7’ s.t. Nasic 5); Marras 6, Osorio 6 (dal 35’ s.t. Cirulli s.v.), Neglia 4,5 (dal 35’ s.t. Sabattini s.v.). (Cusin, Sciarra, Vanzan, Morganti, Papa, Lorenzi). All. Possanzini 4.
ANCONA (4-2-3-1) Salvati 6,5; De Luca 6, Bonaccorsi 6 (dal 34’ s.t. Petito s.v.), Rovinelli 8, Calisto 6 (dal 43’ s.t. Sparandeo s.v.); Gerbaudo 7,5, Miola 6,5 (dal 40’ s.t. Proroma s.v.); Zini 6,5 (dal 45’ s.t. Mancino s.v.), Meola 6 (dal 16’ s.t. Attasi 6,5), Pecci 6; Cericola 7,5. (Mengucci, Giordani, Plini, Di Blasio). All. Maurizi 8.
TERNA ARBITRALE: Palmieri di Avellino 6 (assistenza Carraretto di Treviso e Antonini di Bassano del Grappa).
RETI: Miola (A) al 9’, Gagliardi (M) al 42’p.t.; Rovinelli (A) al 1’, Attasio (A) al 22’, Rovinelli al 31’, Zini al 32’ s.t.
NOTE: spettatori 2448 (di cui 500 ospiti). Ammoniti: Ruani, Ambrogi, Meola, Attasio. Angoli: 1-4. Recupero: 3’ p.t., 4’ s.t.
A volte serve un po' di umiltà. C'è modo e modo di perdere, nessuno pretende di vincere contro una squadra costruita per andare su, ma al di là che all'Ancona mancavano 3-4 titolari, se palleggi e fai i passaggetti dal portiere e dal basso pensando di insegnare tecnica e tattica a chi ha un organico superiore al tuo, poi ne prendi 5. E sprechi l'occasione di riavvicinare anche i cosidetti "occasionali" che, nonostante tutto (prevendita fino a ieri, parcheggio più vicino a Corridonia) vengono a vederti. Meglio strappare un punto spazzando via che fare i talebani della costruzione dal basso. Nove partite, sei sconfitte, oggi con tribuna e curva strapiene tanto da dover riaprire la gradinata. Vedete un po' voi...
Vedo una grande magerada insomma
Questi allenatori si sentono fenomeni,costruzione dal basso,passaggi al portiere.con questo integralismo tattico si va dritti verso i plaiaut,eppoi non capisco,si giocava in casa,giornata biancorossa si gioca con la maglia azzurra.
Ecco i risultati dellintegralismo tattico, Che vergogna, la capacità di adattamento è quello che distingue le persone intelligenti
Le carenze tecniche ma sopratutto quelle incomprensibili ostinazioni tattiche sono sotto gli occhi di tutti.. bisogna essere degli incompetenti o masochisti per continuare su questa strada Peccato perché una tifoseria corretta ed appassionata come quella della curva Just meriterebbe qualcosa di meglio.
Andrea Pallotto ormai la squadra è stata impostata col guardiolismo puro integralista a prescinder dal punteggio si va avanti con quellidea, solo che in serie D finora ho visto squadre tutte basate sulla fisicità, attaccanti e difensori da 185 190 195 cm, ben impostati anche tecnicamente e corrono tutti agilmente, pressano, ti fanno fallo o entrano duro al limite.. i nostri giocatori sono tutti piccoli trottolini bravissimi, ma perdiamo sempre i duelli fisici sia palla a terra che sui cross (da calci piazzati corner e in corsa ) per cui siamo vulnerabilissimi nella ns area, lo eravamo in Eccellenza figuriamoci questanno con tutti avversari corazzieri. E Guardiola almeno in difesa ha dei baluardi alti e bravi coi piedi, mentre noi, ripeto, cediamo tanti troppi centimetri. Il calcio non è fatto solo di palla a terra, uno due e dribbling, la maggior parte di gol dalla Seria A fino alla terza categoria, si fanno in acrobazia sui cross specie dai calci piazzati ma anche in corsa. Servirebbero due attaccanti forti fisicamente che si alternano (uno fisso in campo) a fare la boa e a sportellate, ed Osorio che ruota intorno, Marras e Gagliardi dietro. E servirebbero pure due difensori centrali con tanti centimetri.. uno almeno sempre in campo.. ma a quanto pare sembrano spese fuori dalla portata della società, oppure non si trovano.. ( senza almeno una punta e un difensore entrambi corazzieri non ci salviamo). Oppure non li vogliamo. Oggi comunque 40.000 dincasso. E due attaccanti li hai ceduti, due stipendi in meno
Che necche!!!!!!
La manitaaaaaaa e stasera camomilla
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Meno male che la maceratese ci dà qualche notizia buona.
Giornata biancorossa, riserva d’entusiasmo ancora viva dopo il successo sull’Aquila, una curva scintillante, fuochi di artificio prima dell’inizio, eppure tra noi e gli anconetani (secondi in classifica) non si è riusciti a raggiungere le 3000 presenze. Tutti i commenti sono incoraggianti (abbiamo incassato 40.000 euro) poi per acquistare un “bomber” da un…gol a stagione, ne occorrono 70.000. Ma avete visto l’Helvia Recina nel 1967? la muraglia umana prima dell’inizio della gara, Dugini, Turchetto, Del Negro, Vicino, Attili, Capponi,Montemarani,Bovari, Feresin giocatori che scendevano dalla serie B Prenna e Rega in difesa che davano la carica. Ora sembra di stare nel libro delle favole: Biancaneve che si scioglie commentando la partita, i sette nani pronti per la miniera ed il gatto e la volpe che si scusano pronti a riprendere martedi come se nulla fosse accaduto. Un parde balle……..!!
Ci vorrebbe il Mister Oronzo Canà con il suo modulo infallibile: 5 – 5 – 5.
Non ce ne sarebbe per nessuno !!! ⚽