Macerata-Nanchang, partenariato
nel segno di padre Matteo Ricci

VISITA - Una delegazione della città cinese è stata ricevuta in sala consiliare per siglare l'accordo che avvia scambi e cooperazioni in campi quali l’economia, la cultura, l’istruzione e il turismo. Il sindaco Sandro Parcaroli: «Considerate questa come la vostra seconda casa»

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La delegazione cinese in sala consiliare

Si rafforza il legame di Macerata con la Cina, un progetto che nel tempo ha dato vita a un sistema proficuo di collaborazioni e di buone pratiche bilaterali in più settori nel nome di padre Matteo Ricci.

In questo ambito, infatti, grazie alla Fondazione internazionale Matteo Ricci, è compresa la firma del memorandum d’intesa sull’istituzione di una relazione di partenariato tra Macerata e Nanchang, centro della provincia di Jiangxi, avvenuta nei giorni scorsi grazie alla presenza a Macerata di una delegazione della città della Repubblica Popolare cinese dove il gesuita maceratese fondò la terza residenza gesuita, una tappa cruciale nella sua missione per diffondere la cultura occidentale in Oriente.

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La delegazione, composta da Huang Qingyu, vicepresidente del Senato di Nanchang, Zuo Hui, direttore della Commissione di scienza tecnologica, istruzione, sport e igiene del Senato di Nanchang, Hu Guoxing, presidente del distretto Xihu del Senato di Nanchang, Mao Yishui, direttore dell’Ufficio estero degli Affari esteri del Comune di Nanchang, e il senatore Giuseppe Zhu, è stata ricevuta nella sala consiliare dal sindaco Sandro Parcaroli, dall’assessora alla Cultura Katiuscia Cassetta e dal presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani. A dare il benvenuto alla delegazione è stato proprio Parcaroli, che nel saluto agli ospiti ha sottolineato l’importanza della visita la quale, ha detto «rappresenta un momento di rinnovamento del legame storico tra Macerata e Nanchang, risalente a oltre quattro secoli fa grazie a padre Matteo Ricci. Ricci, un illustre maceratese, si stabilì in Cina nel XVI secolo, contribuendo a un dialogo interculturale fondato sul rispetto e sull’amicizia. Le sue opere non furono solo testi, ma strumenti per la conoscenza reciproca tra culture, offrendo all’Europa una visione autentica della Cina. A 400 anni di distanza, il “ponte di amicizia Matteo Ricci” continua a collegare le due città e la visita attuale testimonia la continuità di questo dialogo. A nome della città di Macerata, desidero ringraziarvi per l’attenzione e la disponibilità al dialogo, e rinnovare l’invito a considerare Macerata come la vostra seconda casa in Italia. Accogliamo con piacere l’invito a visitare Nanchang, nella convinzione che i nostri incontri possano segnare nuove tappe di questo lungo cammino di amicizia».

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«Il legame tra Nanchang e Macerata attraversa più di quattro secoli – ha affermato invece Huang Qingyu, presidente del Senato di Nanchang – Macerata è la città natale del celebre gesuita e promotore del dialogo culturale tra Cina e Occidente, Matteo Ricci. Durante la dinastia Ming, Ricci insegnò e fece amicizia a Nanchang, dove scrisse opere in cui lodò la città come magnifica e ordinata, facendo conoscere la città in Europa già 400 anni fa. A testimonianza di questo legame, nel distretto di Qingshanhu di Nanchang si conserva la Chiesa di Matteo Ricci, costruita oltre 150 anni fa dai missionari francesi. Oggi, grazie al contributo della Camera di commercio dello Jiangxi in Italia, della Fondazione Internazionale Matteo Ricci e del Centro studi Matteo Ricci, questa amicizia che trascende il tempo si sta trasformando in una concreta cooperazione tra le nostre due città. Questo è anche uno degli obiettivi principali della nostra visita».

Nel memorandum, il cui fine è proprio quello di rafforzare l’amicizia e la fiducia reciproca, le parti hanno concordato l’avvio di scambi amichevoli e cooperazione in campi quali l’economia, la cultura, l’istruzione e il turismo. Nel corso della sua permanenza in città, la delegazione cinese, accompagnata dall’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta, ha visitato Macerata, i Musei civici di palazzo Buonaccorsi e piazza Li Madou apprezzando la bellezza e la ricchezza del patrimonio artistico della nostra città.



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